Le bufale di Cingolani e i ‘cretini’ di Mattia Feltri: una breve verifica di quello che ci viene detto

Leggo i giornali e guardo la televisione, per capire come le strategie di comunicazione possano condizionare la pubblica opinione. Il 3 aprile, ad esempio, a Otto e Mezzo è intervenuto Roberto Cingolani, prima a capo dell’Istituto Italiano di Tecnologie, poi Ministro della Transizione Ecologica, ora a capo di Leonardo. La sua autorevolezza è indiscussa, visti […] L'articolo Le bufale di Cingolani e i ‘cretini’ di Mattia Feltri: una breve verifica di quello che ci viene detto proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 10, 2025 - 19:37
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Le bufale di Cingolani e i ‘cretini’ di Mattia Feltri: una breve verifica di quello che ci viene detto

Leggo i giornali e guardo la televisione, per capire come le strategie di comunicazione possano condizionare la pubblica opinione. Il 3 aprile, ad esempio, a Otto e Mezzo è intervenuto Roberto Cingolani, prima a capo dell’Istituto Italiano di Tecnologie, poi Ministro della Transizione Ecologica, ora a capo di Leonardo. La sua autorevolezza è indiscussa, visti i ruoli affidatigli. A -2.58 minuti dalla fine della trasmissione, però, dice: “Supponiamo che non ci fosse nessuna guerra sul pianeta e fossimo una specie pacifica, non una specie predatoria che è il primo anello della catena alimentare, essendo la più debole. Perché noi siamo questo. Sapiens è questo”. Da ministro della transizione ecologica Cingolani affermò che “tutto il pianeta è sovrappopolato, c’è un problema di sostenibilità. Il pianeta è progettato per tre miliardi di persone”.

Durante la stessa puntata di Otto e Mezzo, inoltre, Cingolani avverte che un missile ipersonico che parte da Mosca impiega 190 secondi a raggiungere Roma. Un pochino di ecologia ed evoluzione ne so e, per gli argomenti in cui non sono competente, tipo i missili ipersonici, so fare sommarie verifiche.

Partiamo dalla prima affermazione: siamo il primo anello della catena alimentare. Quella posizione è occupata dai produttori primari: le piante. Noi non siamo piante e siamo all’apice della catena alimentare, e non siamo la specie più debole, grazie alla nostra potenza tecnologica. Prima bufala.

Passiamo al pianeta “progettato per tre miliardi di persone“. In natura esiste la capacità portante: il numero massimo di individui di una specie che può essere sostenuto dagli ecosistemi che abita. L’evoluzione tecnologica, frutto di nostri “progetti”, ha alzato l’asticella della capacità portante. Ad esempio col passaggio da cacciatori raccoglitori ad agricoltori. Ma questo non è il progetto del pianeta, è il progetto delle nostre attività. Non possiamo progettare il pianeta! Dire che il pianeta sia stato “progettato” implica un concetto finalistico della natura che è estraneo al pensiero scientifico. Seconda bufala.

Di missili ipersonici non so nulla, così ho chiesto all’AI se 190 secondi che separano il lancio del missile da Mosca dal suo arrivo a Roma siano una stima accurata. Ecco la risposta: La distanza tra Mosca e Roma è di 2.360 km. Un missile ipersonico come il Kh-47M2 Kinzhal raggiunge velocità di circa 12.350 km/h, il tempo per coprire questa distanza è di circa 11,5 minuti. La portata del Kinzhal è tra 1.500 e 2.000 km, il che significa che, partendo da Mosca, il missile non sarebbe in grado di raggiungere Roma senza rifornimento o supporto aggiuntivo. Terza bufala.

Riassumendo: non siamo il primo anello della catena alimentare, il mondo non è stato progettato, e un missile ipersonico non raggiunge Roma da Mosca in una manciata di secondi.

L’assertività di Cingolani lo fa apparire autorevole, cosa evidentemente vera visti i risultati eccezionali che ottiene a capo di una fabbrica di “sistemi di difesa”. Però queste tre affermazioni minano la sua autorevolezza, almeno in certi campi.

Passo ai giornali e leggo un articolo di Mattia Feltri che dice che lo slogan più cretino che abbia mai sentito in vita sua, una delle solite minchiate dei 5S, scandita alla manifestazione del 5 aprile, è: “Fuori la guerra dalla storia”. Ovviamente l’auspicio non si riferisce alla storia del passato, segnata dalla guerra, ma alla storia del futuro. Mi fa venire in mente John Lennon, e la canzone simbolo del secolo scorso: Imagine all the people – Living life in peace. Immagina una storia senza guerra. Dice anche: potreste dire che io sia un sognatore… per Mattia Feltri Lennon è un cretino. Prepariamoci alla guerra. Se lo augurano i Masters of War, cantati da Bob Dylan, un altro minchione.

Come i ‘gretini’ che chiedono la transizione ecologica. Meglio la transizione militare! Basta con i fiori nei cannoni, vogliamo munizioni. Finché c’è guerra c’è speranza, per i Padroni della Guerra. Riusciranno a convincerci, perché, come dice Frank Zappa, siamo tutti scemi?

Possiamo verificare la veridicità di quello che ci viene detto. Quando vediamo che ci stanno raccontando inesattezze (uso un eufemismo) o screditano chi non la pensa come loro, usando l’insulto, dobbiamo controbattere agli argomenti con cui tentano di convincerci. Non si tratta di censura ma di verifica dei fatti. Chi non è in grado di controbattere crede a una certa comunicazione, per cui è doveroso, per chi sia in grado di controbattere, di farlo. Resta la differenza tra le tribune da cui parte certa comunicazione e quelle accessibili a chi controbatte.

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