Meteo: Neve sui 4000 metri al Sud…ma non siamo in Nepal

L’imminente ondata di caldo che investirà il Sud Italia tra venerdì 14 e sabato 15 marzo rappresenta un evento di portata straordinaria per il periodo.   L’atmosfera sarà dominata da condizioni tipicamente estive, con temperature che si spingeranno ben oltre i valori medi di marzo, arrivando a superare di 14-15°C le normali rilevazioni climatiche stagionali. […] Meteo: Neve sui 4000 metri al Sud…ma non siamo in Nepal

Mar 14, 2025 - 15:46
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Meteo: Neve sui 4000 metri al Sud…ma non siamo in Nepal

L’imminente ondata di caldo che investirà il Sud Italia tra venerdì 14 e sabato 15 marzo rappresenta un evento di portata straordinaria per il periodo.

 

L’atmosfera sarà dominata da condizioni tipicamente estive, con temperature che si spingeranno ben oltre i valori medi di marzo, arrivando a superare di 14-15°C le normali rilevazioni climatiche stagionali.

 

Questa anomalia termica, di entità eccezionale, è il risultato di una poderosa risalita di aria calda dal Nord Africa, favorita da un’intensa circolazione atmosferica che porterà masse d’aria subtropicali fino al cuore del Mediterraneo centrale.

 

Il fenomeno è legato alla presenza di una vasta struttura anticiclonica di matrice subtropicale, che sospingerà verso il nostro Paese una massa d’aria calda a tutte le quote, determinando un’impennata termica senza precedenti per la stagione.

 

Il riscaldamento precoce del deserto del Sahara, già evidente nelle ultime settimane a causa dell’aumento delle ore di luce e di specifiche dinamiche atmosferiche su larga scala, sta contribuendo a questa situazione estrema, in un contesto in cui il cambiamento climatico gioca un ruolo sempre più determinante nel favorire eventi di questa portata.

 

L’ondata di calore sarà percepibile in maniera marcata soprattutto nelle regioni meridionali, dove i valori termici raggiungeranno livelli più consoni a fine maggio o addirittura a inizio giugno. Il riscaldamento non si limiterà ai bassi strati dell’atmosfera, ma interesserà anche le quote superiori, rendendo l’aria insolitamente calda fino alle altitudini più elevate.

 

Secondo le più recenti proiezioni meteorologiche, lo zero termico – ovvero il livello atmosferico in cui la temperatura si attesta a 0°C – si spingerà oltre i 3500 metri su gran parte del Sud Italia, con punte localizzate che potrebbero raggiungere addirittura i 4000 metri. Un valore che, per il mese di marzo, risulta assolutamente eccezionale, superando persino alcuni dati registrati durante le estati del passato.

 

Mentre il Sud vivrà giornate dal sapore quasi estivo, le regioni centrali e settentrionali saranno influenzate dalla presenza di una perturbazione in arrivo da Ovest. Quest’ultima, interagendo con l’enorme quantità di calore e umidità risalente dal Mediterraneo, darà origine a una fase di maltempo diffuso, con precipitazioni abbondanti e fenomeni temporaleschi localmente intensi.

 

Il contrasto tra la massa d’aria calda in risalita e le correnti più fresche associate alla perturbazione determinerà un forte dinamismo atmosferico, aumentando il rischio di fenomeni meteorologici estremi come nubifragi e grandinate.

 

L’episodio che si appresta a interessare il nostro Paese rappresenta un chiaro segnale del progressivo mutamento delle dinamiche climatiche. Eventi di caldo anomalo, un tempo rari in questo periodo dell’anno, stanno diventando sempre più frequenti e intensi, testimoniando un cambiamento in atto che impone una riflessione sulla necessità di adattarsi a un clima in continua evoluzione.

 

L’eccezionale risalita di aria subtropicale attesa nei prossimi giorni non sarà solo un’anomalia passeggera, ma un ulteriore indizio di come il Mediterraneo stia diventando sempre più vulnerabile alle ondate di calore fuori stagione, con conseguenze che potrebbero impattare non solo sul meteo, ma anche sugli ecosistemi e sulle attività umane.

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