Raccomandata, come riconoscere i documenti dal codice sull’avviso di giacenza
Riconoscere il codice di una raccomandata aiuta a capire subito se si tratta di una multa, un atto fiscale o giudiziario, evitando sorprese e ritardi nella risposta

Ricevere una comunicazione ufficiale può generare ansia, soprattutto quando non è chiaro di cosa si tratti. Capire in anticipo il contenuto, attraverso il codice associato alla raccomandata, può aiutare a gestire meglio l’attesa. Tra i diversi tipi di invio, la raccomandata market è una delle più comuni: si tratta di una comunicazione con valore legale, inviata tramite Poste Italiane da enti pubblici o soggetti privati. Il contenuto può essere molto vario: da atti giudiziari e multe, a semplici notifiche amministrative.
Vediamo quindi quali sono i codici più frequenti e cosa significano.
Cosa dice l’avviso di giacenza
Quando il postino non riesce a consegnare una raccomandata, lascia nella cassetta della posta un avviso di giacenza, il classico foglietto che informa della necessità di ritirare un documento. È proprio questo avviso a generare spesso preoccupazione, perché non contiene né il nome del mittente né il contenuto della comunicazione.
Trovare un avviso può far pensare subito al peggio: multe, cartelle esattoriali, citazioni. Ma non sempre si tratta di brutte notizie. Talvolta si tratta di comunicazioni da parte della propria banca, assicurazione o fornitore di servizi. Conoscere il codice riportato sull’avviso aiuta a identificare il tipo di comunicazione e ridurre l’ansia legata all’incertezza.
Il colore dell’avviso non serve più
Un tempo, il colore del cartoncino dava indicazioni utili:
- quello bianco era usato per comunicazioni di tipo amministrativo o informativo;
- quello verde era usato per atti giudiziari e multe.
Oggi si usa quasi esclusivamente il cartoncino bianco, a prescindere dal contenuto. Per questo, l’unico vero indizio resta il codice numerico riportato sull’avviso.
Cosa significano i codici delle raccomandate
Ogni raccomandata presenta un codice numerico iniziale che consente di risalire alla categoria del mittente o al tipo di documento. Vediamo i più comuni.
Codici 12, 13, 14
Si riferiscono generalmente a raccomandate semplici, come:
- solleciti di pagamento;
- disdette di contratto;
- comunicazioni aziendali formali.
Non sono mai atti giudiziari o multe.
Codice 056
Utilizzato da soggetti privati come:
- compagnie assicurative;
- banche;
- fornitori di luce, gas o telefono.
Il contenuto può riguardare modifiche contrattuali, aggiornamenti, solleciti o richieste di documentazione. Raramente ha valore giudiziario.
Codici 63, 65, 630, 650
Sono associati a comunicazioni inviate dall’Inps, spesso legate a:
- accertamenti contributivi;
- convocazioni per visite mediche (es. per invalidità);
- avvisi su pratiche pensionistiche;
- aggiornamenti relativi a contributi versati o posizioni previdenziali.
Il codice 650 è utilizzato in particolare per notifiche su pensioni e contributi.
Codici 76, 77, 78, 79
Indicano la presenza di atti giudiziari o sanzioni. Possibili contenuti:
- sanzioni amministrative;
- citazioni in giudizio;
- notifiche da parte di Tribunali, avvocati o forze dell’ordine.
Codice 386
Questo codice è associato quasi sempre a un atto giudiziario, come:
- decreti ingiuntivi;
- atti di citazione;
- documenti relativi a procedimenti civili o penali.
Codici 613, 615
Riguardano questioni fiscali o amministrative, tra cui:
- tasse non pagate;
- solleciti;
- avvisi di accertamento.
Sono inviti a regolarizzare posizioni con l’Agenzia delle Entrate dopo controlli fiscali o a chiarire situazioni sospese.
Codici 648, 649, 669
Generalmente indicano la spedizione di carte di pagamento (carte di credito o bancomat). Tuttavia, in alcuni casi possono contenere anche richieste di pagamento o comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Codici 670, 671, 689
Sono tra i codici più temuti.
- 670 identifica quasi sempre una cartella esattoriale notificata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, una richiesta ufficiale di pagamento per debiti fiscali, contributivi o amministrativi;
- 671 e 689 possono indicare atti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, come avvisi di addebito Inps o intimazioni di pagamento, anche se non necessariamente cartelle esattoriali.
Codici della raccomandata market
Alcuni codici sono utilizzati specificamente per la raccomandata market, un formato spesso impiegato per invii massivi da parte di enti pubblici.
Codice 688
Spedito dall’Agenzia delle Entrate, può contenere:
- avvisi su tributi locali e imposte;
- sanzioni amministrative;
- rimborsi fiscali;
- richieste di documentazione;
- avvisi di accertamento per irregolarità o incongruenze.
Codice 696
Relativo a pagamenti in sospeso, come:
- bollo auto;
- canone Rai;
- importi dovuti legati a cartelle esattoriali.
Codice 6970
Di solito inviato dall’Inps, contiene comunicazioni legate a:
- pensioni;
- contributi previdenziali (comprese richieste di pagamento arretrati o segnalazioni di irregolarità);
- prestazioni assistenziali;
- contenziosi o misure di sostegno economico.
La notifica è valida anche senza il ritiro?
È importante sapere che la notifica è considerata valida anche se la raccomandata non viene ritirata. Infatti, il semplice deposito dell’avviso di giacenza da parte del postino fa decorrere i termini legali previsti dalla legge.
In presenza di impedimenti oggettivi documentabili, come una malattia o un’assenza prolungata, è possibile richiedere la remissione in termini al giudice. In questo modo si può comunque esercitare il proprio diritto alla difesa.
Capire cosa si nasconde dietro un codice può davvero fare la differenza tra un’attesa serena e un’inutile preoccupazione. Imparare a interpretare l’avviso di giacenza significa riconoscere subito se si è davanti a un semplice sollecito, a una comunicazione fiscale o a un atto giudiziario. Un piccolo numero può aiutare a vedere con chiarezza, anche quando manca il mittente.