Unicredit, ecco conti e mosse (anche su Generali)

Tutti i dettagli sui conti 2024 e le prospettive per il 2025 di Unicredit. Con le ultime manovre su Generali e non solo

Feb 11, 2025 - 12:27
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Unicredit, ecco conti e mosse (anche su Generali)

Tutti i dettagli sui conti 2024 e le prospettive per il 2025 di Unicredit. Con le ultime manovre su Generali e non solo

Conti e mosse su Unicredit (anche su Generali)

I NUMERI 2024 DI UNICREDIT

Unicredit chiude il 2024 con un utile netto di 9,3 miliardi, in aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente, battendo le stime del consensus. L’utile netto contabile è pari a 9,7 miliardi (+2%). Il RoTE ha raggiunto il 21%. I ricavi sono cresciuti a 24,2 miliardi, in crescita del 4%, trainati da commissioni pari a 8,1 miliardi, in rialzo dell’8%. Il margine di interesse è salito del 3% a 14,4 miliardi. A fine 2024, il CET1 ratio è pari al 15,9%, invariato rispetto allo scorso anno “nonostante – sottolinea la banca – gli investimenti strategici e le maggiori distribuzioni, a dimostrazione della continua elevata generazione organica di capitale pari a 12,6 miliardi”.

GLI OBIETTIVI DI UNICREDIT

Per il 2027 UniCredit si è prefissata l’obiettivo di un utile netto pari a circa 10 miliardi, insieme ad un RoTE superiore al 17% e ad una generazione organica di capitale media nel periodo 25-27 sostanzialmente in linea con l’utile. Tutti questi fattori, permettono di ambire ad una distribuzione per anno nel periodo 25-27 maggiore di quella a valere sul 2024, della quale dividendi pari al 50% dell’utile netto e distribuzioni aggiuntive che includono il capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%.

LA GUIDANCE DI UNICREDIT PER IL 2025

Il gruppo ha presentato la sua guidance finanziaria per il 2025, di un utile netto e di un RoTE sostanzialmente in linea con il 2024, “nonostante lo scenario macroeconomico meno favorevole” I ricavi netti sono previsti a oltre 23 miliardi, con una moderata riduzione anno su anno del margine di interesse nel 2025, che riflette le aspettative di un contesto di minori tassi di interesse e di una ulteriore compressione della Russia. La banca si aspetta che i costi operativi si attestino a circa 9,6 miliardi, “riflettendo il più ampio perimetro del gruppo, o che siano leggermente in calo anno su anno a parità di perimetro, risultando in un rapporto costi/ricavi di circa il 40%”.

NON SOLO DIVIDENDI

Le distribuzioni totali sull’esercizio 2024 sono aumentate a 9 miliardi, dei quali 3,7 miliardi in dividendi per un DPS totale a valere sul 2024 pari a 2,4 euro, in rialzo del 33%. Le distribuzioni relative all’esercizio 2025 sono attese in aumento rispetto a quelle relative al 2024, con un dividendo incrementato al 50% dell’utile netto (dal 40%). A novembre e’ previsto il pagamento di un acconto sul dividendo relativo al 2025 per un ammontare pari al 45% del dividendo totale atteso per l’anno (aumentato dal 40% del 2024).

IL COMMENTO DI ORCEL AI CONTI

“Stiamo aumentando il dividendo al 50% dell’utile netto a partire dal 2025”, ha rimarcato l’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, presentando i conti 2024 dell’istituto: “Qualsiasi crescita inorganica deve migliorare il nostro caso d’investimento stand-alone e rispettare i nostri rigorosi criteri finanziari e strategici”. Nel comunicato sui conti 2024, il numero uno del gruppo bancario sottolinea: “Tre anni fa abbiamo annunciato UniCredit Unlocked con degli obiettivi finanziari che in molti giudicarono troppo ambiziosi’, ricorda il banchiere. ‘Oggi – rivendica – abbiamo ampiamente superato ciascuno di quegli obiettivi, sovraperformando in ogni metrica inclusi gli obiettivi di redditività e distribuzione, e stiamo entrando nella fase successiva della nostra strategia’. In questa fase ‘accelereremo la nostra crescita, aspirando ad ampliare ulteriormente la distanza dai nostri concorrenti, chiuderemo il divario che ci separa in termini di valutazione, consolidando UniCredit come la banca per il futuro dell’Europa e come il punto di riferimento del settore bancario”.

DOSSIER GENERALI

Quello in Generali “è un investimento finanziario, è una cosa che abbiamo fatto nell’arco di tempo, nei mesi, è una buona società italiana, sono nostri partner in Europa centrale e dell’Est e non abbiamo ambizioni di acquistare Generali o altre speculazioni di questo tipo che girano”, ha Andrea Orcel, intervistato da Cnbc, in merito all’acquisto di una quota del 4,1% in Generali.

“Per trasparenza, stiamo per annunciare che la nostra partecipazione complessiva in Generali, includendo posizioni che deteniamo per conto dei nostri clienti, ha superato la soglia del 5%”, ha annunciato l’ad di Unicredit nel corso della conference call di presentazione dei conti 2024: “Questo – ha aggiunto – non cambia la nostra posizione sulla quota, che rimane finanziaria e non implica alcun interesse ad acquisire la compagnia o cose del genere’.

LE PAROLE DI ORCEL SU DELFIN

Delfin e Leonardo Del Vecchio sono stati “un eccellente azionista’ di UniCredit per molto tempo nella buona e nella cattiva sorte”. Così l’ad di UniCredit nell’intervista a Cnbc in merito alle indiscrezioni sulla possibile vendita del 2,7% dell’istituto detenuto dalla holding: “Rispetto le loro decisioni – ha aggiunto -. Il mio lavoro è far sì che sia la decisione sbagliata se davvero stanno considerando di vendere. Perché  finora non l’hanno fatto”.