Amstel Gold Race 2025: il percorso ai raggi X. Il Cauberg torna ad essere l’ultima salita
Dalle classiche sul pavè al Trittico delle Ardenne. Il calendario del ciclismo internazionale resta fittissimo e domenica ci sarà il primo di una serie di tre storici appuntamenti. Si comincia con l’Amstel Gold Race, arrivata alla sua cinquantanovesima edizione, che presenterà una graditissima novità. Ad animare ulteriormente la gara la presenza di un parterre veramente […]

Dalle classiche sul pavè al Trittico delle Ardenne. Il calendario del ciclismo internazionale resta fittissimo e domenica ci sarà il primo di una serie di tre storici appuntamenti. Si comincia con l’Amstel Gold Race, arrivata alla sua cinquantanovesima edizione, che presenterà una graditissima novità. Ad animare ulteriormente la gara la presenza di un parterre veramente eccezionale, partendo dal campione del mondo Tadej Pogacar, ma passando da Wout Van Aert e dal rientrante Remco Evenepoel, senza dimenticare il campione uscente Tom Pidcock.
Quasi 256 chilometri da percorrere e come sempre si comincia da Maastricht. Dopo pochi chilometri la prima delle trentaquattro salite (côtes) che il gruppo dovrà affrontare, il Maasberg. Successivamente i corridori affronteranno un tratto pianeggiante per arrivare poi ad affrontare ancora i muri di Bergseweg, Korenweg, Nijswillerweg e Rijksweg.
Superato il confine tra Belgio e Germani ecco il Vaalserberg e poi il Gemmenich, due muri che possono lasciare il segno nelle gambe dei corridori. Dopo la salita di Epenerbaan/Vijlenerbos ci sono quasi una ventina di chilometri abbastanza tranquilli fino ad arrivare allo strappo di Epenerheide. I muri non finiscono mai ed ecco Gulperberg, Plettenberg, Eyserweg, Schanternelsweg e Vrakelberg.
Finalmente si arriva al Cauberg, che verrà scalato due volte, e qui comincia il primo dei due giri finali. Saranno oltre sessanta chilometri dove ci saranno ben dieci muri da affrontare e dove ogni salita può essere quella decisiva: Geulhemmerberg, Keerderberg, Bemelerberg, Loorberg, Gulperberg, Kruisberg, Eyserbosweg, Fromberg e Keutenberg.
Ai -20 ecco nuovamente il Geulhemmerberg, poi tocca al Bemelerberg e finalmente la grande novità di questa edizione. Perchè il gruppo affronterà per una terza volta il Cauberg, che torna ad essere l’ultima salita della corsa (non lo era dal 2017). L’arrivo però non è posto in cima, perchè mancano poco meno di due chilometri all’arrivo di Berg en Terblijt, con un tratto in leggera discesa, che può essere la vetrina perfetta per una volata o per chi arriverà in solitaria dopo tutte le fatiche della giornata.