Anche Mike White, creatore di “The White Lotus”, denuncia lo sfruttamento dei macachi in Thailandia per la raccolta delle noci di cocco
Mike White, creatore della serie The White Lotus, ha sollevato l’attenzione su una pratica crudele che avviene in Thailandia: l’uso forzato di macachi a coda di maiale per la raccolta delle noci di cocco. Dopo aver girato la terza stagione dello show sull’isola di Koh Samui, White ha appreso dalle indagini di PETA Asia che...

Mike White, creatore della serie The White Lotus, ha sollevato l’attenzione su una pratica crudele che avviene in Thailandia: l’uso forzato di macachi a coda di maiale per la raccolta delle noci di cocco. Dopo aver girato la terza stagione dello show sull’isola di Koh Samui, White ha appreso dalle indagini di PETA Asia che questi animali vengono rapiti, incatenati e sottoposti a un addestramento traumatico per essere impiegati nelle piantagioni.
In una lettera indirizzata al primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra, il regista ha espresso la sua indignazione, chiedendo la fine dello sfruttamento dei macachi e l’adozione di metodi di raccolta più etici. Koh Samui e la provincia di Surat Thani sono tra i luoghi più colpiti da questa pratica, che si basa su scuole specializzate nel “domare” i macachi fin da cuccioli. Questi piccoli primati vengono strappati alle madri già a tre mesi di vita o allevati direttamente in cattività per essere destinati al lavoro forzato.
Le immagini raccolte dagli investigatori di PETA mostrano scene drammatiche: monaci legati con corde cortissime, costretti a vivere in spazi angusti e privi di stimoli, spesso con collari che provocano lesioni cutanee. L’isolamento sociale e la mancanza di interazione con i propri simili portano gli animali a sviluppare gravi disturbi comportamentali, come movimenti compulsivi e autolesionismo.
Il governo promuove le scuole di addestramento per macachi come attrazione turistica
Nonostante le proteste internazionali, la Thailandia continua a consentire l’utilizzo dei macachi per la raccolta delle noci di cocco, con alcune aziende che promuovono certificazioni “monkey-free” considerate poco affidabili dalle associazioni animaliste.
Molte piantagioni hanno infatti ottenuto tali certificazioni nonostante le prove dimostrino il contrario. Il governo thailandese, inoltre, promuove le scuole di addestramento per macachi anche come attrazione turistica, organizzando dimostrazioni in cui gli animali, ormai sottomessi, vengono costretti a esibirsi davanti ai visitatori.
Per questo motivo è necessario boicottare i prodotti a base di cocco provenienti dalla Thailandia e preferire quelli di Paesi come India, Indonesia e Filippine, dove la raccolta avviene senza l’uso di animali. L’appello di Mike White e la visibilità internazionale di The White Lotus potrebbero contribuire ad aumentare la pressione sul governo thailandese affinché metta fine a questa forma di sfruttamento animale, garantendo condizioni più etiche per la produzione di cocco.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Fonte: PETA
Ti potrebbe interessare anche:
- Sai cosa c’è dietro il tuo olio di cocco? Cuccioli di scimmia incatenati e confinati in gabbie anguste, feriti e sotto stress: il video shock
- Sai cosa si nasconde dietro il nostro olio di cocco? Scimmie incatenate e costrette a raccogliere noci in Thailandia
- Scimmie incatenate e costrette a raccogliere noci: il lato oscuro dell’olio di cocco in Thailandia (da boicottare subito)
- Questi macachi sono ridotti in schiavitù per raccogliere il nostro cocco