Riprendono le visite guidate all’Oasi di Bandella
Le escursioni, curate dal CAI Valdarno in collaborazione con WWF Arezzo, Coop. Lo Scarabeo e ASD Primavera, si svolgeranno lungo un percorso di circa 3 ore, durante il quale i partecipanti avranno l'opportunità di osservare i vari ambienti palustri della riserva e gli uccelli che popolano l'area.

Arezzo, 13 marzo 2025 – A partire dal 16 marzo tornano le visite guidate gratuite alla Riserva di Bandella, un'occasione unica per esplorare e scoprire questo affascinante angolo di natura. Il primo appuntamento si terrà domenica 16 marzo, con ritrovo alle 9:00 presso il Centro Visite di Monticello. Ecco il calendario delle visite, che si terranno tutte di domenica: il 16 marzo, il 6 aprile, l’11 maggio, l’8 giugno, il 12 ottobre e il 9 novembre. : Domenica 16 marzo 2025 Le escursioni, curate dal CAI Valdarno in collaborazione con WWF Arezzo, Coop. Lo Scarabeo e ASD Primavera, si svolgeranno lungo un percorso di circa 3 ore, durante il quale i partecipanti avranno l'opportunità di osservare i vari ambienti palustri della riserva e gli uccelli che popolano l'area.
Con gli anni, infatti, la zona si è progressivamente popolata della fauna e della flora tipiche delle aree umide, come alcune specie di uccelli acquatici che hanno scelto quest’oasi per la loro riproduzione. La partecipazione è gratuita; è consigliato indossare scarpe comode e abbigliamento adatto per camminare all'aperto. Sarà l’occasione per ammirare le bellezze paesaggistiche di un oasi tra le più suggestive della Toscana, dove flora e fauna convivono mirabilmente.
La Riserva Naturale di Bandella ha un estensione di oltre 500 ettari, divisi tra i comuni di Terranuova Bracciolini, Pergine Valdarno, Laterina e Montevarchi. La vegetazione è caratterizzata da un’alternanza di boschi e di coltivi, in parte abbandonati. Tra le piante più diffuse spiccano cerri, salici, pioppi, ontani e lecci. L’avifauna è ricchissima e comprende, tra gli altri, il nibbio, il barbagianni, il picchio e, tra i mammiferi, la puzzola e l’istrice. Il lago dell’oasi di Bandella si è formato a seguito della diga costruita nel 1956 per produrre energia elettrica; col riempimento della valletta è avvenuta la trasformazione in zona lacustre ed una progressiva rinaturalizzazione: oggi è un’area che richiede protezione e controllo come ambiente ricco di biodiversità.
La formazione del lago e dell’area palustre dell’ansa di Bandella hanno infatti determinato l’arricchimento della vegetazione preesistente che, assieme alla elevata presenza di anfibi pesci e invertebrati, ha attratto numerose specie faunistiche, divenendo un importante sito di sosta per una ricca avifauna acquatica. Molti sono gli uccelli nidificanti e non appartenenti a specie protette che trovano qui riparo. La zona riveste interesse anche per gli uccelli acquatici nel corso delle migrazioni costituendo un sistema integrato con le vicine aree di Ponte Buriano e de La Penna. In poche centinaia di ettari, si incontrano, quindi diversi habitat molto diversi che hanno favorito l’insediamento di una fauna altrettanto variegata e talora rara, formando un quadro di straordinario interesse paesaggistico e ambientale.