San Godenzo, chiuso l’unico distributore. E ora lo compra il Comune

Il sindaco formalizza l’offerta: “Per la comunità è un servizio essenziale”. Adesso nel giro di 40 chilometri non ci sono erogatori di carburante

Mar 7, 2025 - 04:18
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San Godenzo, chiuso l’unico distributore. E ora lo compra il Comune

San Godenzo (Firenze), 7 marzo 2025 – Da ieri il distributore Tamoil è chiuso e sulla strada statale 67, quella che collega i due mari, ci sono quaranta chilometri senza possibilità di fare rifornimento. Sì, perché tra Dicomano a Portico di Romagna, quello di San Godenzo era l’unico punto di rifornimento rimasto. Tamoil ha deciso di chiuderlo, sembra che il motivo riguardi i pochi profitti. Insieme al distributore, però, c’era anche un’autofficina che faceva servizio di carro attrezzi e soccorso stradale. Oltre a vendere e consegnare bombole del gas.

Un servizio fondamentale per tutti i residenti. “Sono ancora tante le famiglie che qui hanno la bombola per la cucina – ci dice Roberta del bar sulla statale – e ora il ragazzo che aveva in gestione la stazione e l’officina è a casa, speriamo che la situazione si risolva presto”. Stefano, che abita da poco a San Godenzo, ammette che “è un problema, bisogna sempre scendere a Dicomano o ricordarsi di fare rifornimento prima di salire”. Per Luigi, poi, “è una disgrazia, abbiamo anche fatto una raccolta firme, ma pare che la situazione non si sblocchi perché Tamoil non vuole scendere a patti”.

“È difficile adesso – racconta Graziano –, perché dopo la chiusura delle due banche del paese ci è rimasto un alimentari e poco più. E poi si deve considerare che da San Godenzo il primo distributore è a 11 km, ma per chi abita a Castagno o in altre frazioni si arriva anche a 20 km di distanza”.

Ma una speranza c’è. E viene proprio dal Comune che mercoledì mattina ha formalizzato la richiesta di acquisto del distributore perché “per l’amministrazione si tratta di un servizio essenziale – racconta il sindaco di San Godenzo, Emanuele Piani –. Il Passo del Muraglione rappresenta ancora la direttrice più importante per raggiungere la Romagna da Firenze, sia per i mezzi pesanti che per i motociclisti e noi abbiamo circa duemila passaggi giornalieri in inverno, che triplicano in estate. E poi il territorio, che è molto vasto, perde l’unica officina e il servizio di carro attrezzi. Ringrazio l’assessore regionale Marras che ci è stato sempre molto vicino”. Tante, infatti, sono state le manifestazioni di vicinanza, dalla Regione, sia dalla giunta che dal consiglio, dove Cristiano Benucci, area Pd, ha chiesto più volte una sponda, nonostante la Regione non abbia competenze in materia.

L’assessore Leonardo Marras aveva aperto un tavolo con la multinazionale e Confesercenti, ma Tamoil ha risposto negativamente. E proprio da Faib Confesercenti parla il presidente provinciale Federico Valacchi che si dice pronto a “supportare il gestore nei rapporti bruscamente interrotti con la compagnia e che Faib sarà a fianco delle istituzioni e in particolare del Comune di San Godenzo, per ricercare tutte le soluzioni possibili per restituire un servizio al paese oltre che salvaguardare un posto di lavoro”. Una speranza, quindi, per i residenti di tutto il territorio comunale e per chi, più o meno abitualmente, frequenta la Statale 67. Ora la decisione, però, spetta alla sola multinazionale.