Meteo: Aprile cambia abito, ultima decade del mese shock

La seconda metà di aprile si annuncia all’insegna di un meteo più estremo rispetto alla prima parte del mese, con una chiara prevalenza di condizioni anomale sia dal punto di vista termico che di quello pluviometrico.   Un aprile sempre più caldo L’elemento predominante del quadro meteo per il periodo sarà un’anomalia termica positiva ben diffusa. […] Meteo: Aprile cambia abito, ultima decade del mese shock

Apr 9, 2025 - 15:42
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Meteo: Aprile cambia abito, ultima decade del mese shock

La seconda metà di aprile si annuncia all’insegna di un meteo più estremo rispetto alla prima parte del mese, con una chiara prevalenza di condizioni anomale sia dal punto di vista termico che di quello pluviometrico.

 

Un aprile sempre più caldo

L’elemento predominante del quadro meteo per il periodo sarà un’anomalia termica positiva ben diffusa. In particolare, il Centro Italia, il Sud Italia e le Isole Maggiori risentiranno maggiormente di questa fase di riscaldamento. Qui, le temperature massime potrebbero superare i 25°C, con punte fino a 27-28°C in città come Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo, regalando giornate dal sapore pienamente primaverile, se non addirittura estivo. I cieli si manterranno sereni o poco nuvolosi, e la ventilazione risulterà debole o assente, talvolta a regime di brezza settentrionale.

 

Anche il Nord Italia beneficerà di un contesto termico sopra la norma, seppur con qualche eccezione locale dovuta alla presenza di nebbie notturne o foschie mattutine, specialmente sulla Pianura Padana. Le città di Milano, Torino, Bologna e Genova vedranno un progressivo aumento delle temperature, sostenuto da un’impalcatura barica favorevole alla stabilità. A supporto di tale scenario vi è l’aumento dei geopotenziali in quota, che favorisce la formazione di un campo di alta pressione sempre più resistente.

 

Poca pioggia e siccità in agguato

Sul fronte delle precipitazioni, il periodo in esame mostra segnali preoccupanti. Le simulazioni indicano un aprile più secco rispetto alla media climatica, con un deficit pluviometrico che potrebbe farsi sensibile soprattutto nel Sud Italia. L’assenza di perturbazioni atlantiche, bloccate da un anticiclone subtropicale, porterà a un marcato stato siccitoso su territori come la Sicilia, la Calabria, la Puglia e ampie zone della Campania. Qui, la vegetazione e le risorse idriche inizieranno a mostrare segni di stress.

 

Anche il Centro Italia, comprendente regioni come Toscana, Umbria, Lazio e Marche, sarà interessato da condizioni asciutte, seppur con la possibilità di qualche giornata instabile causata da rapidi fronti perturbati, in transito soprattutto lungo l’Appennino centrale.

 

Nel Nord, la situazione sarà leggermente più dinamica: pur mantenendosi su valori termici superiori alla norma, si potranno verificare episodi di rovesci locali o temporali pomeridiani, specie sulle Alpi e Prealpi, innescati da un lieve contrasto termico tra le ore calde e le brezze di valle.

 

Alta pressione protagonista

Alla base di questa configurazione meteo vi è la presenza di una vasta area di alta pressione centrata sul bacino del Mediterraneo centro-occidentale. Questo potente sistema barico rappresenta un autentico scudo contro l’arrivo delle perturbazioni atlantiche, limitando fortemente l’attività ciclonica e garantendo un tempo stabile e soleggiato su buona parte della Penisola. È probabile che tale assetto persista anche nei primi giorni di maggio, aprendo le porte a una stagione tardo-primaverile all’insegna della siccità e delle temperature elevate.

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