Segnali dall'atomo: forse abbiamo scoperto la particella più piccola mai vista
Al CERN, segnali intriganti suggeriscono la possibile scoperta del toponio, l'adrone più piccolo, aprendo nuove finestre sulla fisica fondamentale
Nei meandri del Large Hadron Collider (LHC) del CERN, un team di scienziati della collaborazione CMS ha intercettato un segnale intrigante: un inatteso surplus di coppie quark-antiquark top, proprio all'energia minima necessaria per la loro creazione. Questo sussurro dal cuore della materia potrebbe indicare la fugace apparizione del toponio, un adrone finora elusivo e composto da un quark top e il suo corrispettivo di antimateria.
Dal suo avvio nel 2008, l'LHC si è affermato come un faro nella ricerca delle fondamenta che costituiscono la nostra realtà fisica. Questa monumentale macchina, un anello sotterraneo costellato da quattro esperimenti principali, è progettata per spingere sempre più in là i confini della nostra comprensione. Tra questi colossi della scienza, la collaborazione CMS ha ora acceso un barlume di speranza verso la scoperta di quella che potrebbe essere la più piccola particella composta (adrone) mai osservata.
I quark, mattoni elementari che si aggregano per formare protoni e neutroni – i costituenti dei nuclei atomici – sono al centro di questa potenziale svolta. Il toponio, se confermato, apparterrebbe alla famiglia dei quarkoni, stati instabili generati dall'unione di un quark pesante e del suo antiquark. Finora, il toponio rappresentava l'ultimo quarkonio "pesante" a non essere stato ancora individuato. La sua natura effimera, la sua esistenza brevissima, aveva convinto molti scienziati che fosse praticamente invisibile agli strumenti dell'LHC.