Venture capital, nel 2024 cresce l’ammontare investito, ma il settore deve operare “un salto di qualità”
Presentati i dati Venture Capital Monitor di Università LIUC e AIFI. Nell’anno investiti 2 miliardi su 406 round. Mancano però i mega deal, che devono essere continui per poter operare “il salto” necessario al settore. L'articolo Venture capital, nel 2024 cresce l’ammontare investito, ma il settore deve operare “un salto di qualità” proviene da FundsPeople Italia.

Cresce l’ammontare investito nel venture capital in Italia e, nel 2024, raggiunge 2 miliardi su 406 round (erano 1,4 miliardi su 405 round nel 2023). A rilevare l’andamento del settore il Rapporto di ricerca 2024 del Venture Capital Monitor – VeM realizzato dall’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeM attivo presso Università LIUC e AIFI e realizzato grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e KPMG e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN.
Un settore “in fase di consolidamento”, da cui emergono, sì, gli sforzi fatti, “ma oggi occorre avere il coraggio di partire con un nuovo ciclo, perché è necessario un salto di qualità”. Anna Gervasoni, rettrice Università LIUC e direttrice generale di AIFI, rimarca la necessità di “operatori più grossi e diversificati, lungo tutta la filiera del venture capital”.
Il ruolo degli istituzionali
Su questo obiettivo interviene anche “la possibilità prevista dalla normativa che vede il potenziamento del ruolo degli investitori istituzionali, come casse di previdenza e fondi pensione, che potranno investite di più su questa asset class”. Allo stesso modo, continua Gervasoni, “stiamo cercando di potenziare il legame tra fondi di technology transfer (TT), startupper e università perché abbiamo eccellenze da mettere in rete in Italia”.
I numeri
A fronte di 300 operazioni, initial e follow on, chiuse nei 12 mesi (contro le 330 del 2023), l’ammontare investito in target italiane raggiunge 1,2 miliardi distribuiti su 270 round, contro 1,1 miliardi del 2023 su 302 operazioni. Secondo Giovanni Fusaro, direttore osservatorio VeM, il venture capital in Italia “ha ormai consolidato la fase iniziata nella seconda metà del 2020 ed è pronto per entrare in quella successiva”. E i prossimi anni saranno cruciali, “per rendere l’investimento in innovazione un asse portante dello sviluppo del nostro Paese e colmare il gap con i mercati europei più virtuosi”. L’analisi dell’esperto prende a riferimento un arco temporale di cinque anni, evidenziando lo “scatto in avanti” avvenuto nella seconda metà del 2020 e che ha portato, anche nel 2024, “a superare la soglia psicologica del miliardo investito in startup in Italia”. Evidenziando cosa sia mancato, tuttavia, Fusaro sottolinea, anche nel 2024, l’assenza dei mega deal che devono essere continui per poter operare il “salto” necessario (già auspicato da Gervasoni). Tra gli aspetti positivi i flussi di round tra i 10 e i 50 milioni, “che stanno diventando una costante”.
Nel 2024, i capitali arrivano per il 53% da lead investor domestici e per il 47% esteri. “Nel 2023 c’era stata una diminuzione dell’interesse degli investimenti cross border invece nel 2024 si è assistito a un riallineamento con il 2022”, prosegue l’esperto che sottolinea un altro elemento di novità sul 2024, legato ai flussi verso società target estere con founder italiano: “Nonostante un numero di deal limitati (30), nel 2024 sono stati investiti 715 milioni di cui una parte da investitori italiani”. Sommando questa componente all’ammontare investito sulle target italiane, il totale complessivo si attesta a 1,9 miliardi di euro (erano 1,4 miliardi nel 2023).
Sempre nel dettaglio, poi, il totale degli investimenti in TT nel 2024 è stato pari a 223 milioni di euro su 119 operazioni, “risultato che combina da una parte il fisiologico rallentamento dovuto alla fine del periodo di investimento dei fondi finanziati dalla piattaforma ITAtech, dall’altra la spinta data dalla piena operatività dei fondi supportati dal FoF di Tech Transfer di CDP Venture Capital SGR e dei poli nazionali”, si legge in una nota. Con riferimento all'attività di corporate venture capital, nel 2024 si conferma il dato recente che vede una notevole presenza di imprese nei round di venture capital.
Le corporate
In particolare, si legge ancora, è stata registrata la partecipazione delle corporate negli investimenti a supporto delle realtà imprenditoriali nascenti o nella fase di primo sviluppo in circa il 26% dei round complessivi, in aumento rispetto al 2023.
Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 592 milioni di su 182 round, le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 610 milioni di euro su 88 operazioni e i soli business angel hanno investito 47 milioni in 102 round. Il totale di queste attività porta la filiera del Venture Capital in Italia ad aver investito, appunto, oltre 1,2 miliardi di euro su 372 round. Aggiungendo anche gli investimenti in startup estere con founder italiani, il totale complessivo si attesta a 2 miliardi su 406 round.
Distribuzione geografica e settoriale
Anche nel 2024 la Lombardia si conferma la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target: 70, il 36% del mercato (erano 113 nel 2023, equivalenti al 46% del mercato). Seguono Piemonte (15%) e Lazio (9%). Anche a livello settoriale poche sorprese, con l’ICT in testa agli interessi (38%) seguito da biotecnologie (9%) e dal fintech (8%). Energia e ambiente ed healthcare, invece, attraggono il 7% degli investimenti.
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