Lugre, atterrato sulla Luna il primo ricevitore satellitare Made in Italy per la navigazione lunare
Missione compiuta: lo strumento italiano LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), a bordo del lander Blue Ghost dell'americana Firefly, è atterrato correttamente sulla Luna. Il ricevitore farà da apripista per i futuri sistemi di navigazione lunare.

Missione compiuta: lo strumento italiano LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), a bordo del lander Blue Ghost dell’americana Firefly, è atterrato correttamente sulla Luna. Il ricevitore farà da apripista per i futuri sistemi di navigazione lunare.
Lugre è sulla Luna, il primo strumento attivo italiano è atterrato con successo sulla superficie lunare.
Domenica 2 marzo alle ore 9:34 è avvenuto l’allunaggio del payload italiano LuGRE (Lunar Gnss Receiver Experiment), partito lo scorso 15 gennaio a bordo del lander commerciale Blue Ghost realizzato negli Stati Uniti dalla società Firefly e sviluppato nell’ambito del programma Clps (Commercial lunar payload program) della Nasa.
Quello odierno è il secondo allunaggio di un veicolo privato dopo Odysseus di Intuitive Machinese, che ha compiuto un allunaggio morbido il 22 febbraio 2024.
L’arrivo di LuGRE sul nostro satellite naturale rappresenta un traguardo cruciale per l’integrazione dei sistemi di navigazione satellitare nelle missioni lunari, aprendo la strada a esplorazioni spaziali sempre più autonome, efficienti e precise.
Si tratta di una missione congiunta tra l’Asi e la Nasa, parte del programma lunare americano Artemis, per dimostrare la fattibilità dell’utilizzo dei segnali GNSS (Global Navigation Satellite System) esistenti (Gps americano e Galileo europeo) per il posizionamento, la navigazione e la sincronizzazione sulla Luna.
Lo strumento è 100% made in Italy: realizzato nel nostro paese dalla società Qascom per conto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino.
Tutti i dettagli.
L’ALLUNAGGIO DI BLUE GHOST DELL’AMERICANA FIREFLY
Oggi, 2 marzo, il lander Blue Ghost 1 di Firefly Aerospace è atterrato sulla superficie della Luna.
Firefly ha affermato di essere stata “la prima azienda commerciale nella storia a realizzare un atterraggio sulla Luna completamente riuscito”. Intuitive Machines ha fatto atterrare il suo lander IM-1 sulla luna nel febbraio 2024, ma la navicella spaziale ha subito un atterraggio duro e si è inclinata su un lato, sebbene sia stata comunque in grado di funzionare e inviare dati per una settimana, ricorda Reuters.
L’allunaggio è avvenuto con una caduta libera controllata, grazie ai retrorazzi che hanno guidato il lander verso il Mare delle Crisi, dopo 2 mesi di viaggio e 3 settimane di permanenza in orbita lunare. Blue Ghost, atterrato all’alba lunare, avrà a disposizione da oggi 16 giorni di luce solare per operare, evitando il congelamento dovuto alle temperature estreme della notte lunare.
I CARICI UTILI
Blue Ghost trasporta 10 carichi utili per il programma Clps della Nasa nell’ambito di un contratto da 101,5 milioni di dollari. Tra questi ci sono strumenti per misurare il flusso di calore del sottosuolo, la struttura e la composizione dell’interno della luna e l’interazione del vento solare con il campo magnetico terrestre. Altri carichi utili studieranno come la regolite lunare interagisce con i materiali, testeranno un computer tollerante alle radiazioni e uno scudo elettrodinamico antipolvere.
A BORDO LUGRE, CHE HA GIÀ SEGNATO VARI RECORD
Inoltre, a bordo c’è anche LuGRE: lo strumento è italiano è il primo ricevitore GNSS a operare oltre l’orbita terrestre bassa.
Il ricevitore ha già dimostrato che i segnali Gps e Galileo possono essere utilizzati ben oltre l’orbita terrestre conseguendo numerosi record nel suo viaggio Terra-Luna. Tra i suoi record vanta: la prima ricezione dei segnali GPS oltre i 200.000 km dalla Terra e Galileo oltre l’orbita terrestre; record di distanza per la ricezione di segnali GPS e Galileo nello spazio profondo; primo esperimento a dimostrare l’uso combinato dei segnali GPS e Galileo nello spazio lunare (mai prima d’ora i segnali del GPS e di Galileo erano stati ricevuti e processati con successo a una distanza così elevata dalla Terra. Il segnale più lontano è stato acquisito ad una distanza pari a circa 410.000 km).
Non finisce qui, è il primo ricevitore GNSS progettato per funzionare in orbita lunare e sulla superficie della Luna. I dati raccolti aiuteranno infatti a progettare sistemi GNSS avanzati per missioni lunari ed esplorazioni nello spazio profondo, migliorando l’autonomia delle future sonde e veicoli spaziali.
REALIZZATO DALL’AZIENDA VENETA QASCOM
Si tratta di uno strumento al 100% Made in Italy realizzato per l’Asi dalla Qascom, azienda veneta di Bassano del Grappa, che ha sviluppato il software innovativo Defined Radio Receiver che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dalla Terra. La parte scientifica sarà a carico del Politecnico di Torino.
L’OBIETTIVO
Ora “LuGRE completerà la fase finale del suo esperimento dalla superficie, contribuendo a una vasta banca dati scientifica disponibile dopo 6 mesi. Questi dati diventeranno una risorsa fondamentale per i ricercatori e saranno utilizzati per sviluppare e ottimizzare i ricevitori del futuro, migliorando le capacità di comunicazione e analisi nei settori scientifico e tecnologico” spiega la nota dell’Asi.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE ASI
“Quello di LuGRE è un percorso incredibile e pieno di soddisfazioni. Il nostro piccolo ma sofisticato ricevitore sta davvero mietendo record su record” ha commentato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente. “Durante il viaggio e in orbita lunare l’acquisizione dei segnali dei satelliti Gps e Galileo è stata secondo le aspettative e spesso oltre. Parliamo di calcolo della posizione in tempo reale a oltre 300mila chilometri dalla terra e acquisizione e della recente acquisizione dei segnali in orbita lunare a oltre 400mila chilometri. Mai nessuno mai aveva osato tanto con un navigatore satellitare”.
Secondo Valente “LuGRE è una sfida vinta, che non mi sorprende, anzi credo non ci sorprenda, è frutto della capacità di tutto il nostro settore spaziale. Un settore, evoluto e maturo, di elevato profilo mondiale la cui expertise e competenza mostra ogni giorno i suoi frutti, a livello internazionale, in tutti i campi di questo mondo sfidante. Capacità industriale e ricerca ci permettono di portare avanti queste spettacolari missioni, dove la guida dell’Asi è sostanziale e la manifattura e la ricerca sono preziose!.
“Nella direzione del ritorno sulla Luna che il made in Italy dello spazio sta mettendo a segno in questi mesi molti successi: dalla selezione della prima casa degli astronauti sul nostro satellite ai moduli abitativi della futura stazione cislunare. Lugre è, quindi, un coronamento del nostro coinvolgimento in questo importante programma di esplorazione e permetterà, dopo il completamento della missione, di studiare i moltissimi dati raccolti in due mesi di missione per tutta la comunità scientifica per futuri sviluppi e ricerca tecnologica. Se Asi è un perno importante, è grazie alla nostra eccellenza della completa filiera spaziale, sia di manifattura sia scientifica” ha concluso il presidente dell’Asi.