Portafogli multi-asset: come muoversi in questo contesto secondo T. Rowe Price
“Da un punto di vista multi-asset, apportare modifiche sostanziali all’asset allocation in tempi di forti turbolenze di mercato lascia il portafoglio esposto alla possibilità di perdere i miglioramenti del sentiment degli investitori“. L’avvertimento arriva da Michael Walsh, Solutions Strategist, Global Investment Solutions Team di T. Rowe Price, che spiega: “È possibile che il mercato risponda... Leggi tutto

“Da un punto di vista multi-asset, apportare modifiche sostanziali all’asset allocation in tempi di forti turbolenze di mercato lascia il portafoglio esposto alla possibilità di perdere i miglioramenti del sentiment degli investitori“. L’avvertimento arriva da Michael Walsh, Solutions Strategist, Global Investment Solutions Team di T. Rowe Price, che spiega: “È possibile che il mercato risponda positivamente a qualsiasi notizia relativa alla risoluzione dell’attuale situazione commerciale. Quindi, pur rimanendo cauti ed essendoci allontanati in particolare dall’azionario statunitense nelle ultime settimane, abbiamo mantenuto livelli di rischio vicini ai benchmark nei nostri portafogli multi-asset. E mentre i mercati tentano di riprezzare a questo livello di incertezza, monitoriamo le potenziali opportunità che possono emergere in questo contesto di turbolenza”.
Mantenere una certa liquidità in tempi di turbolenza fornisce la flessibilità necessaria per cogliere le opportunità di mercato in un contesto di volatilità, a detta di Walsh, che specifica poi come: “I tassi di liquidità sono in calo ma restano interessanti e da inizio anno ne abbiamo aumentato le disponibilità, soprattutto a scapito dell’altro grande asset difensivo, i titoli di Stato di alta qualità; i dazi e le altre barriere commerciali potrebbero esercitare una pressione al rialzo sui prezzi dei beni e dei servizi, facendo salire i rendimenti degli strumenti a tasso fisso, ma nei casi in cui deteniamo titoli di Stato, il nostro orientamento è stato quello di privilegiare le emissioni legate all’inflazione”.
Ancora, secondo l’esperto di T. Rowe Price: “Non essendo in vista alcun “Trump Put” che possa attutire i cali dei mercati azionari, vediamo un numero crescente di opportunità migliori al di fuori degli Stati Uniti. Sebbene una recessione negli Usa rimanga improbabile, l’incertezza sulle politiche normative e commerciali avrà un impatto sul sentiment dei consumatori e delle imprese”.
“Abbiamo aumentato l’esposizione al Regno Unito e ai mercati emergenti, dove le valutazioni interessanti e il miglioramento del sentiment sono sostenuti da banche centrali accomodanti, dal previsto aumento della spesa per la difesa e da altre misure di stimolo. Privilegiamo inoltre i settori ciclici con valutazioni più interessanti, poiché prevediamo un continuo allargamento del mercato al di là delle large-cap statunitensi“, conclude Walsh.