Modello 730/2025 in versione definitiva: tutte le novità in Dichiarazione
Novità IRPEF, platea allargata, bonus, affitti, redditi agricoli, frontalieri, impatriati: tutte le novità del Modello 730/2025 in versione definitiva.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione definitiva del Modello 730/2025, che incamera molte nuove misure di Riforma Fiscale (a partire dall’accorpamento delle prime aliquote IRPEF) ed estende il suo ambito di applicazione. Da quest’anno, inoltre, si possono dichiarare con il 730 anche redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva, da rivalutazione dei terreni e plusvalenze di natura finanziaria: per questo, sono stati introdotti i nuovi quadri M e T.
Fra le altre novità c’è poi la cedolare secca al 26% per gli affitti brevi, il bonus tredicesima, il nuovo regime fiscale per i lavoratori impatriati e la detrazione Superbonus al 70% e ripartita in dieci anni.
Modulistica 2025 per il 730
Con provvedimento del 10 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il 730/2025 con relative istruzioni e i seguenti modelli: 730-1 per la scelta dell’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef; 730-2 per il sostituto d’imposta e 730-2 per Caf e professionisti abilitati; 730-3 con il prospetto di liquidazione dell’assistenza fiscale; 30-4 e 730-4 integrativo relativi alla comunicazione del risultato contabile al sostituto d’imposta.
Con successivo provvedimento saranno definite le specifiche tecniche relative alla trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate da parte di CAF, professionisti abilitati e sostituti d’imposta dei modelli 730-4 e 730- 4 integrativo.
Quando e come si presenta il 730/2025
Il Modello 730 precompilato verrà messo a disposizione nell’area riservata del portale riservato alla dichiarazione dei redditi a partire dal 30 aprile e va presentato entro il 30 settembre, direttamente da parte del contribuente oppure tramite sostituto d’imposta o intermediario.
Il contribuente può sempre scegliere di presentare la dichiarazione utilizzando il modello ordinario anche in questo caso la scadenza è il 30 settembre.
La presentazione deve avvenire tramite sostituto d’imposta o intermediario, non è possibile inviare il modello ordinario direttamente al fisco.
Modello 730 con platea allargata
In considerazione dell’allargamento della platea previsto dal Decreto Adempimenti (Dlgs 1/2024), attuativo della Riforma fiscale, quest’anno possono presentare il Modello 730 le seguenti tipologie di contribuenti:
- pensionati o lavoratori dipendenti compresi i lavoratori italiani che operano all’estero con reddito determinato tramite retribuzione convenzionale;
- chi percepisce indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente come integrazioni salariali, indennità di mobilità, soci di cooperative;
- sacerdoti della Chiesa cattolica;
- giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali);
- LSU (persone impegnate in lavori socialmente utili);
- lavoratori a termine inferiore all’anno presentando il 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate, tramite sostituto d’imposta se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di presentazione della dichiarazione al terzo mese successivo, oppure a un Caf-dipendenti o professionista abilitato se il rapporto dura almeno dal mese di presentazione della dichiarazione al terzo mese successivo e si conoscono i dati del sostituto d’imposta;
- personale della Scuola a tempo determinato direttamente all’AdE o tramite sostituto d’imposta, Caf e professionisti abilitati se il contratto dura almeno da settembre 2024 a giugno 2025;
- produttori agricoli esonerati dalla presentazione dei Modelli 770, Irap e Iva;
- chi percepisce redditi soggetti a tassazione separata e/o a imposta sostitutiva, nonché da rivalutazione del valore dei terreni (si utilizza il nuovo Quadro M);
- chi percepisce redditi da cessione di partecipazioni non qualificate, obbligazioni e altri strumenti che generano plusvalenze, nonché plusvalenze derivanti dalle cessioni di partecipazioni qualificate e dalla cessione di cripto-attività (si inseriscono nel nuovo Quadro T).
Le novità IRPEF nel 730/2025
I modelli recepiscono la Riforma IRPEF che ha accorpato i primi due scaglioni prevedendo dunque l’aliquota al 23% per redditi fino a 28mila euro. Resta invariata al 35% la tassazione fra 28mila e 50mila euro e al 43% sopra i 50mila euro.
Sale poi da 1.880 euro a 1.955 euro la detrazione da lavoro dipendente per redditi fino a 15mila euro.
Il trattamento integrativo (l’ex Bonus Renzi) spetta, in rapporto al periodo di lavoro nell’anno, se l’imposta lorda determinata sul reddito di lavoro dipendente e su alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente è maggiore della detrazione per lavoro dipendente ridotta di 75 euro.
Per i redditi sopra i 50mila euro è prevista una riduzione di 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda spettante per l’anno 2024.
Altre novità nel 730/2025
Locazioni brevi
Per le locazioni brevi debutta la nuova cedolare secca al 26%. Può essere ancora utilizzata l’aliquota al 21% su una sola unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.
Per queste tipologie di affitti, e per quelli turistici, va indicato il CIN, codice identificativo unico, nella sezione III del quadro B.
Bonus Natale
Nel 730 va indicato anche il Bonus Natale: si tratta dell’indennità di 100 euro che non concorre alla formazione del reddito complessivo, riconosciuta nel 2024 ai titolari di reddito di lavoro dipendente con un reddito complessivo non superiore ad 28mila euro in possesso di determinati requisiti relativi alla presenza di figli nel nucleo familiare.
Lavoratori impatriati
La Riforma ha ridisegnato il regime agevolato per i lavoratori impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia a decorrere dal periodo d’imposta 2024: la base imponibile è ridotta al 50%, o al 40% in presenza di un figlio minore o in caso di nascita di un figlio ovvero di adozione di un minore di età durante il periodo di fruizione del regime.
Bonus edilizi
La detrazione Superbonus sulle spese sostenute nel 2024 è al 70%, ripartita in dieci quote annuali. Si può scegliere di spalmare su dieci anni la detrazione Superbonus sulle spese 2023 presentando una dichiarazione integrativa entro il 30 settembre. L’opzione è irrevocabile e la maggiore imposta eventualmente dovuta è versata, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024, senza applicazione di sanzioni e interessi.
La detrazione Sismabonus e quella per eliminazione barriere architettoniche sono analogamente suddivise in 10 rate di pari importo. Infine, il Bonus Mobili al 50% prevede una spesa massima di 5mila euro.
Lavoratori transfrontalieri
Il reddito da lavoro dipendente concorre a formare il reddito complessivo per l’importo eccedente 10mila euro. I residenti in determinati comuni italiani, situati a 20 km dal confine svizzero, in possesso di specifici requisiti, possono optare per un’imposta sostitutiva di IRPEF, addizionali regionali e comunali, pari al 25% delle imposte applicate in Svizzera sugli stessi redditi.
Redditi dominicali e agrari
Per i redditi dominicali e agrari di di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali IAP: per gli anni 2024 e 2025 i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, considerati congiuntamente, non concorrono ovvero concorrono parzialmente alla formazione del reddito complessivo;
IVIE e IVAFE
L’aliquota dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero è fissata all’1,06%, mentre per i prodotti finanziari detenuti in Stati o Territori a regime privilegiato l’aliquota è del 4 per mille annuo.