Andrea Prospero, il legale del 18enne finito ai domiciliari: «Molto provato da quello che sta accadendo». I dubbi sulle 60 schede sim
Venerdì il giovane, accusato di istigazione o aiuto al suicidio in relazione alla morte dello studente 19enne, sarà sentito dal gip nell'interrogatorio di garanzia. Intanto continuano le indagini degli inquirenti L'articolo Andrea Prospero, il legale del 18enne finito ai domiciliari: «Molto provato da quello che sta accadendo». I dubbi sulle 60 schede sim proviene da Open.

«È molto provato per quello che sta accadendo attorno a lui». Si limita a questo l’avvocato Alessandro Ricci, difensore del 18enne romano agli arresti domiciliari dal 17 marzo con l’accusa di istigazione o aiuto al suicidio nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del giovane Andrea Prospero. Secondo gli inquirenti, Emiliano Volpe avrebbe parlato via chat come «amico virtuale» con Prospero, incitandolo e incoraggiandolo più volte a togliersi la vita. Il ragazzo, poi, è stato trovato morto a Perugia, dove studiava, in un appartamento in centro lo scorso 29 gennaio dopo aver assunto pastiglie di ossicodone e xanax insieme al vino, aizzato dal 18enne romano che seguiva gli eventi in diretta. Una versione che, però, ancora non convince i genitori del 19enne.
L’interrogatorio e le indagini
Venerdì 21 marzo l’indagato comparirà davanti al gip di Perugia per l’interrogatorio di garanzia. Non è ancora chiaro se risponderà alle domande del giudice delle indagini preliminari o se si avvarrà della facoltà di non rispondere. Intanto gli inquirenti stanno ancora tentando di far luce sulla vicenda, in particolare sul contenuto delle 60 schede sim, dei telefoni e del computer, trovati nella stanza di Prospero.
L'articolo Andrea Prospero, il legale del 18enne finito ai domiciliari: «Molto provato da quello che sta accadendo». I dubbi sulle 60 schede sim proviene da Open.