Milano sicura. Ma nella notte un altro giovane aggredito e accoltellato
Ancora un’aggressione a Milano, ancora una giovane vittima. L’ennesima rapina conclusasi in tragedia si è consumato nella serata di giovedì, nei pressi del parco antistante al centro commerciale Merlata Bloom (zona Cascina Merlata). Il ragazzo 19enne, accoltellato ripetutamente e derubato, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove al momento non risulta in pericolo di vita.Erano all’incirca le 21 quando il 19enne è stato circondato da un gruppo di cinque giovani, probabilmente di origine nordafricana, che per rubargli il cellulare e il monopattino elettrico su cui viaggiava lo hanno accoltellato più volte al petto, alla testa e alla mano. Ancora non chiara la dinamica dell’aggressione, sta di fatto che dopo aver accoltellato il giovane e avergli rubato lo smartphone e il monopattino i cinque aggressori si sono dileguati. In via Pasolini, luogo del crimine, sono intervenuti anche gli agenti di polizia per iniziare le indagini e ricercare gli aggressori. Un aiuto decisivo potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorveglianza.Quella di ieri non è che l’ultima di una (troppo) lunga serie di aggressioni nei confronti di giovani ragazzi. Due settimane fa erano stati cinque 15enni a subire un pestaggio da una ventina di delinquenti poco più grandi di loro, anch’essi di probabile origine nordafricana. Uno dei cinque giovani era finito in ospedale per un’emorragia cerebrale a seguito dell’aggressione. A denunciare il crimine ai media è stata la madre di uno dei ragazzini, che ha anche scritto una lettera al Sindaco Sala, all’assessore alla Sicurezza e al Prefetto, allegando la foto de figlio percosso dai maranza.Il 2 febbraio un’altra rapina, ancora con vittima un giovane ragazzo. Questa volta a Cimiano, nella periferia est della città. La denuncia, sporta presso il Commissariato di Lambrate, parla di un’aggressione perpetrata da cinque individui, presumibilmente stranieri, due dei quali hanno inizialmente avvicinato la vittima con il pretesto di chiedere una sigaretta, per poi immobilizzarlo con la forza. Subito dopo, altri tre individui sono sopraggiunti armati di bottiglie di vetro e martelletti rompivetro, minacciando la vittima e costringendola a consegnare denaro e dispositivi elettronici.Nel tentativo di scappare, il giovane è stato spintonato contro la recinzione di una scuola e colpito da una bottiglia di vetro lanciata dagli aggressori. Solo grazie all'intervento tempestivo di una passante, che ha interrotto l'aggressione, la vittima è riuscita a mettere in fuga i malviventi utilizzando un dispositivo di autodifesa.Sono solo 3 delle numerose aggressioni che si consumano ormai quotidianamente nel capoluogo lombardo. Il senso d’insicurezza è tangibile, a farsene portavoce è anche Marco Cagnolati, Consigliere comunale per Fratelli d’Italia: «L’aggressione della baby gang a Cimiano, in via Don Giovanni Calabria, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di atti di violenza e criminalità che continuano a verificarsi nell’indifferenza di chi governa il Comune. Dove sono gli interventi promessi?». Fra le azioni concrete presentate dal Consigliere Cagnolati a Sindaco e assessore alla Sicurezza, ci sono: «il potenziamento del sistema di telecamere di sorveglianza, ancora insufficienti e spesso colpevolmente fuori uso. E soprattutto il presidio del territorio, con aumento di pattuglie e presidi fissi nelle zone più critiche della città». Misure semplici e concrete, resta da capire perché non vengano implementate.


Ancora un’aggressione a Milano, ancora una giovane vittima. L’ennesima rapina conclusasi in tragedia si è consumato nella serata di giovedì, nei pressi del parco antistante al centro commerciale Merlata Bloom (zona Cascina Merlata). Il ragazzo 19enne, accoltellato ripetutamente e derubato, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda, dove al momento non risulta in pericolo di vita.
Erano all’incirca le 21 quando il 19enne è stato circondato da un gruppo di cinque giovani, probabilmente di origine nordafricana, che per rubargli il cellulare e il monopattino elettrico su cui viaggiava lo hanno accoltellato più volte al petto, alla testa e alla mano. Ancora non chiara la dinamica dell’aggressione, sta di fatto che dopo aver accoltellato il giovane e avergli rubato lo smartphone e il monopattino i cinque aggressori si sono dileguati. In via Pasolini, luogo del crimine, sono intervenuti anche gli agenti di polizia per iniziare le indagini e ricercare gli aggressori. Un aiuto decisivo potrebbe arrivare dalle telecamere di videosorveglianza.
Quella di ieri non è che l’ultima di una (troppo) lunga serie di aggressioni nei confronti di giovani ragazzi. Due settimane fa erano stati cinque 15enni a subire un pestaggio da una ventina di delinquenti poco più grandi di loro, anch’essi di probabile origine nordafricana. Uno dei cinque giovani era finito in ospedale per un’emorragia cerebrale a seguito dell’aggressione. A denunciare il crimine ai media è stata la madre di uno dei ragazzini, che ha anche scritto una lettera al Sindaco Sala, all’assessore alla Sicurezza e al Prefetto, allegando la foto de figlio percosso dai maranza.
Il 2 febbraio un’altra rapina, ancora con vittima un giovane ragazzo. Questa volta a Cimiano, nella periferia est della città. La denuncia, sporta presso il Commissariato di Lambrate, parla di un’aggressione perpetrata da cinque individui, presumibilmente stranieri, due dei quali hanno inizialmente avvicinato la vittima con il pretesto di chiedere una sigaretta, per poi immobilizzarlo con la forza. Subito dopo, altri tre individui sono sopraggiunti armati di bottiglie di vetro e martelletti rompivetro, minacciando la vittima e costringendola a consegnare denaro e dispositivi elettronici.
Nel tentativo di scappare, il giovane è stato spintonato contro la recinzione di una scuola e colpito da una bottiglia di vetro lanciata dagli aggressori. Solo grazie all'intervento tempestivo di una passante, che ha interrotto l'aggressione, la vittima è riuscita a mettere in fuga i malviventi utilizzando un dispositivo di autodifesa.
Sono solo 3 delle numerose aggressioni che si consumano ormai quotidianamente nel capoluogo lombardo. Il senso d’insicurezza è tangibile, a farsene portavoce è anche Marco Cagnolati, Consigliere comunale per Fratelli d’Italia: «L’aggressione della baby gang a Cimiano, in via Don Giovanni Calabria, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di atti di violenza e criminalità che continuano a verificarsi nell’indifferenza di chi governa il Comune. Dove sono gli interventi promessi?». Fra le azioni concrete presentate dal Consigliere Cagnolati a Sindaco e assessore alla Sicurezza, ci sono: «il potenziamento del sistema di telecamere di sorveglianza, ancora insufficienti e spesso colpevolmente fuori uso. E soprattutto il presidio del territorio, con aumento di pattuglie e presidi fissi nelle zone più critiche della città». Misure semplici e concrete, resta da capire perché non vengano implementate.