Toscana calamita per gli affari. Investimenti esteri da record

La regione migliora in 26 indicatori su 35. Margini di crescita per start-up innovative, cybersecurity e robotica

Feb 9, 2025 - 11:12
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Toscana calamita per gli affari. Investimenti esteri da record

La Toscana si conferma una delle regioni europee più attrattive per gli investimenti internazionali, con 26 indicatori in miglioramento su 35. Sono i dati del rapporto dell’Università di Milano Bicocca e della ricerca dell’Osservatorio imprese estere (Oie), presentati all’incontro annuale di "Invest in Tuscany", l’ufficio della Regione che lavora sul tema. Secondo le ricerche, in Toscana si contano 1.391 imprese a partecipazione estera (il 4,4% del totale nazionale) con 90.175 addetti, pari al 7,7% degli occupati della regione.

Queste realtà hanno un impatto economico pari al 15,5% del valore aggiunto prodotto dalle imprese del territorio, percentuale che sale al 20,9% nel manifatturiero. Entrando nel dettaglio, il 25% delle società a capitale estero presenti in Toscana è costituito da realtà di medio-grandi dimensioni (più di 50 addetti e oltre 10 milioni di fatturato l’anno). Il 37% è localizzato in provincia di Firenze; seguono Lucca, Siena e Pisa (circa il 10% ciascuna). Il 60% opera nei servizi e il 20% nel manifatturiero. I primi 10 paesi investitori provengono dall’Unione europea, ad eccezione degli Stati Uniti che guidano la classifica con 170 imprese controllate e la Cina con 34. Tra gli investimenti di rilievo del 2024 si segnalano: STMicroelectronics, Jimmy Choo, AtlasInvest, Fincantieri, Vection Technologies, Baker Hughes, Solvay, Biomérieux.

Secondo il rapporto 2024 di fDi Intelligence del Financial Times, la Toscana è quarta nelle "Mid-sized European Regions of the Future" per la strategia di attrazione degli investimenti diretti esteri, dopo Irlanda del Nord (Regno Unito), Brabante (Paesi Bassi) e Greater Zürich Area (Svizzera). In base al rapporto 2025 della "Community Toscana" di Teha Group, ne primi nove mesi del 2024, l’export toscano è cresciuto del +11,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo i 46 miliardi di euro, grazie soprattutto a farmaceutica e gioielleria. La Regione è poi quarta in Italia per incidenza della produzione da fonti energetiche rinnovabili (al netto della componente idroelettrica): 92,7% contro una media nazionale del 65,2% nel 2023. Occorre invece migliorare su start-up innovative, export di prodotti high-tech ed e-commerce. A questo punta anche il bando da 10 milioni di euro varato dalla Regione nell’ambito del Programma Fesr 21-27.

"Col bando – ha detto il presidente Eugenio Giani – intendiamo finanziare, anche con risorse europee, uno strumento per le imprese estere in qualità di capofila di intere filiere territoriali". L’avviso, a cura di "Invest in Tuscany", ha già registrato 15 domande e resterà aperto fino a esaurimento risorse. "Nonostante la generale stagnazione - ha detto l’assessore all’economia Leonardo Marras - la Toscana resta una regione dinamica, sostenuta da turismo, export e altri settori strategici. C’è una buona capacità di attrarre investimenti dall’estero, ma occorre fare una riflessione sul ruolo delle istituzioni rispetto alle politiche industriali".