Psiconcologia: quattro punti chiave per affrontare il tumore al seno

La psico-oncologia supporta le pazienti con tumore al seno attraverso triage, consulenze genetiche e oncofertilità, migliorando la loro qualità di vita e affrontando le sfide emotive. L'articolo Psiconcologia: quattro punti chiave per affrontare il tumore al seno proviene da benessereblog.it.

Mar 8, 2025 - 13:55
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Psiconcologia: quattro punti chiave per affrontare il tumore al seno

Il triage psico-oncologico, la consulenza psico-oncologica genetica, la crescita post-traumatica e l’oncofertilità sono aspetti cruciali nella vita delle pazienti affette da tumore al seno. La psico-oncologia si rivela fondamentale in queste fasi, come dimostra l’esperienza della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma. Durante l’ultimo incontro del Breast Club, organizzato dalla Breast Unit del Policlinico, si è discusso dell’importanza di questi temi, evidenziando il valore del supporto psicologico per le donne in trattamento oncologico.

L’importanza della psico-oncologia

Gianluca Franceschini, Professore Ordinario di Chirurgia Generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore della UOC di Chirurgia Senologica del Policlinico, ha sottolineato come il successo del Breast Club derivi dalla creazione della “Casa dei Senologi”. Questo spazio è concepito per favorire il dialogo tra diverse specialità, contribuendo così a migliorare le competenze del team. L’incontro, tenutosi nei primi giorni di marzo 2025, ha visto una partecipazione significativa di professionisti provenienti da vari centri del Lazio, che hanno trovato in queste sessioni bisettimanali un’opportunità per aggiornarsi e confrontarsi.

Percorsi di cura e valutazione psicologica

Il flusso di intervento della psico-oncologia all’interno della Breast Unit del Gemelli si struttura in vari percorsi di cura, iniziando con il triage psico-oncologico. La dottoressa Daniela Belella ha spiegato che la presa in carico psicologica delle pazienti inizia già al momento della pre-ospedalizzazione, dove si valutano non solo i fattori di rischio, come stress e depressione, ma anche quelli di protezione. Attraverso un triage psico-oncologico, prima della visita, vengono somministrati diversi test, come il termometro del distress e la Hospital & Depression Scale, per misurare il livello di disagio e la capacità di coping delle pazienti. Questi strumenti permettono di definire le priorità degli interventi di supporto personalizzati. Le pazienti più vulnerabili dal punto di vista psicologico sono spesso quelle con obesità, in perimenopausa o portatrici di mutazioni genetiche. L’obiettivo primario è ridurre l’impatto emotivo della malattia e favorire la crescita personale.

Le sfide della diagnosi genetica

Le pazienti con tumore al seno correlato a un’alterazione genetica, come le mutazioni BRCA1/2, affrontano sfide psicologiche significative. La dottoressa Stefania Carnevale ha evidenziato che la comunicazione della diagnosi genetica rappresenta un momento critico, capace di attivare reazioni di paura, impotenza e disorientamento, che possono manifestarsi anche come rabbia. L’approccio della psico-oncologia cerca di affrontare queste emozioni, fornendo supporto e strategie per gestire il disagio.

Oncofertilità e desiderio di genitorialità

Un altro tema centrale trattato è l’oncofertilità, molto caro al professor Giovanni Scambia, recentemente scomparso. La dottoressa Francesca Veccia ha affermato che oggi il tumore e le relative terapie non devono più essere considerati un ostacolo insormontabile al desiderio di genitorialità. La psico-oncologia gioca un ruolo chiave nell’accompagnare le pazienti in questo percorso, supportandole nel conciliare la lotta contro la malattia e il sogno di diventare madri.

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