Tutto pronto per la sugar tax: ecco quando entrerà ufficialmente in vigore

Vi ricordate la “sugar tax”? Si tratta di una tassa sulle bevande zuccherate, pensata per ridurre il consumo di zuccheri aggiunti e contrastare l’obesità, una delle principali problematiche di salute pubblica a livello globale. In Italia, se ne parla ormai da anni, ma ogni volta la sua entrata in vigore è stata rinviata. Ora, però,...

Feb 14, 2025 - 13:39
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Tutto pronto per la sugar tax: ecco quando entrerà ufficialmente in vigore

Vi ricordate la “sugar tax”? Si tratta di una tassa sulle bevande zuccherate, pensata per ridurre il consumo di zuccheri aggiunti e contrastare l’obesità, una delle principali problematiche di salute pubblica a livello globale. In Italia, se ne parla ormai da anni, ma ogni volta la sua entrata in vigore è stata rinviata.

Ora, però, si parla di una data definitiva: l’1 luglio 2025. A meno di ulteriori rinvii, la tassa dovrebbe quindi finalmente entrare in vigore quest’estate.

Così ha commentato Federico Cavallo, Responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo:

È notizia di ieri che nel Milleproroghe non ci sarà l’ennesimo rinvio della sugar tax che dunque potrebbe partire il 1° luglio 2025. Essere probabilisti è d’obbligo perché qualcuno già prospetta un altro Provvedimento che proroghi la tassa al 2026.

La questione  non è priva di polemiche. La misura, pensata per disincentivare il consumo di zuccheri aggiunti, viene infatti criticata non solo dai produttori ma anche da chi ritiene che non sarà sufficiente a risolvere il problema dell’obesità, visto che agisce solo su una parte del consumo di zuccheri (le bevande, ma non i cibi).

Non mancano anche coloro che considerano la tassa come un provvedimento puramente simbolico, più una “mossa” per dare l’impressione di fare qualcosa, senza affrontare il problema in modo strutturale.

Il punto di vista dei produttori

Nel frattempo, i produttori non nascondono il loro malcontento. Se la tassa dovesse entrare effettivamente in vigore, l’industria delle bevande analcoliche si aspetta un impatto notevole, con un aumento dei prezzi che potrebbe raggiungere il 25%.

Federalimentare, Assobibe e i sindacati del settore, preoccupati per i risvolti economici e occupazionali, hanno fatto appello al Governo. I produttori, da un lato, criticano la tassa sostenendo che essa non ridurrà significativamente il consumo di zuccheri, in quanto le bevande zuccherate rappresentano solo una piccola parte della dieta degli italiani. Dall’altro, ricordano che negli ultimi anni hanno già ridotto il contenuto di zucchero del 41%, in linea con gli accordi presi con il Ministero della Salute.

Entrerà davvero in vigore a luglio?

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dichiarato che la questione della sugar tax non sarà affrontata nel decreto Milleproroghe, ma il tema sarà affrontato nei prossimi mesi. Questo suggerisce la possibilità di un ulteriore rinvio della tassa? Non resta che attendere.

Sugar tax: può funzionare?

Sulla sugar tax italiana, introdotta nel 2019, ci sono pareri molto discordanti. Sebbene sia un passo importante, molti ritengono che non possa essere sufficiente da sola per ottenere risultati concreti. Per questo, oltre alla tassa, sarebbe necessario un piano integrato che comprenda la promozione di alimenti sani a prezzi accessibili, campagne di sensibilizzazione sull’obesità e limitazioni alla pubblicità per i più giovani.

In effetti, se la tassa dovesse entrare in vigore, il suo successo dipenderà anche da come verranno utilizzate le risorse derivanti da essa, per alimentare una strategia più ampia di educazione alimentare e interventi mirati sulla salute pubblica. Non ci sono dubbi che solo un approccio multidimensionale potrà garantire effetti duraturi sulla salute dei cittadini.

Nonostante tutte le incertezze, l’appuntamento del 1° luglio 2025 potrebbe essere comunque un primo passo importante. Se il Governo stavolta dovesse davvero rispettare la scadenza, la sugar tax rappresenterebbe certamente un punto di partenza su cui sviluppare politiche più ampie e integrate per la promozione di una dieta sana e per combattere l’obesità, puntando su educazione alimentare, accesso a cibi salutari e restrizioni alla pubblicità mirata, in particolare verso i più giovani.

Nel frattempo, i Paesi che già l’hanno adottata si reputano soddisfatti e hanno iniziato a notare alcuni cambiamenti positivi. A questo proposito leggi: In UK la “sugar tax” ha prevenuto oltre 5.000 casi di obesità annui nelle ragazze in età scolare

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