Obiettivi CO2 rinviati, elettrico da ripensare: i piani Ue sulle auto

Piena neutralità tecnologica, due anni in più per raggiungere gli obiettivi 2025 sulla riduzione delle emissioni di CO2 e possibili multe rinviate, sostegno allo sviluppo della guida autonoma e alla produzione di batterie “made in Europe”. Queste le priorità per il settore automotive annunciate dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Al termine […] The post Obiettivi CO2 rinviati, elettrico da ripensare: i piani Ue sulle auto first appeared on QualEnergia.it.

Mar 4, 2025 - 14:37
 0
Obiettivi CO2 rinviati, elettrico da ripensare: i piani Ue sulle auto

Piena neutralità tecnologica, due anni in più per raggiungere gli obiettivi 2025 sulla riduzione delle emissioni di CO2 e possibili multe rinviate, sostegno allo sviluppo della guida autonoma e alla produzione di batterie “made in Europe”.

Queste le priorità per il settore automotive annunciate dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Al termine del secondo incontro del dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica, ieri a Bruxelles, von der Leyen ha anticipato i contenuti più importanti del Piano d’azione sulle auto che sarà presentato domani, 5 marzo.

L’impressione è che Bruxelles stia dando sempre più spazio alle richieste dei costruttori e di quei Paesi, come l’Italia, che premono per tutelare l’industria dei motori endotermici.

Da un lato, ha affermato von der Leyen, “abbiamo bisogno di prevedibilità ed equità per i pionieri, coloro che hanno fatto i compiti a casa con successo. Ciò significa che dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati. Dall’altro, dobbiamo ascoltare le voci degli stakeholder che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili”.

In sostanza, la Commissione proporrà un emendamento al regolamento sugli standard di CO2, che dovrà poi essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio.

Più tempo per conformarsi

Le case auto avranno tempo fino al 2027 per conformarsi agli obiettivi di riduzione della CO2 fissati per il 2025, senza correre il rischio di vedersi sanzionate quest’anno in caso di inadempienza.

Bruxelles parla di “equilibrio” e “flessibilità”, mentre per l’organizzazione ambientalista Transport & Environment (TE) la misura proposta da von der Leyen è “un regalo senza precedenti all’industria automobilistica”.

Difatti, secondo TE, l’attuale obiettivo di CO2 per il 2025 a livello Ue (93,6 grammi di CO2/km in media, -15% rispetto alla baseline del 2021) è ampiamente alla portata delle case automobilistiche europee. Invece, modificando la finestra di conformità a tre anni, i costruttori saranno meno pressati a offrire modelli elettrici accessibili, a vantaggio della concorrenza cinese.

Difficoltà ci sono pure per Tesla, le cui vendite in Europa sono precipitate del 50% a gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024 (fonte Acea); tra le cause, l’ondata di reazioni negative dei consumatori alle posizioni politiche di ultra destra di Elon Musk.

Vendendo meno auto, Tesla rischia di veder calare i suoi introiti derivanti dal pooling. Questo meccanismo prevede che i costruttori più inquinanti possano acquistare crediti di CO2 da marchi più virtuosi, in modo da compensare le maggiori emissioni medie dei loro veicoli e rientrare negli standard europei, evitando le sanzioni, come fanno ad esempio Stellantis, Toyota e Ford con Tesla.

In questo momento, secondo le analisi dell’organizzazione indipendente Icct (International Council on Clean Transportation), il pool di Tesla sta sforando il target 2025 sulle emissioni.

Obiettivo 2035 da rivedere

Tornando al discorso di von der Leyen, è chiaro che lo stesso obiettivo Ue di vendere solo auto elettriche dal 2035 è in discussione.

Accogliendo le richieste delle filiere industriali dell’automotive, ha annunciato che la Commissione si preparerà “ad accelerare i lavori sulla revisione del 2035, con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale”.

Nel regolamento rivisto potrebbero quindi entrare tecnologie in grado di “salvare” i motori a combustione interna, come i veicoli ibridi plug-in (PHEV) e quelli dotati di range extender, piccolo propulsore termico che serve a ricaricare la batteria, aumentando così la sua autonomia.

Queste possibili soluzioni sono state menzionate espressamente al dialogo strategico di ieri a Bruxelles da Matthias Zink, presidente dell’associazione europea dei fornitori di componenti automotive (Clepa).

Vendite in ripresa in Italia

Intanto nei primi due mesi del 2025 in Italia l’auto elettrica è in ripresa.

Dai dati pubblicati da Motus-E emerge che a gennaio-febbraio si sono vendute 13.646 vetture elettriche, +73,9% in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una quota di mercato appena superiore al 5% (era 2,7% nel primo bimestre 2024).

“Il miglioramento dei numeri italiani beneficia ancora degli ordini effettuati nei mesi scorsi e il confronto tendenziale è influenzato dal debolissimo avvio del 2024, per l’effetto attesa dei vecchi incentivi”, osserva il presidente di Motus-E, Fabio Pressi.

Tuttavia, “stiamo iniziando ad assistere all’arrivo sul mercato di tanti nuovi modelli elettrici entry level, che in prospettiva potrebbero consentire a un crescente numero di italiani di abbracciare questa tecnologia”, mentre “si cominciano a osservare i primi riflessi positivi della revisione dei fringe benefit sulle immatricolazioni full electric, a riprova dell’importanza di valorizzare ulteriormente il canale delle flotte aziendali per l’elettrico”.

Anche gli occhi dell’associazione sono puntati sul Piano d’azione in arrivo domani.

“Occorrono interventi coraggiosi sia sul fronte della domanda che dell’offerta, evitando ambiguità e incertezze che finirebbero per penalizzare gravemente industria, lavoratori e consumatori”, sottolinea Pressi.

Gli annunci di von der Leyen su emissioni di CO2 e neutralità tecnologica non vanno certo nella direzione auspicata da Motus-E.

Guida autonoma e batterie

Tra i segnali positivi, lo stimolo verso l’innovazione tecnologica. “Abbiamo concordato che abbiamo bisogno di una grande spinta nel software e nell’hardware per la guida autonoma”, ha dichiarato la presidente della Commissione.

Prevista quindi un’alleanza industriale di settore per sviluppare le tecnologie necessarie, mentre Bruxelles perfezionerà le regole per i test e la distribuzione dei veicoli e aiuterà a lanciare progetti pilota su larga scala.

In tema di competitività, von der Leyen ha poi precisato che “non possiamo permettere che i veicoli elettrici diventino più costosi, ma non possiamo nemmeno permetterci di creare nuove dipendenze”.

L’obiettivo è supportare i produttori Ue di batterie: “introdurremo gradualmente requisiti di contenuto europei per celle e componenti delle batterie” e “continueremo a ridurre la burocrazia” in modo da facilitare gli investimenti in nuovi siti produttivi.The post Obiettivi CO2 rinviati, elettrico da ripensare: i piani Ue sulle auto first appeared on QualEnergia.it.