Un abbonamento con una startup per noleggiare dispositivi e cambiarli quando ci si stanca. Così Subbyx si affida all’AI: «Con gli algoritmi i clienti trovano i prodotti più adatti»

Dopo la recente chiusura di un round seed da 15 milioni di euro, il team della realtà milanese adesso punta a consolidarsi in Italia per poi lanciarsi anche verso il Nord Europa. Il CEO, Filippo Rocca: «Vogliamo raggiungere un fatturato annuale di 8 milioni»

Apr 1, 2025 - 06:09
 0
Un abbonamento con una startup per noleggiare dispositivi e cambiarli quando ci si stanca. Così Subbyx si affida all’AI: «Con gli algoritmi i clienti trovano i prodotti più adatti»

Un abbonamento per utilizzare un cellulare, un PC, uno smartwatch ma anche una macchina del caffè o un phon e, quando, non se ne ha più bisogno, ridarlo indietro e prendere in cambio un altro oggetto. Questa è l’idea che Subbyx, startup con sede a Milano guidata dal CEO Filippo Rocca, da qualche anno porta avanti consentendo ai clienti, a fronte di un abbonamento senza vincoli, di accedere a una vasta gamma di dispositivi tech nuovi e usati. Una formula che consente al cliente di modificare o disdire l’ordine in qualsiasi momento. Subbyx ha recentemente messo a segno un round da 15 milioni di euro, ma già nel 2023 ne aveva chiuso un altro a 5 milioni e mezzo di euro. Adesso quali sono i suoi piani?

Subbyx Filippo Rocca 3
Filippo Rocca, CEO Subbyx

Leggi anche: Maxi round da 250 milioni di dollari per Island. Che piani ha ora la società di browser?

Un modello interattivo

«Dopo il nostro primo round chiuso nel 2023, siamo cresciuti molto soprattutto nel B2B2C e nel B2B. Nel B2B stiamo collaborando con operatori del tech e con realtà che fanno intermediazione commerciale con un modello basato sull’utilizzo senza offerte vincolanti nel tempo», commenta Filippo, e spiega: «Oggi contiamo più di 120 clienti e ci avvaliamo del B2B2C come alternativa al Buy now, pay later. I nostri clienti vengono informati direttamente su WhatsApp sulla consegna del prodotto richiesto e tutti i dispositivi proposti sono assicurati. Subbyx non si posiziona come un classico e-commerce, ma punta sull’esperienza conversazionale con l’utente che deve completare una serie di domande per capire il device che più si adatta alle sue esigenze». La piattaforma di Subbyx permette, infatti, di sottoscrivere abbonamenti su misura e configurabili in base a quanto si desidera spendere sulla base di una sorta di test. Con l’utilizzo di un algoritmo di intelligenza artificiale sviluppato internamente, gli utenti possono, attraverso una serie di domande, capire quale è il prodotto più adatto rispetto a quelli proposti.

Subbyx team

Tutto passa per l’AI

L’azienda è proprietaria dei dispositivi tecnologici e gestisce le riparazioni. «La nostra idea è portare la modalità di fruizione a cui siamo abituati con i servizi digitali in abbonamento all’interno dei prodotti di consumo. A partire dal mondo della tecnologia, con una offerta basata sulla circolarità, che per noi è centrale: se non funziona la circolarità, non funziona il servizio». L’algoritmo di Subbyx, oltre a filtrare per preferenze, tiene anche conto della spesa che l’utente è disposto a fare proponendo due tipi di abbonamento: “Johnnyx”, pensato per chi desidera un prodotto sempre aggiornato mantenendo fissa la rata e “Teddyx”, ideato, invece, per chi vuole tenere lo stesso dispositivo e godersi l’abbassamento progressivo della rata. Terminate le domande, Subbyx propone alcuni prodotti che, se non convincono l’utente, può tornare a interpellare l’AI per scegliere altro. Così facendo, il cliente decide se pagare la stessa cifra nel tempo con la garanzia di avere sempre l’ultimo prodotto disponibile oppure vedere il prezzo scendere anno dopo anno e tenersi sempre lo stesso prodotto. Entrambi i modelli di abbonamento includono la copertura per tutti i danni accidentali senza costi aggiuntivi.

subbyx2

Subbyx e i piani per il futuro

«Siamo sul mercato da febbraio 2024 e oggi generiamo 8mila abbonamenti attivi e un fatturato che nel 2024 ammontava a 2 milioni e mezzo di euro. Con questo round vorremmo mettere insieme la parte tech e la possibilità di migrare per continuare a crescere. Puntiamo a raggiungere più di 20mila abbonamenti e a toccare un fatturato annuale di 8-10 milioni per il 2025». Parlando di futuro, Subbyx pensa anche ai mercati internazionali. «Per adesso vogliamo consolidarci in Italia ma poi puntiamo all’estero. Per noi sono sicuramente interessanti i mercati del Nordix – spiega il CEO – Oggi nel team siamo 44 persone, prevalentemente ci occupiamo della parte tech e di prodotto e rispetto a quando siamo partiti siamo cresciuti molto. Da ora in avanti sarà, comunque, sempre più importante investire in un team forte e strutturato, soprattutto lato tech, e vogliamo arrivare a 60 persone entro la fine dell’anno. A volte ci imbattiamo nel problema di reperire talenti che non si trovano ma siamo fiduciosi che il nostro team sarà il migliore anche in futuro». Per Filippo Rocca questa è la seconda avventura imprenditoriale dopo Bandyer, venduta nel 2021 a Kaleyra, quotata al Nyse. «Le partnership con i retailer con i quali è possibile sottoscrivere un abbonamento al servizio oggi sono 150, ma vogliamo arrivare a 450 punti vendita entro la fine del 2025», conclude il CEO.