Rose Villain e il suo odio per i suoni, la confessione della cantante che soffre di misofonia: che cos’è
La cantante, in un'intervista a «Hot Ones» con Alessandro Cattelan, ha confessato di soffrire di questo disturbo. Ma al momento le ricerche sono solo superficiali L'articolo Rose Villain e il suo odio per i suoni, la confessione della cantante che soffre di misofonia: che cos’è proviene da Open.

La cantante Rose Villain non sopporta i suoni, o meglio la gente che fa rumore. Non un giudizio personale, ma un vero e proprio disturbo noto come misofonia: a confessarlo è la stessa 35enne nel nuovo episodio di Hot Ones con Alessandro Cattelan, in onda su Rai Play da domani. Letteralmente significa “odio dei suoni” ma cosa sia di preciso e cosa lo causi ancora non è noto. Alcuni effetti, però, sono noti a molte persone: il rumore del gessetto sulla lavagna, del coltello sul piatto, del tic-tic di una pena a scatto. Ma soprattutto di tutti quei suoni provocato da naso e bocca, come masticare una gomma.
Le cause della misofonia: dai disturbi neurologici al «giudizio etico» di disgusto
Ma che cosa causa la misofonia? Molti esperti ritengono ci sia la presenza di una componente psicologica, spesso legata a una sorta di «giudizio etico-morale di disgusto» nei confronti di determinati suoni sviluppato già in giovane età. Esempio abbastanza diffuso è il rumore della masticazione. Ma non sarebbe tutto riducibile a questo. Sulla misofonia potrebbe infatti influire anche un disturbo neurologico o psichiatrico. Secodo alcuni ricercatori, infatti, l’ascolto di determinati suoni sarebbe in grado di causare reazioni in precise aree cerebrali. Sarebbe invece esclusa la possibilità di una patologia alla base del fastidio per i rumori.
I pochi studi sulla misofonia e il Nobel satirico
La misofonia è stata individuata per la prima volta nel 2001 da due esperti di disturbi uditivi, Pawel J. Jastreboff e Margaret M Jastreboff. Qui era fatta una netta distinzione tra tre condizioni: la iperacusia, cioè l’attivazione eccessiva del sistema uditivo in presenza di molti suoni, la fonofobia, cioè la paura di determinati suoni, e proprio la misofonnia. I questo caso i due Jastreboff l’avevano etichettata come quella reazione di fastidio di fronte a suoni specifici. L’articolo scientifico, però, è caduto nel dimenticatoio. Almeno fino al 2013, quando per caso partono una serie di ricerche sul tema, poi premiate sette anni dopo con l’IgNobel per la Medicina, un riconoscimento satirico per le scoperte più assurde.
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