Proroghe fiscali aggrovigliate
Rottamazione quater con perimetro in definizione: se limitata ai decaduti o aperta a ruoli notificati fino a fine 2022, mentre si va verso il dietrofront sulle proroghe al calendario fiscale: per gli invii delle adesioni del concordato preventivo fiscale a settembre, insomma, occorrerà attendere. Sono questi gli ultimi pezzi del puzzle che vanno a comporre […] L'articolo Proroghe fiscali aggrovigliate proviene da Iusletter.

Rottamazione quater con perimetro in definizione: se limitata ai decaduti o aperta a ruoli notificati fino a fine 2022, mentre si va verso il dietrofront sulle proroghe al calendario fiscale: per gli invii delle adesioni del concordato preventivo fiscale a settembre, insomma, occorrerà attendere. Sono questi gli ultimi pezzi del puzzle che vanno a comporre la riformulazione dell’emendamento dei relatori alla legge di conversione del dl mille proroghe (dl 204/25) che si è trasformato in un terreno di scontro tutto fiscale. Intanto l’emergenza nazionale, espressione utilizzata dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, per definire il tema delle cartelle esattoriali non pagate, è diventata una vera e propria valanga politica oltre che tecnica, che sarà affrontata oggi al consiglio federale della Lega, alla presenza del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che sul tema ancora non ha proferito parola.
Intanto nella giornata di ieri al ministero dell’economia, i tecnici della ragioneria hanno ridisegnato una possibile riformulazione dell’emendamento della discordia ampliando le maglie della struttura sulla rottamazione quater. Non solo decaduti ma una rottamazione nuova per chi ha ruoli notificati fino a dicembre 2022 con la possibilità di adesione al 30 aprile 2025, facendo cadere la condizione del versamento delle due rate con il 10%. Questo canovaccio dovrà superare le tensioni anche dell’opposizione che richiedono i pareri del ministero dell’economia con i calcoli tecnici, mentre nella serata di ieri, è arrivato in commissione affari costituzionale, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, a fare un punto sulle rottamazioni passate e sui costi tecnici in una riunione di maggioranza.
Possibile che il punto di caduta per tirare fuori dalle secche, dove è stato arenato, il decreto mille proroghe, potrebbe essere l’eliminazione delle quattro proroghe fiscali (concordato preventivo, software Isa, invio dichiarativi, e lasciare il perimetro di riammissione alla rottamazione 4 per i decaduti. Troppi temi diversi insieme è quello che hanno riferito fonti parlamentari a ItaliaOggi sul rimaneggiamento dell’emendamento che ancora dovrà essere presentato. Sui lavori incombe la scadenza del provvedimento che dovrà essere convertito entro il 25 febbraio e che ancora non è neanche stato chiuso in commissione. Per oggi è atteso il consiglio federale della lega il cui punto nodale è proprio quello della proposta di una nuova pace fiscale. Il disegno di legge Gusmeroli incardinato ieri anche al Senato potrebbe ricevere una spinta e essere fatto proprio dall’esecutivo profilando un decreto legge ad hoc, mentre si manderebbe avanti il testo dell’emendamento riformulato nel decreto legge fiscale. Si procederebbe dunque su due binari paralleli, una riamissione dei decaduti e una proposta più organica di una nuova pace fiscale.
Una nota della Lega sul vertice di oggi ha ribadito che: «Trecentottanta miliardi di euro regolarmente dichiarati da cittadini e imprese tra il 2017 e il 2023 e non incassati dallo Stato. Partendo da questo dato dell’Agenzia delle Entrate, alla vigilia del consiglio federale Matteo Salvini si è confrontato con i responsabili economici della Lega sulla rottamazione delle cartelle. «La pace fiscale sarebbe un vantaggio per gli italiani, non evasori in malafede e troppo spesso disperati, e lo Stato. La Lega è pronta a formalizzare una proposta dettagliata che condivideremo con gli alleati come da programma elettorale», spiega Salvini da Israele lasciando intendere che la nuova proposta individuerà le cartelle su cui applicare la pace fiscale e non sarà una apertura generalizzata.
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