2 ETF da comprare nel 2025 prima che il loro valore esploda
Gli ETF oro e gli ETF argento hanno ancora potenziale di crescita nel 2025 L'articolo 2 ETF da comprare nel 2025 prima che il loro valore esploda proviene da RisparmiOggi.

I metalli preziosi continuano a dominare i mercati finanziari anche ad inizio 2025. La forte incertezza alimentata dalle generalizzate tensioni commerciali globali a loro volta scaturite dall’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, non fa altro che alimentare la domanda di beni rifugio. In questo contesto gli ETF che investono sull’oro hanno registrato una vera e propria impennata di valore, trainati proprio dall’aumento dei prezzi del metallo giallo.
L’oro, già reduce da ben 40 record storici nel corso del 2024, ha già registrato un aumento dell’11% nelle prime settimane del nuovo anno, toccando nuovi massimi di 2.914 dollari per oncia.
Contrariamente a quanto ipotizzavano trader troppo attenti al lato tecnico e meno a quello fondamentale, l’oro non solo non ha ritracciato ma prosegue la sua corsa. L’aspetto più interessante di questa dinamica è che anche le previsioni di medio termine sul metallo giallo sono positive. A inizio febbraio 2025, molti esperti ritengono che ci sia ancora margine per ulteriori rialzi, specialmente se il prezzo del metallo dovesse superare la soglia tecnica di 3.000 dollari per oncia.
In altre parole la prospettiva resta rialzista e questo nonostante di sicuro i lingotti non siano più disponibili a buon prezzo, anzi.
Flussi sugli ETF oro ai massimi da marzo 2022
Secondo il World Gold Council, i flussi di investimento in ETF europei legati all’oro hanno raggiunto il livello più alto da marzo 2022. Nulla di cui meravigliarsi perchè, in effetti, un modo semplice per gli investitori per trarre vantaggio dal trend rialzista del metallo giallo è appunto acquistare un ETF che segua l’andamento dell’oro e lasciandolo poi nel portafoglio.
Ci sono anche altri modi per investire in oro (parliamo sempre di gold finanziario e non di quello fisico), ma solo gli ETF garantiscono quella flessibilità che è fondamentale per un investitore retail medio contenendo al contempo il livello di rischio. Replicando un indice calibrato sull’oro, infatti, gli ETF hanno un rischio implicito più basso rispetto a quello che presentano singole azioni legate ad esempio all’estrazione di metalli preziosi.
Un ETF da comprare per cavalcare il rally dell’oro
Un’opzione interessante per sfruttare la dinamica in atto è l’ETF iShares Physical Gold (SGLN) che, in un panorama ultra-competitivo come quello degli ETF oro, si distingue per una struttura di costi decisamente ridotta. Con un costo di gestione dello 0,12%, iShares Physical Gold è tra i più economici nel settore.
Questo fondo permette agli investitori di possedere oro senza le complicazioni legate alla conservazione e alla certificazione della qualità del metallo. iShares garantisce che il 100% dei lingotti detenuti soddisfi gli standard stabiliti dalla London Bullion Market Association (LBMA).
Altro vantaggio di questo ETF che lo rende molto apprezzato dai trader retail è la stretta connessione con l’andamento della quotazione oro. iShares Physical Gold, infatti, segue direttamente il prezzo del metallo, evitando i rischi legati alle attività di estrazione e sviluppo minerario. Inutile dire che ciò potrebbe renderlo particolarmente attraente per gli investitori più prudenti.