RTX 50, stop supporto a PhysX: alcuni vecchi giochi potrebbero girare peggio

Un importante pezzo di storia del gaming (per quanto non sempre universalmente apprezzato, tra l'altro) che se ne va.

Feb 19, 2025 - 15:38
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RTX 50, stop supporto a PhysX: alcuni vecchi giochi potrebbero girare peggio

Una novità delle schede video gaming NVIDIA di nuova generazione che è passata relativamente inosservata finora è l’abbandono del supporto alla piattaforma PhysX, un insieme di tecnologie che serviva a emulare in modo realistico il modello della fisica newtoniana nei videogiochi. Non è impossibile fare un parallelismo con quello che è oggi il ray tracing, volendo, anche se modi e dettagli all’epoca furono un po’ diversi.

Ingredienti chiave di PhysX furono da un lato il motore fisico, che era open-source e distribuito tramite SDK agli sviluppatore, e da un altro lato l’hardware dedicato alla sua elaborazione. Inizialmente serviva una scheda acceleratrice dedicata, del cui sviluppo si occupava Ageia; la società fu tuttavia in seguito comprata da NVIDIA, la quale iniziò a integrare l’hardware necessario all’esecuzione di PhysX nei core CUDA delle sue GPU.

PhysX fu presentato inizialmente nel 2001, e naturalmente le cose sono cambiate in modo radicale al giorno d’oggi. La maggior parte delle simulazioni della fisica sono gestite direttamente dal motore grafico di riferimento, per esempio Unreal Engine o Unity; PhysX può essere definito un loro predecessore, se vogliamo. Come parte della suite NVIDIA GameWorks aveva molte sfaccettature e sezioni: per esempio, HairWorks si occupava di capelli e peli vari, poi c’era quello per fumo, nebbia e altri materiali gassosi, c’era quello dedicato alle collisioni e così via.


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