Meteo, cadranno diversi METRI di NEVE sulle ALPI

  Meteo in primo piano. Il meteo di queste ore sta evidenziando un’ondata di MALTEMPO estremamente intensa, pronta a sconvolgere il panorama climatico del NORD ITALIA. Sulle ALPI si profilano NEVICATE di portata eccezionale, con la prospettiva di accumuli che potranno superare il metro, arrivando persino a toccare i due metri nelle aree più esposte. […] Meteo, cadranno diversi METRI di NEVE sulle ALPI

Mar 11, 2025 - 20:58
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Meteo, cadranno diversi METRI di NEVE sulle ALPI

 

Meteo in primo piano. Il meteo di queste ore sta evidenziando un’ondata di MALTEMPO estremamente intensa, pronta a sconvolgere il panorama climatico del NORD ITALIA. Sulle ALPI si profilano NEVICATE di portata eccezionale, con la prospettiva di accumuli che potranno superare il metro, arrivando persino a toccare i due metri nelle aree più esposte. Questa fase perturbata non è destinata a esaurirsi in tempi brevi. Al contrario, si prevede un prolungato susseguirsi di sistemi ATLANTICI pronti a generare un costante regime di INSTABILITÀ, tale da influenzare buona parte del mese di marzo sull’intera ITALIA. L’obiettivo di questo articolo è analizzare i fattori scientifici che stanno favorendo tali precipitazioni nevose, spiegare i rischi connessi e sottolineare l’importanza di un monitoraggio costante del meteo.

 

Nevicate estreme sulle alpi
Gli ultimi aggiornamenti del meteo confermano che l’interazione tra flussi di aria umida provenienti dall’OCEANO ATLANTICO e masse d’aria relativamente più fredde in arrivo dalle latitudini settentrionali sta creando un mix esplosivo per la formazione di NEVICATE straordinarie. La conformazione orografica delle ALPI svolge un ruolo cruciale: le correnti, costrette a risalire rapidamente le pareti montuose, subiscono un raffreddamento progressivo che determina la condensazione del vapore acqueo e la successiva caduta di NEVE abbondante. In alcuni settori, specialmente quelli esposti a sud-ovest, gli accumuli potrebbero spingersi fino a due metri di coltre bianca. Questa prospettiva crea uno scenario perfetto per gli amanti degli sport invernali, ma al contempo aumenta i pericoli legati all’ambiente montano.

 

Le ragioni scientifiche di questo episodio
Il fenomeno può essere compreso osservando la dinamica di grandi circolazioni atmosferiche che regolano il meteo sull’EUROPA. L’anticiclone delle AZZORRE risulta meno stabile del solito, consentendo il passaggio di perturbazioni in sequenza dalla NORD ATLANTICO verso il MEDITERRANEO. Ogni afflusso d’aria umida, una volta incontrate le montagne del NORD ITALIA, scatena PRECIPITAZIONI di forte entità, sia sotto forma di pioggia a quote medio-basse, sia come NEVE significativa al di sopra dei 1400-1600 metri. L’ulteriore presenza di aria fredda d’estrazione polare, anche se non eccessivamente rigida, basta a favorire l’abbassamento delle temperature al di sotto di 0 °C in molti comprensori alpini. Questo processo di raffreddamento è accentuato dal rilascio di calore latente durante la condensazione: più il vapore acqueo è abbondante, più intensa risulta la trasformazione in fiocchi.

 

Zone più colpite e pericolo valanghe
Le regioni che potrebbero sperimentare l’accumulo nevoso maggiore comprendono le ALPI OCCIDENTALI, soprattutto verso la fascia che include i comprensori del PIEMONTE e della VALLE D’AOSTA. Man mano che i fronti perturbati si sposteranno verso est nevicherà in modo rilevante anche in LOMBARDIA, TRENTINO-ALTO ADIGE, CADORE e FRIULI VENEZIA GIULIA. Tale scenario meteo estremo innalza significativamente il RISCHIO VALANGHE, visto che la rapida sovrapposizione di strati nevosi diversi può generare instabilità nel manto. Quando la NEVE si deposita in tempi molto rapidi, senza dare al manto nevoso il tempo di compattarsi, diventa più probabile il distacco di lastre instabili sulle pendenze più accentuate. Inoltre, l’escursione termica prevista nei giorni successivi, con fasi di schiarita alternate a nuovi impulsi instabili, accentua la fragilità della struttura nevosa, specialmente oltre i 1800 metri di altitudine.

 

Gli esperti sottolineano quanto sia fondamentale seguire con assiduità il meteo e i bollettini di ALLERTA valanghe emessi dai centri specializzati. L’abbondanza di NEVE fresca può rappresentare un’opportunità spettacolare per attività come sci alpino, snowboard e trekking in alta quota, ma è indispensabile adottare precauzioni severe. Queste comprendono l’utilizzo di dispositivi di sicurezza, la consultazione di guide esperte e la valutazione di itinerari sicuri. È altrettanto rilevante considerare le condizioni stradali, in quanto le intense precipitazioni nevose possono creare disagi alla circolazione automobilistica, con rischi di blocchi lungo i valichi più elevati. Prestare attenzione alle ordinanze locali risulta cruciale, soprattutto se si intende valicare passi montani o raggiungere località isolate.

 

Prospettive future
Questo evento meteo, sebbene non frequente con tale intensità, rientra in un contesto di variabilità climatica che tende a esasperare i fenomeni atmosferici. In alcune annate, periodi prolungati di siccità si alternano a fasi di precipitazioni estreme, mettendo alla prova ecosistemi e infrastrutture. Il bilancio idrico delle aree alpine, perennemente in cerca di riserve d’acqua, potrebbe trarre vantaggio da NEVICATE tanto copiose, soprattutto in vista della stagione primaverile, quando lo scioglimento progressivo della NEVE alimenta fiumi e laghi. Tuttavia, un eccesso di precipitazioni concentrate in lassi di tempo brevi crea potenziali criticità, come frane e colate detritiche, che richiedono interventi di prevenzione.

 

L’evoluzione del meteo a lungo termine suggerisce un susseguirsi di altre fasi perturbate, con ulteriori nevicate a cadenza ravvicinata. Nei prossimi giorni, si attendono nuovi passaggi di masse d’aria instabile, in grado di mantenere un clima piovoso e nevoso su gran parte del NORD ITALIA e, parzialmente, sulle zone interne dell’APPENNINO settentrionale. È opportuno tenersi costantemente aggiornati e fare affidamento sui canali di informazione ufficiali, specialmente se si risiede in aree più vulnerabili o se si programmano spostamenti verso i rilievi.

 

La situazione meteo, dunque, continuerà a dominare la scena, imponendo vigilanza e una profonda consapevolezza dei rischi e delle opportunità che derivano da fenomeni così intensi. Prepararsi con serietà e prudenza rappresenta la migliore strategia per affrontare gli impulsi atmosferici che, secondo gli esperti, potranno rendere il meteo ancora protagonista delle prossime settimane.

 

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