Truffa dei lingotti d’oro, la class action delle vittime: «Abbiamo perso tutto»
Sono una sessantina i clienti raggirati dalla "Global Group Consulting". «I primi sospetti quando hanno detto di volere solo soldi in contanti», raccontano le vittime L'articolo Truffa dei lingotti d’oro, la class action delle vittime: «Abbiamo perso tutto» proviene da Open.

Una sessantina di clienti raggirati dalla “Global Group Consulting”, che prometteva guadagni facili, si sono organizzati per denunciare la società. Decine di querele stanno, infatti, arrivando in questi giorni alla procura a Milano – scrive la Repubblica – dove è esplosa l’inchiesta dell’aggiunta Tiziana Siciliano e delle pm Francesca Celle e Giancarla Serafini. «Non abbiamo altri strumenti – spiegano gli investitori – Anche se probabilmente non rivedremo mai più i nostri soldi, dobbiamo fare qualcosa».
Cosa è successo?
La “Global Group Consulting” prometteva rendite da capogiro: il 4 per cento mensile e il 48 per cento in un anno. Ai vertici della società ci sarebbero stati Giorgio Maria Marone, finito in carcere, e Samuel Gatto, ancora latitante insieme alla moglie. Le indagini hanno portato a sequestri per 23 milioni, ma il denaro perduto – scrive ancora il quotidiano – potrebbe essere molto di più.
Come venivano agganciate le vittime
I clienti venivano agganciati tramite i social e il passaparola. Poi c’erano le «cene sociali» alle quali le vittime e le potenziali vittime venivano invitate. «Si tenevano ogni martedì in club lussuosissimi – raccontano i clienti -. C’erano vini pregiati, champagne, selezione di whisky… Uno chef che preparava piatti particolarissimi. Vedevi un’attività prospera, gli agenti che arrivavano con macchine di lusso: Maserati, Mercedes… A un certo punto della serata però si appartavano: sottoscrivevano i contratti e si facevano mandare i bonifici all’istante».
Le indagini
Dopo le prime denunce scattano le indagini, e arriva il primo campanello d’allarme: «Ci dicono che la società è in ristrutturazione e che non possono più ricevere pagamenti elettronici. Da quel momento in poi, si fanno portare i soldi in contanti o direttamente i lingotti», raccontano al quotidiano le vittime. Che lo scorso settembre cominciano ad avere i primi sospetti sulla presunta truffa: «Mi presentano una variazione di contratto: un foglio senza intestazione – spiegano ancora -. Vogliono che dichiari che ero stato informato dal primo momento che si trattava di investimenti ad alto rischio e che potevo perdere tutto il capitale. A quel punto telefono agli altri investitori che conosco, ma inizialmente non mi credono».
Tra le vittime della truffa ci sono persone che hanno perso tutto, anche i risparmi di una vita.
Foto copertina: Yuriy Nedopekin | Dreamstime
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