Uccise un ragazzo di 19 anni e lo rapinò, aggressore condannato a 15 anni
Firenze, la discussione la notte tra il 13 e 14 marzo 2024 di fronte a un fast food alla stazione Santa Maria Novella. In un video delle telecamere di videosorveglianza si vede l’accoltellamento

Firenze, 27 marzo 2025 – Quindici anni di reclusione. È la condanna inflitta al processo in rito abbreviato per Cheikhna Dia, 28 anni del Senegal, accusato di omicidio volontario e rapina, dopo aver accoltellato a morte Petru Tataru, 19enne della Moldavia assalito in pieno centro, in largo Alinari, la notte tra il 13 e 14 marzo 2024.
La pm Alessandra Falcone aveva chiesto 18 anni di reclusione. I difensori, gli avvocati Francesco Stefani e Chiara Galli, il riconoscimento del reato meno grave di omicidio colposo o, in ipotesi, omicidio preterintenzionale.
In aula c’era anche la madre, Silvia, del 19enne ucciso. La donna ha chiesto di costituirsi parte civile ma il giudice ha respinto la richiesta per motivi tecnici.
Fu un omicidio efferato. In un video delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona si vede il momento dell’accoltellamento. La vittima, secondo l’accusa, avrebbe avuto una discussione con un gruppo di persone, tra cui il senegalese, di fronte a un fast food, a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella.
Poi l’omicida, Dia avrebbe attirato Tataru in via Fiume, una strada defilata lì vicino. Qui, sempre la procura spiega che dopo aver strattonato e minacciato con un coltello il 19enne lo avrebbe colpito al braccio, al fianco e all’addome.
Poi, dopo avergli rapinato il denaro, fuggì. Tataru, ferito, raggiunse Largo Alinari dove si accasciò, privo di forze e con emorragie. A dare l'allarme al 118 furono dei passanti. La vittima dell'aggressione fu portata in condizioni gravissime all'ospedale di Santa Maria Nuova, dove morì. L'aggressore fu rintracciato dalla polizia a bordo di un'auto con altre cinque persone ancora nei pressi del centro, in piazza de' Nerli. I sei furono ascoltati in questura e poi per Dia fu disposto il fermo di indiziato di delitto. Da allora è sempre rimasto in carcere.