Amsterdam, è guerra sul tetto voli a Schiphol

Netta e dura presa di posizione di Iata e A4E – Airlines for Europe contro la decisione dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol di limitare a 478mila i voli annuali nello scalo, per limitare l’impatto ambientale e mantenere soddisfacenti livelli nell’inquinamento acustico. Le due organizzazioni, che rappresentano oltre 300 compagnie aeree nel mondo e in Europa, sostengono che la decisione unilaterale della società che gestisce lo scalo olandese va contro le raccomandazioni della stessa Commissione Ue e potrebbe compromettere la connettività aerea nell’intera area europea. Continue reading Amsterdam, è guerra sul tetto voli a Schiphol at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Apr 7, 2025 - 16:15
 0
Amsterdam, è guerra sul tetto voli a Schiphol
Amsterdam, è guerra sul tetto voli a Schiphol

Netta e dura presa di posizione di Iata e A4E – Airlines for Europe contro la decisione dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol di limitare a 478mila i voli annuali nello scalo, per limitare l’impatto ambientale e mantenere soddisfacenti livelli nell’inquinamento acustico.

Le due organizzazioni, che rappresentano oltre 300 compagnie aeree nel mondo e in Europa, sostengono che la decisione unilaterale della società che gestisce lo scalo olandese va contro le raccomandazioni della stessa Commissione Ue e potrebbe compromettere la connettività aerea nell’intera area europea.

In una nota congiunta Iata e A4E ricordano inoltre che “il settore dell’aviazione sta attivamente promuovendo la riduzione del rumore attraverso la modernizzazione delle flotte, e sta adottando procedure operative all’insegna dell’innovazione, proprio per attuare concretamente un progresso sostenibile dell’aviazione commerciale”.

Del resto la posizione assunta dalle due associazioni richiama anche le recenti precisazioni della stessa Commissione Ue, che ha ribadito come occorra mantenere un giusto equilibrio tra la gestione dell’inquinamento acustico e l’integrità del mercato unico, il che significa che il taglio dei voli non deve essere l’obiettivo, bensì il risultato di un equo raggiungimento di riduzione degli impatti ambientali.

La protesta di Iata e A4E si conclude con una esplicito richiamo alle conseguenze del tetto-voli su Schiphol: “I tagli arbitrari alla capacità comprometteranno anche ulteriori investimenti in aeromobili più silenziosi e più efficienti nei consumi”.