Sicurezza, mercati, energia: il Forum della Piccola industria

Al via a Firenze il Forum nazionale 2025 della piccola industria di Confindustria, un appuntamento che vedrà confrontarsi istituzioni, esperti...

Mag 9, 2025 - 05:48
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Sicurezza, mercati, energia: il Forum della Piccola industria

Al via a Firenze il Forum nazionale 2025 della piccola industria di Confindustria, un appuntamento che vedrà confrontarsi istituzioni, esperti e imprenditori sui temi più caldi per il futuro delle Pmi. Oggi e domani al centro del dibattito ci sarà la parola "sicurezza": da quella digitale alla continuità operativa delle imprese, passando per l’energia, l’aerospazio e la difesa. La due giorni si apre alle 15 in Palazzo Vecchio e vedrà, tra gli altri, l’intervento del presidente nazionale della Piccola Industria Giovanni Baroni (in foto).

Presidente, il suo mandato si concluderà a novembre 2025. In questi anni il contesto è cambiato. Quale la fotografia della situazione delle pmi?

"È stato un cambiamento continuo. Negli ultimi quattro anni le imprese hanno affrontato crisi diverse, tutte complesse: dalla pandemia del 2021 – ricordo ancora che portavamo tutti le mascherine – alla crisi energetica del 2022, innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina. In parallelo, ci sono stati grandi cambiamenti tecnologici, come l’accelerazione del digitale e dell’intelligenza artificiale, con le conseguenti minacce legate alla cybersecurity. E ora viviamo un’ulteriore fase delicata, segnata da una geopolitica sempre più polarizzata e da tensioni commerciali globali, come il ritorno al dibattito sui dazi".

Si parla di nuove minacce in arrivo. Le più rilevanti?

"Le tensioni geopolitiche e le guerre commerciali sono un rischio concreto. Il timore è che, ad esempio, prodotti che non trovano più sbocco negli Stati Uniti possano riversarsi sul mercato europeo, creando un eccesso di offerta. Questo danneggerebbe le imprese meno competitive, con conseguenze sui margini. Non è una dinamica ancora visibile, ma è un rischio reale. Quello che invece è già evidente è il clima di forte incertezza: questo frena gli investimenti".

Di quanto sono calati?

"Gli investimenti sono attesi arretrare quest’anno dello 0,8% e recupereranno solo nel 2026 (+0,9%), rimanendo sostanzialmente stagnanti nel biennio". mo.pi.