“Mi chiamo Francesco”, il ritorno alle origini e il legame di Bergoglio con il Santo di Assisi
Papa Francesco e il ritorno alle origini: il legame di Bergoglio con il Santo di Assisi

Assisi, 21 aprile 2025 – Suonarono a festa le campane in città, la sera del 13 marzo 2013, per l’elezione di Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro: omaggio al nuovo Papa, ma anche per il nome scelto, Francesco, il Santo di Assisi, primo pontefice ad assumerlo.
Un legame, quello con il Poverello e la sua terra che nel tempo si è ispessito «Guardando ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi – disse Papa Bergoglio pochi giorni dopo l’elezione -. Poi, ho pensato alle guerre e Francesco è l’uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. E’ per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato; in questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona. E’ l’uomo che ci dà questo spirito di pace, l’uomo povero. Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri».
E il legame del Romano Pontefice con Assisi è stato, negli anni, forte assai, con ben 6 visite: per l’intera giornata del 4 ottobre 2013, il 2 agosto 2016, 20 settembre 2016, 3 ottobre 2020, 12 novembre 2021, il 24 settembre 2022.
Il primo viaggio in Assisi, in visita pastorale, il 4 ottobre 2013, festa del Santo Patrono d’Italia, per quella che è stata una giornata intensissima. Partendo dall'Istituto Serafico, accolto con entusiasmo dai bambini e giovani disabili e dal personale. Poi la visita privata al Santuario della Spogliazione, al Vescovado, accolto nella Sala della Spogliazione per poi raggiungere la Basilica di San Francesco per le celebrazioni in onore del Patrono della Nazione.
Al termine il trasferimento al Centro di prima accoglienza della Caritas, nei pressi della Stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli e pranzo con gli ospiti della struttura. Poi una puntata all’Eremo delle Carceri, seguita, nella Cattedrale di San Rufino, dall’incontro con il clero, le persone di vita consacrata, i membri dei consigli pastorali della diocesi. Poi la visita alle clarisse della Basilica di Santa Chiara, il trasferimento a Santa Maria degli Angeli dove, dopo aver attraversato la piazza antistante salutando i giovani in attesa, il Santo Padre entra in Basilica accolto dalla comunità religiosa e vista alla Porziuncola.
Al termine la visita privata al Santuario del Sacro Tugurio di Rivotorto prima di ripartire per il Vaticano. Il 2 agosto del 2016 Papa Francesco giunge a Santa Maria degli Angeli per ricordare gli otto secoli del Perdono della Porziuncola, l’indulgenza plenaria ottenuta da San Francesco, da Papa Onorio III nel 1216. In occasione della giornata mondiale di preghiera per la pace «Sete di pace, religioni e culture in dialogo», il Pontefice è di nuovo in Assisi, il 20 settembre dello stesso anno, per celebrare i 30 anni dalla storica Giornata di preghiera per la pace voluta da san Giovanni Paolo II.
L’incontro finale, con i rappresentanti delle altre religioni, sulla piazza inferiore di San Francesco. Il 30 ottobre 2020 la visita papale è oltremodo attesa, pur se privata: Papa Bergoglio firma la nuova enciclica, la terza del suo pontificato «Fratelli tutti…» presso la Tomba di San Francesco, sulla fraternità e l'amicizia sociale, la prima, in tempi recenti, a essere sottoscritta fuori Roma. Atto preceduto, al suo arrivo in Assisi, da un omaggio alla Basilica di Santa Chiara.
Una giornata speciale, anche perché il Sommo Pontefice lascia per la prima volta Roma e il Vaticano dopo il lockdown. Il 12 novembre 2021 il Papa «dalla fine del mondo» ha scelto Santa Maria degli Angeli per stare vicino a chi soffre in occasione della Giornata mondiale dei poveri: ad accoglierlo oltre 500 poveri di tutta Europa, per quello che ha rappresentato un momento di ascolto, preghiera e condivisione. Anche in questo caso un fuoriprogramma, di prima mattina, con la visita ad Assisi alle clarisse di Santa Chiara. La sesta visita il 24 settembre 2022 in occasione dell’evento «Economy of Francesco».
Papa Bergoglio, al Teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli, si è incontrato con i giovani di tutto il mondo, di oltre 100 Paesi, che sostengono il progetto, da lui fortemente voluto per un’economia che si lascia ispirare dalla dimensione profetica e che si esprime oggi in una visione nuova dell’ambiente e della terra. Con firma finale del Patto con i giovani per cambiare l'economia mondiale: ««Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra e un’economia di pace – aveva evidenziato Papa Francesco -. Si tratta di trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni. Ho apprezzato la vostra scelta di modellare questo incontro di Assisi sulla profezia».
Maurizio Baglioni