Vado Ligure, il mistero delle esplosioni sulla petroliera Seajewel. Aperta inchiesta. E spunta l’ipotesi: nave fantasma russa

Lo scafo della nave è danneggiato, fortunatamente non c’è stato sversamento di greggio in mare. Nel 2022 era stata accusata di aver caricato per tre volte greggio russo per portarlo in Turchia

Feb 17, 2025 - 20:45
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Vado Ligure, il mistero delle esplosioni sulla petroliera Seajewel. Aperta inchiesta. E spunta l’ipotesi: nave fantasma russa

Roma, 17 febbraio 2025 - E' un mistero quanto accaduto a bordo della petroliera 'Seajewel' danneggiata allo scafo sabato notte, tra mezzanotte e l'una, mentre era ormeggiata a poche centinaia di metri da Vado Ligure. Si è parlato di due esplosioni durante le operazioni di scarico di carburante che avrebbero ‘aperto’ lo scafo della grande nave di 245 metri proveniente dall’Algeria, ma la procura di Savona, che ha aperto un'inchiesta per vederci chiaro, al momento non conferma ne esclude l'ipotesi.

Attentato o incidente?

Alcuni media nelle scorse ore hanno teorizzato un attentato con due ordigni attaccati allo scafo, sottolineando il particolare delle lamiere piegate verso l'interno, e un danno che ha riguardato solo la camera di sicurezza, evitando così lo sversamento di greggio.

La Procura di Savona indaga

Il procuratore di Savona Ubaldo Pelosi, raggiunto dall'Adnkronos, ha spiegato che "il danneggiamento potrebbe essere conseguenza dell'operazione di scarico" e che "non ci sono per il momento conferme sulle esplosioni, né sull'ipotesi di un attentato".

Nulla è escluso

Per questa ragione l'indagine conoscitiva della procura al momento non contempla ipotesi di reato, né persone iscritte nel registro degli indagati. Mentre la capitaneria di porto in una nota ha smentito l'attentato parlando invece di alcune anomalie, comunque da accertare, nelle procedure di discarica.

Nave fantasma russa? Ci sono i precedenti

La petroliera Seajewel, battente bandiera di Malta, potrebbe fare parte delle navi fantasma della Russia, cosa che dovrà appurare la procura di Savona. La scheda della nave che si trova su siti specializzati non svela di chi è la proprietà, ma cercando nel web si può scoprire che già in passato la nave è stata sospettata di far parte della flotta ombra di Putin. Da un articolo di Ukrainska Pravda del 2024 si scopre che era stata al centro di un'indagine dell'Ufficio europeo antifrode che indagava sulle consegne di petrolio russo attraverso i porti turchi, che non hanno capacità di raffinazione. La Seajewel era una delle petroliere coinvolte: era stata accusata di aver aggirato le sanzioni caricando quell'anno ben 3 volte il petrolio in Russia per portarlo poi in Turchia.