Pegula sul caso Sinner: “Il sistema antidoping è rotto. C’è chi può chiudere la carriera dei giocatori”

La notizia della sospensione fino al 4 maggio di Jannik Sinner continua a tenere banco in questi giorni tra appassionati, addetti ai lavori e protagonisti del mondo del tennis. Jessica Pegula, numero 5 del ranking WTA e quinta testa di serie del WTA 1000 di Dubai, ha concesso un’intervista a The National (quotidiano emiratino) in […]

Feb 17, 2025 - 20:45
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Pegula sul caso Sinner: “Il sistema antidoping è rotto. C’è chi può chiudere la carriera dei giocatori”

La notizia della sospensione fino al 4 maggio di Jannik Sinner continua a tenere banco in questi giorni tra appassionati, addetti ai lavori e protagonisti del mondo del tennis. Jessica Pegula, numero 5 del ranking WTA e quinta testa di serie del WTA 1000 di Dubai, ha concesso un’intervista a The National (quotidiano emiratino) in cui ha fornito il suo punto di vista sul caso Sinner e più in generale sulla credibilità del sistema antidoping.

Che si creda o meno a Jannik, è chiaro che il processo seguito sembra tutt’altro che un processo. Sono tutte decisioni prese in modo casuale, senza prendere in considerazione molti fattori e con una brutale incoerenza in tutte le argomentazioni fornite“, dichiara la giocatrice statunitense alla vigilia del Dubai Duty Free Tennis Championships 2025.

Il sistema antidoping è rotto, dobbiamo analizzarlo molto seriamente. Ci sono istituzioni che non procedono con chiarezza e hanno il potere di porre fine alla carriera degli atleti, questo mi sembra ingiusto. Credo che nessuno si fidi di questo sistema, è un’immagine orribile per questo sport“, ha aggiunto la finalista dell’ultima edizione degli US Open.

Un duro attacco al sistema dunque da parte della trentenne americana dopo la conclusione del caso che ha coinvolto il numero uno del ranking ATP. Ricordiamo che Sinner potrà tornare in campo al Foro Italico di Roma per gli Internazionali d’Italia, ma in precedenza dovrà rinunciare al Sunshine Double (Indian Wells e Miami) e ai primi due Masters 1000 sul rosso (Montecarlo e Madrid).