L’ex giudice della Corte dell’Aja Tarfusser: “Vergognosa e folle l’incoerenza dell’Italia sul mandato d’arresto per Putin e per Netanyahu”

L’ex vicepresidente della Corte penale internazionale, Cuno Tarfusser, denuncia l’ipocrisia dell'Occidente, e dell'Italia in primis, nel trattare i mandati d’arresto per Putin e Netanyahu. E ribadisce le sue critiche al governo Meloni sul caso Almasri - Il video L'articolo L’ex giudice della Corte dell’Aja Tarfusser: “Vergognosa e folle l’incoerenza dell’Italia sul mandato d’arresto per Putin e per Netanyahu” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 14, 2025 - 21:50
 0
L’ex giudice della Corte dell’Aja Tarfusser: “Vergognosa e folle l’incoerenza dell’Italia sul mandato d’arresto per Putin e per Netanyahu”

“Ma vi ricordate quando c’è stato il mandato di cattura da parte della Corte Penale a carico di Putin? Tutti noi e gli americani lì a gioire. Arriva il mandato d’arresto per Netanyahu e tutti, l’Italia in prima fila, ad affrettarsi a dire: ‘Vieni pure qui, tanto non ti arrestiamo’. Almeno stai zitto, fai in modo che non venga e lasciamo perdere. È semplicemente vergognoso. Finalmente lo posso dire, tanto sono in pensione e non mi possono neanche più fare un procedimento disciplinare“. Sono le parole di Cuno Tarfusser, già vicepresidente della Corte penale internazionale, in un convegno tenutosi al Senato e organizzato dalla senatrice Juliane Unterberger, presidente del Gruppo per le Autonomie.

La frecciata del magistrato al leader della Lega Matteo Salvini, che più volte ha sbugiardato la Corte dell’Aja ricoprendo di lodi il primo ministro israeliano, è evidente: “Trovo che sia una cosa assolutamente folle avere posizioni ondivaghe in merito alle decisioni della Corte penale internazionale, perché i crimini internazionali non hanno colore politico. Non esistono crimini buoni e crimini cattivi“.

Nel corso del suo intervento, Tarfusser ribadisce le sue critiche affilate alla gestione del caso Almasri ad opera del governo Meloni e, in particolare, del ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Avevo veramente una forte ira repressa in questi ultimi giorni – esordisce il magistrato – a partire dal giorno 18, quando la moglie del procuratore presso la Corte dell’Aja, di cui mi onoro di essere amico, mi ha mandato un whatsapp dicendomi che avevano scarcerato Almasri. Io sono rimasto basito. La mia valutazione di quello che è successo dal 19 gennaio in poi è devastante da tutti i punti di vista. Dalla rocambolesca scarcerazione del libico, alle tanto incredibili quanto assurde giustificazioni addotte dal Ministro della Giustizia dopo aver avuto ben 18 giorni per pensarci”.

“Conosco dall’interno la Corte penale – sottolinea – e vi posso assicurare che non c’è stato nessun complotto contro l’Italia. Tutto quello che si dice sono speculazioni. E non l’ha capito neanche il Ministro, evidentemente, che parla di pasticcio. Ma il pasticcio l’ha fatto lui, che peraltro ha fatto il parlamentare, il ministro, il pubblico ministero, il giudice e anche l’avvocato – aggiunge ironicamente – E mi pare una concentrazione, diciamo, un po’ azzardata”.

L’ex sostituto procuratore della Corte d’Appello di Milano rievoca il suo passato di vicepresidente della Corte penale internazionale: “Arrivai nel marzo del 2009, vi assicuro, con le gambe molli. E da quel giorno mi si è aperto un mondo. Non mi occupavo più di rapine, di omicidi, di reati contro la pubblica amministrazione, di furti, droga, sesso e rock and roll, ma di crimini internazionali. Sono crimini che scuotono la coscienza di tutti. Sono atrocità inimmaginabili, che minacciano la pace, la sicurezza e il benessere del mondo. La Corte penale internazionale è un’istituzione che rappresenta un valore, ammesso e concesso che la giustizia sia un valore”.

E aggiunge: “Ciò che a mio avviso è totalmente intollerabile, ed è per questo motivo che sono così fortemente arrabbiato, è che gli stessi paesi membri che hanno sottoscritto e ratificato lo Statuto di Roma sostengono la Corte finché in qualche modo non vengono toccati. Della serie – prosegue citando una celebre espressione inglese – “not in my back yard”, cioè va bene tutto finché tu ti occupi degli altri e non di me. E tra questi paesi c’è adesso anche l’Italia, lo Stato che ha dato i natali allo Statuto di Roma. Per me questa è una roba inconcepibile e incomprensibile: l’ultimo Paese da cui mi aspettavo un attacco alla Corte dell’Aja è il paese che è la balia, l’ostetrica. E l’ostetrica non può fare anche il boia“.

Stoccata di Tarfusser anche a Donald Trump: “Mi inorridisce il fatto che la Corte Penale venga aggredita da un paese che non c’entra niente con essa, che non la conosce, che non la vuole, che non l’ha ratificata, e mi riferisco al signore coi capelli arancioni che sta di là del lago. E mi inorridisce anche che della Corte penale parlino tutti coloro che semplicemente non conoscono la legge, proprio come nel caso della vicenda Almasri”.

L'articolo L’ex giudice della Corte dell’Aja Tarfusser: “Vergognosa e folle l’incoerenza dell’Italia sul mandato d’arresto per Putin e per Netanyahu” proviene da Il Fatto Quotidiano.