Le cause del blackout in Spagna e Portogallo: la variazione di temperatura, le fonti rinnovabili, l’incendio

In nottata la situazione torna alla normalità. Le ipotesi sull'interruzione e il precedente italiano. La tesi del raro fenomeno atmosferico e dell'attacco hacker. E la centrale nucleare in Francia L'articolo Le cause del blackout in Spagna e Portogallo: la variazione di temperatura, le fonti rinnovabili, l’incendio proviene da Open.

Apr 29, 2025 - 04:42
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Le cause del blackout in Spagna e Portogallo: la variazione di temperatura, le fonti rinnovabili, l’incendio

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Quasi il 90% dell’elettricità è stato ripristinato nella Spagna continentale dopo il gigantesco blackout che ha colpito ieri la penisola iberica. Alle 04:00 ora locale (02:00 GMT), l’87,37% della fornitura di elettricità era ripresa, ha detto l’operatore di rete REE. Ma mentre la situazione torna alla normalità anche in Portogallo, è ancora mistero sulle cause dell’interruzione di corrente. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez non ha saputo fornire una spiegazione: «Nessuna ipotesi è esclusa. Mai c’era stato un tale collasso della rete». Il suo omologo portoghese Luis Montenegro ha parlato di una «situazione senza precedenti» la cui origine è da ricercare «probabilmente in Spagna».

L’indagine sulle cause

L’ipotesi di una estrema variazione di temperatura che avrebbe causato oscillazioni nella rete è decaduta. Mentre gli esperti considerano debole la spiegazione dello sbalzo termico. Un blackot si verifica a causa di variazioni anomale di frequenza della rete. Di solito causate da incidenti. Oppure dal bilanciamento della rete. Ovvero il processo attraverso il quale si mantiene in equilibrio la quantità di energia prodotta e quella consumata. Produzione e consumo devono essere uguali in ogni istante per mantenere stabile la frequenza della rete (50 Hz in Europa). Il Corriere della Sera spiega che la causa del blackout in Spagna «potrebbe essere un eccesso di produzione energetica a fronte di una domanda non sufficiente ad assorbirla. In particolare, pochi minuti prima che si verificasse il blackout, si è avuto un picco di produzione di energia solare».

Le fonti rinnovabili

Si tratta di un’ipotesi che altri esperti scartano. Il ragionamento è che le fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico sono complesse da integrare nel mix energetico. In quanto fonti intermittenti e non programmabili, visto che non si può prevedere con esattezza l’intensità di sole e vento. Può accadere che la produzione ecceda la domanda. In questi casi l’operatore chiede agli impianti di staccarsi. Di certo i problemi di frequenza possono propagare di paese in paese a causa dell’interconnessione. Nella penisola iberica l’interconnessione era con la Francia, che infatti ha sofferto degli stessi fenomeni anche se in misura minore.

Il precedente italiano

Un blackout è già accaduto in Italia il 28 settembre 2003. Fu causato dalla caduta di un albero su una linea elettrica nel Canton Ticino. In un secondo momento si scoprì che il Gestore della rete svizzero ritardò gli interventi di ripristino. Elena Dusi su Repubblica dice che l’ipotesi dell’attacco informatico non ha riscontri: «Per ora l’indagine punta su un problema tecnico o di cablaggio». Ettore Bompard, direttore dell’Energy Security and Transition Lab del Politecnico di Torino, spiega che «perdere la produzione di una centrale può creare un’instabilità grande in un Paese piccolo. Causa invece problemi minori se il sistema è vasto. È più facile che un altro Paese aiuti aumentando la produzione».

La centrale nucleare francese

Luigi Verolino, ordinario di elettrotecnica alla Federico II di Napoli, dice che «può darsi che una centrale nucleare francese abbia smesso di erogare elettricità in Spagna». Anche l’Italia la importa: «L’elettricità francese viene usata ad esempio per riportare l’acqua delle centrali idroelettriche da valle a monte, in modo che sia disponibile di giorno, quando la domanda di energia è maggiore». Poi ci sono i sensori distribuiti lungo le linee che regolano il traffico della corrente: «Il malfunzionamento potrebbe essere nato da uno di questi sensori che ha interpretato male un certo dato», dice Alberto Berizzi, che insegna Sistemi elettrici per l’energia al Politecnico di Milano.

Davide Tabarelli e le rinnovabili

Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia, spiega invece a La Stampa dice che un incendio «ha coinvolto le linee di importazione dell’elettricità dalla Francia. L’origine di questo incidente deve ancora essere chiarita». Ma questo evento da solo non spiega: «La Spagna è da tempo sotto i riflettori proprio per la rivoluzione energetica in corso: sta puntando molto sulle energie rinnovabili, che sono per loro natura più instabili e difficili da gestire con le attuali infrastrutture». La spiegazione della variazione di temperatura non lo convince: «Le temperature sul territorio spagnolo non hanno subito variazioni così particolari rispetto agli ultimi anni. Invece, stiamo parlando di un blackout a cui non assistevamo da decenni».

Le interconnessioni tra paesi

E «l’instabilità che deriva dalle rinnovabili è un fenomeno che tutta l’Europa studia ogni giorno. Demonizzarla, però, sarebbe sbagliato oltre che inutile. Neutralizzare qualsiasi tipo di incidente è impossibile». Sugli hacker invece: «Di fronte a eventi così estesi non si esclude nessuna possibilità, ma tendo ad escluderlo. Per il semplice fatto che, se ci fosse la mano di un gruppo di hacker dietro a tutto questo, nel giro di qualche ora sarebbero emerse le prime evidenze. Che, invece, non ci sono».

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