Spazio, sulla rampa di lancio Space Industries a Torino
È nato un nuovo player della space economy in Italia: si tratta di Space Industries, guidata da Giuseppe Santangelo. Tutti i dettagli

È nato un nuovo player della space economy in Italia: si tratta di Space Industries, guidata da Giuseppe Santangelo. Tutti i dettagli
Costruire oltre 200 satelliti l’anno: è questo l’obiettivo di Space Industries spa, nuovo player del settore spaziale italiano specializzato nell’assemblaggio, integrazione e testing di satelliti fino a 500 Kg.
Si è tenuta ieri a Torino la prima presentazione ufficiale dell’azienda nata su iniziativa della famiglia Micelli, proprietaria del gruppo Comat – socio di maggioranza – e di Giuseppe Santangelo, nel ruolo di amministratore delegato.
Nella sua Camera Bianca, tra le più grandi d’Europa, Space Industries realizzerà fino a 40 satelliti in parallelo. L’investimento complessivo è di 15 milioni di euro con 300 assunzioni previste in 5 anni.
L’inaugurazione degli spazi produttivi di Space Industries è prevista entro l’autunno 2025.
Tutti i dettagli.
IL QUARTIER GENERALE A TORINO
Space Industries ha il suo quartier generale a Palazzo Asinari di San Marzano, a Torino. Lo stabilimento produttivo è a Settimo Torinese, l’area produttiva complessiva si estenderà su circa 6.000 mq, dei quali circa 3.000 mq saranno di Camera Bianca modulare, rendendola così una delle più grandi d’Europa.
L’OBIETTIVO DI SPACE INDUSTRIES
Space Industries sarà in grado, entro il 2030, di realizzare fino a 40 satelliti in parallelo, impiegando 100 giorni per la realizzazione di un satellite, con l’obiettivo di produrre un satellite per ogni giorno lavorativo, per una stima di oltre 200 satelliti l’anno, dice l’azienda.
Grazie a questo modello – secondo l’azienda – si stima un incremento dell’efficienza produttiva pari ogni satellite fino al 30%.
GLI INVESTIMENTI
Dal punto di vista economico, gli investimenti previsti complessivi sono di 15 milioni di euro, con la creazione di circa 300 posti di lavoro, nei prossimi 5 anni, sottolinea il gruppo. Tra le figure ricercate, ingegneri e tecnici AIT, meccanici, informatici, elettronici, responsabili commerciali, ma anche figure amministrative e gestionali. Si stima inoltre la nascita di un indotto dedicato di circa 500 professionisti.
PARTNERSHIP STRATEGICHE
Ma il modello di business di Space Industries passa anche dalla creazione e dal consolidamento di partnership strategiche con aziende del settore.
Grazie a una rete commerciale in 5 Paesi (Italia, Usa, Norvegia, Emirati Arabi Uniyi, Turchia e India), che si amplierà ulteriormente già dal 2026, Space Industries mira a diventare un attrattore di opportunità commerciali sul territorio, e a metterle a terra sulla base di un principio di forte collaborazione e orizzontalità con gli altri player industriali, prosegue la nota.
SPACE INDUSTRIES PUNTA SU MODELLO APERTO
“Space Industries si colloca in uno spazio di mercato ancora poco presidiato, dando la possibilità alle tante aziende e startup che non hanno spazi produttivi, di diventare nostri clienti e di integrare i loro prodotti in maniera veloce, economica, efficiente e scalabile”, ha spiegato Giuseppe Santangelo, ceo e co-founder di Space Industries.
“Puntiamo a diventare una scelta no-brainer quando si parla di assemblaggio, integrazione e testing di satelliti. Space Industries – prosegue il ceo – è un modello aperto, ha bisogno di altri partner per poter moltiplicare valore, per questo motivo i valori di collaborazione, affidabilità, responsabilità ed innovazione sono alla base della nostra azione. Siamo pronti ad accogliere chiunque voglia avere un ruolo attivo in questo progetto e cogliere le tante opportunità nel settore privato che stanno prendendo vita nella Space Economy globale”.
TORINO SI CONFERMA CITTÀ DELL’AEROSPAZIO
“La notizia dell’investimenti di Space Industries, una nuova realtà legata all’aerospazio che sceglie il Piemonte, conferma il trend positivo di crescita di questo settore che ha visto incrementare in questi anni imprese, addetti e fatturato caratterizzando il nostro territorio come la culla dell’aerospazio a livello europeo” commentano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano.
“Si inserisce in un contesto che gode di ottima salute e ne integra il potenziale perché non esisteva finora un’ “officina dei satelliti” con assemblaggio, integrazione e test. Si capisce bene quindi quanto Torino e il Piemonte stiano diventando un vero cuore pulsante nel settore spaziale: le pmi si affiancano alle grandi generando valore e professionalità. La Regione in questo contesto è parte attiva, non solo nel sostenere i nuovi investimenti, ma anche con progetti strategici come la Città dell’Aerospazio che sta prendendo forma e si candida a diventare a tutti gli effetti la Capitale dell’aerospazio per la produzione, l’innovazione e la ricerca” hanno concluso Cirio e Tronzano.