Stop alla strage dei pulcini maschi: in Olanda arriva la legge. Quando in Italia?
In Olanda è in corso un cambiamento storico nell’industria olandese delle uova: la Ministra dell’Agricoltura, Femke Wiersma, ha ufficialmente delineato una tabella di marcia per eliminare gradualmente l’abbattimento dei pulcini maschi. Il Governo olandese ha infatti annunciato che entro il 2026 sarà l’uccisione dei pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova. Insieme a Italia, Francia e Germania,...

In Olanda è in corso un cambiamento storico nell’industria olandese delle uova: la Ministra dell’Agricoltura, Femke Wiersma, ha ufficialmente delineato una tabella di marcia per eliminare gradualmente l’abbattimento dei pulcini maschi. Il Governo olandese ha infatti annunciato che entro il 2026 sarà l’uccisione dei pulcini maschi all’interno dell’industria delle uova.
Insieme a Italia, Francia e Germania, l’Olanda si aggiunge al novero di Paesi che hanno deciso di vietare l’uccisione dei pulcini maschi di appena un giorno di vita nell’industria delle uova. Il settore avicolo olandese, l’Associazione per la Protezione degli Animali e il ministero dell’Agricoltura, della Pesca, della Sicurezza alimentare hanno elaborato una tabella di marcia affinché, entro il 2026, nessun pulcino maschio appena nato venga più ucciso per la produzione di uova destinate al mercato olandese e a quello tedesco.
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Sono orgogliosa che il settore abbia accettato la sfida di raggiungere questo obiettivo in collaborazione con l’Associazione per la Protezione degli Animali e il mio ministero. Questo dimostra che il settore agricolo olandese sta compiendo sforzi concreti per il benessere animale, dichiara Femke Marije Wiersma, secondo cui questo divieto permetterà di evitare l’uccisione di circa 7 milioni di pulcini maschi ogni anno.
Geweldig dat we samen met de pluimveesector en de @Dierbescherming een grote stap zetten op het gebied van dierenwelzijn. In 2026 worden voor de tafeleieren voor de Nederlandse en Duitse markt namelijk geen eendagshaantjes meer gedood.
https://t.co/LDWMguFiIY 1/2 pic.twitter.com/wZqWVx3t52
— Femke Marije Wiersma (@ministerLVVN) February 11, 2025
La situazione in Italia
Mentre la ministra Wiersma ha inoltre dichiarato che le incubatrici del Paese hanno già adottato le tecnologie in grado di operare l’ovo sessaggio, in Italia – nonostante la legge approvata nel 2022 vieti l’uccisione dei pulcini maschi – il Governo non ha ancora provveduto a emanare i provvedimenti attuativi per rendere il divieto applicabile entro la fine del 2026.
La scadenza per l’emanazione dei provvedimenti rimasti in sospeso era fissata per il 7 aprile 2024 e la mancata attuazione della normativa rischia di continuare a favorire l’abbattimento di milioni di pulcini attraverso pratiche dolorose.
Per garantire che il divieto di abbattimento sia efficace, il decreto attuativo della legge prevede tra l’altro l’implementazione e la promozione delle tecnologie di ovo sessaggio all’interno dell’industria delle uova. Queste tecnologie sono in grado di rilevare il sesso dell’embrione e di evitare l’uccisione mediante triturazione dei pulcini una volta nati. Nonostante le necessità previste dalla legge, attualmente non risultano tuttavia fondi stanziati per sostenere la transizione verso l’ovo sessaggio da parte delle aziende.
L’Italia sta perdendo tempo prezioso. Manca un intervento efficace da parte dei ministeri dell’Agricoltura, della Salute e del Made In Italy che stanno lasciando in sospeso una legge storica per i diritti degli animali in Italia. Il governo deve agire ora e fare da apripista in Europa per rispettare davvero il benessere animale, che anche la Costituzione riconosce e dovrebbe tutelare, conclude Ombretta Alessandrini, responsabile delle campagne di Animal Equality Italia.
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