“Parolaccia libera nel WRC!”: ecco l’accordo tra FIA e Worda
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Dopo mesi di tante chiacchiere, soluzioni ipotetiche, proteste esplicite e tante ipotesi, arriva finalmente l’accordo tra i due principali attori della disputa sulle “parolacce di fine prova” nel WRC. La dura presa di posizione dei piloti in Kenya sortisce gli effetti sperati e, a qualche giorno dallo start del Rally Islas Canaria, arriva la risposta da parte della FIA a quanto chiesto dai piloti e team del WRC.
Una soluzione in cui vincono logica e buonsenso, mettendo i piloti nelle condizioni di parlare con una certa serenità a fine prova speciale, senza azzerare completamente il “pepe” dalle interviste.
A spiegare i termini è il celebre ex navigatore Julien Ingrassia a Dirtfish:
Siamo molto lieti di annunciare che è stato raggiunto un accordo dopo le ultime settimane di discussioni tra i membri di WoRDA e la FIA. Questo è il risultato di incontri positivi e incoraggianti con Emilia Abel, che è stata il principale punto di contatto con la FIA e ha dimostrato grande considerazione per raggiungere questo accordo.
Il rally sarà ora diviso in due zone: una controllata e una non controllata. Quest’ultima si concentra sulle aree più calde, come i fine prova, le zone a bordo delle vetture durante le prove speciali o i tratti stradali. Le zone controllate sono, ad esempio, le zone stampa e le conferenze stampa FIA post-evento. Non si tratta di una modifica all’Appendice B [del Codice Sportivo Internazionale della FIA], che non può essere modificata nel 2025; si tratta piuttosto di un accordo tra la FIA e WoRDA.
Siamo davvero lieti di aver trovato una soluzione. Come nel caso della Formula 1, erano necessari degli aggiustamenti per tenere conto di alcuni aspetti peculiari della nostra disciplina. Un obiettivo comune è stato ora raggiunto: seguire il più fedelmente possibile il regolamento stabilito nell’Appendice B, lasciando al contempo ampio spazio alle emozioni e all’autenticità che gli appassionati di rally si aspettano. Questo accordo prende di mira solo le parolacce; WoRDA concorda sul fatto che la violenza e la cattiva condotta non abbiano spazio nel nostro sport.
I termini dell’accordo saranno subito effettivi, quindi già dalle Canarie sarà possibile tornare ad ascoltare le parole dei piloti a caldo senza il timore di sanzioni pecuniarie decisamente importanti.
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