Le Pen, il politologo Lazar: “Infiltrazioni russe per cavalcare il giudizio”
Il docente della Luiss: la destra non alzerà la tensione

Roma, 1 aprile 2025 – Un momento delicato per la Francia, dove le infiltrazioni da parte della Russia di Putin sono possibili. Ma secondo il professor Marc Lazar, docente di Scienze politiche alla Luiss di Roma e a Sciences Po a Parigi, la democrazia francese è al sicuro e, in questo momento, proprio al Rassemblement National non conviene fare scoppiare proteste violente che potrebbero minare la sua credibilità davanti agli elettori.
Professor Lazar, che lettura dà della situazione attuale in Francia? Sembrerebbe che Marine Le Pen sia fuori dalla corsa presidenziale.
“Delicata. Ma teniamo presente che Marine Le Pen con ogni probabilità presenterà ricorso. Però i tempi sono lunghi. La decisione potrebbe arrivare a inizio 2027, lasciandole poco tempo per la campagna elettorale in vista delle presidenziali”.
Il Rassemblement National è sul piede di guerra.
“Jordan Bardella, il vice di Le Pen, ha già convocato una manifestazione popolare pacifica. Sarà un test importante, perché di solito l’elettorato di Le Pen vota, ma non va nelle piazze. Indubbiamente, comunque, ci sarà una reazione di indignazione. So che il Cremlino e Orban hanno già offerto la loro solidarietà. Sarà molto interessante vedere cosa farà Fratelli d’Italia”.
Prevede un intervento della propaganda russa? Potrebbero sfruttare la situazione per mettere indirettamente in difficoltà Macron?
“La magistratura in Francia è indipendente. Per il resto, sulle influenze russe non si può escludere niente. Sicuramente cercheranno di sfruttare la situazione in ogni modo, soprattutto a livello di polemiche sui social media, dove sono particolarmente pervasivi e dove hanno più volte utilizzato le loro strategie per influenzare l’opinione pubblica”.
Potrebbero infiltrare la manifestazione?
“No, lo escludo. Per due ragioni. La prima è che il Rassemblement National segue da anni la ‘strategia della cravatta’, quindi presentarsi come un partito responsabile e pacifico. Non credo si lancerebbero in una deriva del genere”.
E la seconda?
“In Francia è ancora molto viva la memoria di una manifestazione di estrema destra, nel 1934, dove ci furono 19 morti. Nessuno vuole essere legato a quei fatti”.
L’opposizione che fa? Sfrutterà il vantaggio?
“Penso che approveranno l’operato della magistratura, dicendo che chi sbaglia deve pagare. La destra è molto più furba. Sta parlando di una decisione troppo severa. Deve cercare di mantenere il suo bacino elettorale”.