Viaggio nella York Hall di Londra, dove la boxe ha fermato il tempo: da Fury a Joshua, fino a Lennox Lewis, è il tempio dei più grandi
Il sabato sera londinese è un appuntamento fisso per gli appassionati di pugilato: in questo teatro aperto nel 1926 non c'è spazio per lo show, solo pugni veri L'articolo Viaggio nella York Hall di Londra, dove la boxe ha fermato il tempo: da Fury a Joshua, fino a Lennox Lewis, è il tempio dei più grandi proviene da Il Fatto Quotidiano.

Tra Londra, Liverpool, le Midlands, il Lancashire e fuori dal territorio inglese, certamente non mancano, in un normale weekend britannico, le riunioni di pugilato professionistico da poter seguire live. Ma per la boxe “the place to be” è la York Hall a Bethnal Green, borgo londinese di Tower Hamlets: assistere ad un evento in questo luogo è davvero qualcosa di unico. Perché la location è storica e perché qui, dalle 18 alle 23 di un venerdì o un sabato qualsiasi, si fa la boxe vera, quasi esclusivamente tra pugili inglesi che combattono sul ring senza infingimenti, dando tutto già dal primo round. Non serve che sul quadrato ci siano sempre campioni, lo spettacolo è comunque garantito. Un mestierante con 200 match (in Inghilterra si combatte di più che in Italia) può strappare un pareggio in quattro round con un prospect al debutto. Perché entrambi si dannano l’anima. Tra un match e l’altro poche pause, l’entrata di un pugile ha sì la musica di sottofondo come è usanza dappertutto, ma nessun effetto è particolarmente speciale. Solo tanta tanta boxe, match titolati sì, soprattutto quelli nazionali e talvolta europei, ma non quelli con in palio cinture minori di sigle misconosciute. Lo spettacolo è garantito dalla noble art.
Si beve alla York Hall? Quanto ci si potrebbe aspettare in un evento inglese di questo tipo, ma nessun bicchiere si vede a bordo ring o in tutte le altre parti della sala. C’è ovviamente un bar, uno stanzone sempre pieno di gente che tracanna birra, ma solo lì, poi si getta il bicchiere di plastica nel cestino e si ritorna al proprio posto. Gli inglesi sembrano non sottostimare mai la sete dei clienti e baristi al bancone ce ne sono in abbondanza per non creare coda (neanche ai servizi, a dire il vero). Nonostante sembri periferica, arrivare alla York Hall è semplice, si trova infatti ad una sola fermata di metropolitana da Liverpool Street, ancora più vicino arrivano i bus cittadini rossi. Davanti si notano due classiche cabine telefoniche, ma non turisti che si fanno la classica foto, perché qui ci sono solo boxing fans, di tutte le età, dai bambini agli anziani che salgono le scale della Hall magari con un bastone, godendosi poi lo spettacolo dall’alto, appoggiati alla balaustra color oro con i piedi tra la ringhiera verde e con lo sguardo abbassato verso il ring. Lo show può essere visto bene da tutte le posizioni. La sezione della York Hall dove si svolge l’evento pugilistico è una sorta di teatro, con tanto di palco dove per l’occasione si posiziona la regia audio e luci. Al primo piano una sorta di unico loggione che copre i tre lati, da qui il ring si vede quasi a strapiombo. La struttura è stata aperta nel 1929 e nel secondo dopoguerra sono iniziate le prime serate di boxe. Da allora hanno combattuto tutti i migliori pugili inglesi, soprattutto nei primi incontri prima di diventare campioni, visto che la capacità è di 1250 spettatori circa. Stiamo parlando di pugili del calibro di Tyson Fury, Anthony Joshua, Lennox Lewis, David Haye, Nigel Benn, Chris Eubank, per citare quelli dell’epoca moderna.
Gli italiani qui faticano a vincere. Non ce l’hanno fatta di recente nemmeno quelli forti come Francesco Grandelli, Emiliano Marsili e Luca D’Ortenzi. L’impresa è riuscita invece al peso piume napoletano Elio Cotena, che nel 1976 sconfisse per l’Europeo lo scozzese Vernon Sollas, mettendolo ko alla quattordicesima ripresa (allora i round erano ben 15). Il tifo per i pugili è solitamente bello caldo, soprattutto quando combatte un ragazzo legato ad un quartiere di una squadra di calcio, allora i cori rimandano a quelli dello stadio e il clima si surriscalda. Oggi resiste ancora il centro benessere con palestra, piscina e spa. L’edificio fu aperto dal Duca e dalla Duchessa di York proprio come un cosiddetto Bagno Pubblico. Certo, in un sabato a Londra può essere un’esperienza anche quella del bagno turco. Sì, ma vuoi mettere assistere, in una specie di viaggio nel tempo, alla boxe vera?
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