Ai David è il tempo delle donne. E testa a testa Segre - Sorrentino

Per la prima volta tre donne candidate nelle due categorie più prestigiose. Per i film dei due registi 15 candidature a testa. .

Apr 8, 2025 - 05:51
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Ai David è il tempo delle donne. E testa a testa Segre - Sorrentino

Dal 1956 a oggi non era mai successo. Bisognava arrivare alla 70ª edizione perché nella cinquina dei finalisti dei Premi David di Donatello comparissero tre donne nelle due categorie più prestigiose, ovvero del Miglior film e della Migliore regia. Come sottolinea Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dei David: "Dovrebbe essere la normalità, non dovrebbe essere una notizia ma lo è".

Le tre registe sono Francesca Comencini con Il tempo che ci vuole, il film in cui ha raccontato il suo rapporto con il padre, il regista Luigi Comencini, Valeria Golino con L’arte della gioia, una serie tratta dal romanzo di Goliarda Sapienza ma nella scorsa estate anche nelle sale, e Maura Delpero con Vermiglio, già vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia.

A guidare la classifica dei film con il maggior numero di candidature, 15 a testa, sono però Berlinguer – La grande ambizione, di Andrea Segre, e Parthenope di Paolo Sorrentino. L’arte della gioia e Vermiglio seguono con 14 candidature, mentre Il tempo che ci vuole ne ha ricevute sei. A Diamanti di Ferzan Ozpetek, un po’ trascurato dai giurati e presente con due sole candidature, per Geppi Cucciari come Migliore attrice non protagonista e per la Migliore canzone, va di diritto il “David dello spettatore“, essendo stato visto, al 28 febbraio 2025, da oltre due milioni di persone (pari a un incasso di poco meno di 16 milioni di euro). I vincitori verranno annunciati mercoledì 7 maggio, durante una cerimonia trasmessa in prima serata su Raiuno, in diretta dallo Studio 5 di Cinecittà e condotta da Elena Sofia Ricci e Mika.

Potevano concorrere tutti i film italiani usciti nelle sale dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. A decidere le cinquine, e poi i vincitori, è il voto dei 1780 giurati (in questa prima fase ha votato il 90 per cento degli aventi diritto). "È il mondo del cinema che vota per il cinema", sottolinea Detassis. In tutto 154 i film iscritti, 152 i documentari, e anche in questa categoria prevalenza di presenze femminili con quattro registe in cinquina. A contendersi il David come Migliore attore protagonista: Elio Germano, Francesco Gheghi, Fabrizio Gifuni, Silvio Orlando e Tommaso Ragno. Mentre per la Migliore attrice protagonista concorrono: Barbara Ronchi, Romana Maggiora Vergano, Celeste Dalla Porta, Martina Scrinzi e Tecla Insolia, in questa categoria con L’arte della gioia e anche in quella come Migliore attrice non protagonista con Familia.

Ma cosa ha raccontato il cinema italiano? "Quest’anno è il tempo delle donne, e ciò che colpisce – afferma Detassis - è che, in generale, si narrano soprattutto storie di giovani donne, adolescenti o poco più. Giovani donne libere, che dicono ‘no’ e vogliono che sia no".