L’Ue ha cercato soluzioni alternative alle armi? Si potrebbe partire ad esempio dal pensiero di Silo

di Antonella Galetta Da circa due settimane stanno arrivando immagini e informazioni su ciò che i leader mondiali stanno organizzando per cercare di mettere fine alla guerra in Ucraina. Non descriviamo qui ciò che già conosciamo (la ridicola marcia indietro dell’America dopo che per tre anni ha armato l’Ucraina). Donald Trump, in una delle sue […] L'articolo L’Ue ha cercato soluzioni alternative alle armi? Si potrebbe partire ad esempio dal pensiero di Silo proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 14, 2025 - 10:00
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L’Ue ha cercato soluzioni alternative alle armi? Si potrebbe partire ad esempio dal pensiero di Silo

di Antonella Galetta

Da circa due settimane stanno arrivando immagini e informazioni su ciò che i leader mondiali stanno organizzando per cercare di mettere fine alla guerra in Ucraina. Non descriviamo qui ciò che già conosciamo (la ridicola marcia indietro dell’America dopo che per tre anni ha armato l’Ucraina). Donald Trump, in una delle sue sparate, ha detto chiaramente all’Europa che non intende più spendere soldi per aiutare l’Ucraina.

I leader europei la scorsa settimana si sono riuniti in Inghilterra (che per giunta non fa più parte dell’Europa), convocati dal premier Starmer e hanno preso la decisione di continuare ad appoggiare l’Ucraina nella guerra con la Russia. Starmer, dopo l’incontro ha comunicato che il Regno Unito, la Francia e gli altri paesi elaboreranno un piano “di guerra, per fermare la guerra”. Successivamente la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato un piano di spesa di 800 miliardi di euro finalizzati alla spesa militare e al riarmo, preoccupata di un ipotetico attacco della Russia all’Europa e in seguito alla decisione degli Usa di lasciare all’Europa la questione ucraina.

Ricordo che sino ad oggi, per il patto di stabilità, non si poteva sforare la spesa pubblica per sanità e scuola. Per riarmarsi ora tutto è consentito. Mercoledì il piano per il riarmo di Ursula Von Der Leyen è stato approvato dal Parlamento europeo.

Alla luce di quanto detto sino ad ora e degli avvenimenti, viene da chiedersi: Secondo voi, i leader europei si sono concentrati o no a trovare soluzioni alternative alle armi? Per esempio aprendo tavoli diplomatici?

Davanti a questi scenari io e Ferdinando Vurchio, un mio amico umanista non violento, pacifista, parlando di questo tema, abbiamo cercato di immaginare, possibili soluzioni. Sicuramente secondo noi è necessario dare una direzione non violenta a questa società che giorno dopo giorno sta facendo crescere sentimenti di odio e conflitti, è necessaria un’educazione alla non violenza e alla pace. Bisogna cercare di infondere valori di umanità nella società, di plasmare un nuovo possibile futuro, imparando in primis a trattare gli altri unicamente come vorremmo essere trattati noi.

Potremmo pensare di mettere in pratica per esempio il pensiero di Silo per creare una società in cui regna la non violenza e la pace. L’umanista spiegava che gli uomini sono tutti sullo stesso piano. Non ci può essere niente al di sopra dell’ essere umano e nessun essere umano al di sotto di un altro. Questo pensiero porta a superare qualunque forma di prevaricazione che genera squilibri, creando tensioni che sfociano in risentimenti e conflitti. Dobbiamo tendere ad un mondo che sì, riconosca i pari diritti ma anche le pari opportunità, in cui l’essere umano e’ il valore centrale e sappia vivere in armonia con la natura.

In questi giorni, l’Europa, con l’approvazione del piano di riarmo, pare essere molto lontana dalle soluzioni non violente che io e Ferdinando abbiamo espresso. A questo punto chiediamo Ma voi cittadini cosa ne pensate? È questa la società in cui volete per fare crescere i vostri figli?

Non sarebbe meglio provare ad investire nell’istruzione alla non violenza nelle scuole, nella sanità? Non sarebbe bene che i nostri politici scegliessero le strade per fare la pace senza le armi, con la diplomazia, ma investendo nella cooperazione tra i popoli, nella ricerca congiunta, negli scambi culturali, negli aiuti economici a quei paesi che hanno meno di noi? Secondo noi i leader politici sbagliano quando dicono che per la sicurezza bisogna armarsi. Quando punti sulle armi, ed investi in questo settore, prima o poi le usi ed è questo che non deve succedere. Silo diceva che l’umanità nel suo progresso ha bisogno di trasformare la natura e la società, eliminando gli atti di appropriazione violenta che alcuni esseri umani esercitano su altri. Secondo me gli umanisti hanno molto da insegnare, loro si chiedono: “In questa situazione, se si vuole vivere? in che condizione si vuole vivere?”.

Qualsiasi forma di violenza fisica, economica, razziale, religiosa, sessuale, ripugna gli umanisti. Ed è questo che dovrebbe succedere. Ognuno di noi dovrebbe rifiutare la violenza verso gli altri ed è solo così che si potrebbe vivere in armonia e cooperazione per il bene di tutti. Io Ferdinando vorremmo partire da qui: ricapitolando, educazione alla non violenza e alla pace, corpi civili di pace, imparare a dialogare partendo dalla famiglia e dalla scuola. Dopo 70 anni di pace in Europa ci sembra assurdo nonostante il progresso e la civiltà raggiunta che la corsa agli armamenti sia la soluzione per poter vivere in armonia con il mondo.

E voi cosa ne pensate?

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