Ambesi difende Sinner: “Non pensa in italiano, fa più fatica ad esprimersi. Può darsi abbia più cattiveria agonistica”

Massimiliano Ambesi si è soffermato sull’intervista che Jannik Sinner ha rilasciato al TG1: “È stata un’intervista di buon livello, un buon prodotto giornalistico. Ho letto critiche per la terminologia, ma se cerchiamo il pelo dell’uovo non c’è nessuno che può ergersi sopra gli altri. È stato usato il termine doping, ma lo usano tutti a […]

Mag 1, 2025 - 08:31
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Ambesi difende Sinner: “Non pensa in italiano, fa più fatica ad esprimersi. Può darsi abbia più cattiveria agonistica”

Massimiliano Ambesi si è soffermato sull’intervista che Jannik Sinner ha rilasciato al TG1: “È stata un’intervista di buon livello, un buon prodotto giornalistico. Ho letto critiche per la terminologia, ma se cerchiamo il pelo dell’uovo non c’è nessuno che può ergersi sopra gli altri. È stato usato il termine doping, ma lo usano tutti a sproposito. Si è parlato di patteggiamento, ma è un accordo extragiudiziale se vogliamo fare proprio i puntuali. Non possiamo attaccarci per una parola fuori posto, si è creato un bel clima, non è facile mettere a proprio agio la persona intervistata, Sinner ha risposto a cuore aperto ed è stata un’ottima intervista, come quella di Sky a Cottarelli. Abbiamo scoperto cose sul suo pensiero e suoi sentimenti, questi prodotti permettono di capire dinamiche che da lontano sfuggono. Mi dispiace leggere sempre delle critiche a chi porta avanti il suo lavoro, non capisco come quelli che sono a casa siano più bravi“.

Durante l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport, il telecronista di Eurosport si è soffermato su altri aspetti dell’intervista: “Non penso che Jannik pensi in italiano, quindi non è semplice declinare discorsi in una lingua che non è la tua abituale. Anche io in una risposta ho scritto locker room, può capitare. Qualcuno lo ha definito in maniera dispregiativa ‘altoatesino dopato’, significa che sei altoatesino e dunque non sei italiano e sei dopato. Bassezze di questo tipo fanno capire che immondizia sia diventato il mondo social. Quando uno pensa in una lingua, non è facile parlare in un’altra“.

L’esperto di tennis ha poi proseguito soffermandosi su un paio di passaggi interessanti dell’intervista: “Ha provato un disagio prima, durante e dopo gli Australian Open perché ha avvertito un atteggiamento di distacco da parte di alcuni colleghi. Per arrivare a dire di essersi sentito a disagio e di non essere andato a Rotterdam perché doveva staccare significa che quella situazione lo ha colpito, ha ribadito che il tennis è un divertimento ed è venuto meno il piacere di giocare. Credo che quella sia stata una delle parti più toccanti dell’intera intervista e che più mi hanno fatto riflettere. Lui è capace di nascondere bene il suo fuoco agonistico, dice che una partita di tennis è come un incontro di poker perché attacca le debolezze dell’avversario fino a quando anche lui non ha un momento di debolezza, come dire che non siamo automi che possono dare sempre al 100%“.

Su alcuni attacchi che Sinner ha ricevuto:Penso che sia inutile continuare a spiegare i regolamenti, come vengono applicati e come si comporta chi li deve fare applicare. La gente non capisce. Si parte da preconcetti: uno è dopato ed è stato aiutato dalla mafia italiana e queste cose qui e gli altri sono vittime dal sistema perché l’Italia vuole punire gli altri. Siamo arrivati a questi livelli di bassezza che esprimono un disagio sociale e un ritardo cognitivo da eliminazione del diritto di voto“.

Massimiliano Ambesi ha poi aggiunto sul numero 1 del mondo:Le almeno 53 settimane di Sinner in testa al ranking ATP sono in ghiaccio, Zverev per stargli davanti dovrebbe vincere Roma e Roland Garros e fare finale ad Amburgo se ci va, e Sinner dovrebbero fare zero, zero, zero. Mi sento di dire che le 53 settimane di Djokovic saranno eguagliate e ampiamente superate con buona pace di tutti. La tavola è apparecchiata per avere Sinner numero 1 e Alcaraz numero 2 al Roland Garros, a meno di una vittoria di Zverev a Roma. Ha rivolto un attestato di stima a Nadal che ho apprezzato molto e poi ha rimarcato che ci sia altro nella vita oltre al tennis. Può darsi che tutta questa situazione gli porti in dote una cattiveria agonistica che forse gli è mancata, secondo me contro alcuni non centellinerà per niente“.

Un passaggio anche su Lorenzo Musetti, che ha battuto Stefanos Tsitsipas:Quello che balza all’occhio è che Tsitsipas ha delle difficoltà letteralmente clamorose di rovescio, siamo oltre il convalescente. Le ambizioni non sono di fare quarti e ottavi, ma di arrivare in fondo: ha raccolto briciole sulla terra rossa per la sua classifica. Musetti c’è di testa: sul 4-1 e 40-15 ha rimesso in piedi la partita e ha fatto ‘sbiellare’ l’avversario. Nel secondo set non c’è mai stata l’impressione che potesse perdere. La vittoria con de Minaur aprirebbe una serie di scenari intriganti perché pensare di essere tra i primi 8 a Parigi diventerebbe possibile, se vince il torneo diventa numero 5 del mondo e dopo Panatta ci è riuscito solo Sinner. Musetti può vincere il torneo? Vediamo, avrebbe de Minaur, Dimitrov e Draper se si rispetta la classifica, vediamo“.

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