La scelta del nome. Sulla scia di Leone XIII . Papa della questione sociale

Scrisse l’enciclica ‘Rerum Novarum’ e fu Pontefice dal 1878 al 1903. Il suo pontificato fu ben visto fra i più deboli, anche negli Stati Uniti. .

Mag 9, 2025 - 05:48
 0
La scelta del nome. Sulla scia di Leone XIII . Papa della questione sociale

Ceccanti
Che cosa ci dice il nome del predecessore a cui si è riallacciato il nuovo Papa, al di là dei profili più strettamente di fede? Ci parla del tentativo di una doppia apertura.
Il riferimento più immediato è la ‘Rerum Novarum’ di Leone XIII, l’attenzione alla questione sociale, per stimolare la crescita di un movimento cattolico tanto più necessaria dopo aver perduto il potere temporale. Tutto il secondo decennio del pontificato fu destinato alla questione sociale. L’enciclica la declinò con modalità nuove. In particolare, grazie anche alle insistenze del cardinal Gibbons, arcivescovo di Baltimora, a cui probabilmente il nuovo Papa si sente legato, ammise anche la legittimità dei sindacati di soli operai e non solo di quelle realtà corporative che vedevano insieme operai e padroni. Veniva così salvato il sindacato operaio dei ‘Cavalieri del Lavoro’, un’organizzazione di massa, non di soli cattolici, che si era mossa anche su un terreno conflittuale, con numerosi scioperi di successo e di cui i vescovi canadesi avevano richiesto la condanna proprio per queste caratteristiche moderne. Era una prima breccia rispetto alle illusioni corporative. Il pontificato fu visto particolarmente bene, anche per questo, negli Stati Uniti, soprattutto nelle fasce deboli della popolazione.
Tuttavia il primo decennio aveva rappresentato una novità meno nota oggi sul terreno del rapporto con le istituzioni civili, cercando anche su quel piano di rompere l’isolamento difensivo del pontificato di Pio IX, la motivazione di fondo della sua elezione, dovuta anche all’appoggio del cardinale francese Dupanloup. Quest’ultimo, di tendenza liberale, aveva già cercato di reinterpretare in senso più moderno e più aperto il sistema di condanne di Pio IX. In particolare, con l’enciclica ‘Immortale Deiì del 1885, Leone XIII aveva quindi sganciato la Chiesa dal legame stretto col legittimismo monarchico e aveva enunciato la dottrina dell’indifferenza verso le varie forme di governo (nel lessico odierno si tratterebbe più propriamente delle forme di Stato). Con quell’enciclica Papa Pecci tentò di sviluppare una difficile politica di apertura (ralliement) verso la Terza Repubblica francese, formalizzata poi con l’enciclica ‘Au milieu des sollicitudes’ del 1892, mentre i cattolici di quel Paese erano ancora rigidamente legati al legittimismo e avrebbero poi contribuito a rovinare quel tentativo con le terribili posizioni sul caso Dreyfus, in un clima di scontro contro le tendenze laiciste ugualmente settarie. Tuttavia l’enciclica creò anche in questo caso una breccia, una base di riferimento per una possibile diversa evoluzione, che spinse poi Pio XI alla condanna dell’Action Française, uno dei rari casi di condanna a destra, che per reazione spinse i cattolici francesi nella direzione della nascita dell’originale pensiero personalistico.
Il nome quindi indica una molteplice volontà di apertura, un processo che continua.