La mappa dell'intolleranza social: Milano "capitale" della xenofobia e misoginia, Roma dell'antisemitismo

Un'ondata di odio online si abbatte sull'Italia, con oltre un milione di messaggi discriminatori registrati in meno di un anno. La nuova mappa dell'intolleranza, come riporta ‘La Repubblica’, è stata realizzata dall'Osservatorio Vox, ideato nove anni fa da Università Statale di Milano, Università di Bari e Università La Sapienza di Roma. Analizzando quasi 2 milioni di post pubblicati su X, fra gennaio e novembre 2024. I dati rivelano una preoccupante polarizzazione, con Milano "capitale" della xenofobia e misoginia e Roma epicentro dell'antisemitismo e dell’omofobia. Un quadro allarmante che riflette le tensioni e le incertezze del nostro tempo, come la Guerra in Ucraina, il conflitto in Medioriente e l'elezioni presidenziali USA.  Indice Donne nel mirino: l'odio misogino si fa puro Antisemitismo in crescita esponenziale Xenofobia e islamofobia avanzano Geografia dell'odio: Milano e Roma in testa Donne nel mirino: l'odio misogino si fa puro Le donne sono il bersaglio principale di questa ondata d'odio, con una media di oltre 51 mila tweet misogini al mese, 1.700 al giorno. Una tipologia di odio, questa, che si fa sempre più profonda e svincolata dai classici stereotipi di genere. Un aspetto inquietante è, infatti, la presenza di numerose donne tra gli autori di messaggi misogini.  "Si è trasformato in odio puro, specialmente nell’intersezione fra categorie: l’intolleranza verso la donna straniera o ebrea è ancora più violenta. E in generale l’odio misogino oggi ha a che fare con la marginalizzazione, la discriminazione, l’esercizio del potere", afferma Silvia Brena, co-fondatrice di Vox. Antisemitismo in crescita esponenziale L'antisemitismo è in crescita esponenziale, con un aumento del 27% dei messaggi d'odio rispetto al 2022. Con le persone di origine o religione ebraica che salgono al secondo posto fra le sei categorie maggiormente prese di mira, seguite nell’ordine da stranieri, musulmani, disabili e omosessuali.  "Un dato forte, effetto e lunga coda del post 7 ottobre e del conflitto israelo-palestinese", si legge nel dossier di Vox. Un odio che non colpisce più l'ebreo in quanto tale, bensì il "sionista" percepito come aggressore e genocida. Xenofobia e islamofobia avanzano Anche la xenofobia e l'islamofobia sono in aumento, con picchi di messaggi d'odio contro i migranti e i musulmani, con 124 mila tweet in undici mesi. "La società in cui viviamo è attraversata da forti pulsioni di rigetto del cosiddetto straniero", sottolinea l'Osservatorio Vox. Il punto massimo di messaggi d’odio online contro l’Islam si è registrato a ridosso del 24 novembre, dopo la morte del 19enne Ramy Elgami, al Corvetto (Milano).  Geografia dell'odio: Milano e Roma in testa Geograficamente, le regioni da cui parte il grosso dei messaggi d'odio sono Lombardia e Lazio, con Milano e Roma in testa alla classifica delle città. Sulla base di circa 33.400 tweet, campionati con l’intelligenza artificiale, Milano registra quasi il 20%, risultati simili a Roma. A seguire, 6,3% di insulti in rete da Napoli e 4,5% da Torino.

Mar 14, 2025 - 15:56
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La mappa dell'intolleranza social: Milano "capitale" della xenofobia e misoginia, Roma dell'antisemitismo

mappa intolleranza social milano xenofoba e misogina roma antisemita

Un'ondata di odio online si abbatte sull'Italia, con oltre un milione di messaggi discriminatori registrati in meno di un anno. La nuova mappa dell'intolleranza, come riporta ‘La Repubblica’, è stata realizzata dall'Osservatorio Vox, ideato nove anni fa da Università Statale di Milano, Università di Bari e Università La Sapienza di Roma. Analizzando quasi 2 milioni di post pubblicati su X, fra gennaio e novembre 2024.

I dati rivelano una preoccupante polarizzazione, con Milano "capitale" della xenofobia e misoginia e Roma epicentro dell'antisemitismo e dell’omofobia. Un quadro allarmante che riflette le tensioni e le incertezze del nostro tempo, come la Guerra in Ucraina, il conflitto in Medioriente e l'elezioni presidenziali USA. 

Indice

  1. Donne nel mirino: l'odio misogino si fa puro
  2. Antisemitismo in crescita esponenziale
  3. Xenofobia e islamofobia avanzano
  4. Geografia dell'odio: Milano e Roma in testa

Donne nel mirino: l'odio misogino si fa puro

Le donne sono il bersaglio principale di questa ondata d'odio, con una media di oltre 51 mila tweet misogini al mese, 1.700 al giorno. Una tipologia di odio, questa, che si fa sempre più profonda e svincolata dai classici stereotipi di genere. Un aspetto inquietante è, infatti, la presenza di numerose donne tra gli autori di messaggi misogini. 

"Si è trasformato in odio puro, specialmente nell’intersezione fra categorie: l’intolleranza verso la donna straniera o ebrea è ancora più violenta. E in generale l’odio misogino oggi ha a che fare con la marginalizzazione, la discriminazione, l’esercizio del potere", afferma Silvia Brena, co-fondatrice di Vox.

Antisemitismo in crescita esponenziale

L'antisemitismo è in crescita esponenziale, con un aumento del 27% dei messaggi d'odio rispetto al 2022. Con le persone di origine o religione ebraica che salgono al secondo posto fra le sei categorie maggiormente prese di mira, seguite nell’ordine da stranieri, musulmani, disabili e omosessuali. 

"Un dato forte, effetto e lunga coda del post 7 ottobre e del conflitto israelo-palestinese", si legge nel dossier di Vox. Un odio che non colpisce più l'ebreo in quanto tale, bensì il "sionista" percepito come aggressore e genocida.

Xenofobia e islamofobia avanzano

Anche la xenofobia e l'islamofobia sono in aumento, con picchi di messaggi d'odio contro i migranti e i musulmani, con 124 mila tweet in undici mesi. "La società in cui viviamo è attraversata da forti pulsioni di rigetto del cosiddetto straniero", sottolinea l'Osservatorio Vox.

Il punto massimo di messaggi d’odio online contro l’Islam si è registrato a ridosso del 24 novembre, dopo la morte del 19enne Ramy Elgami, al Corvetto (Milano). 

Geografia dell'odio: Milano e Roma in testa

Geograficamente, le regioni da cui parte il grosso dei messaggi d'odio sono Lombardia e Lazio, con Milano e Roma in testa alla classifica delle città.

Sulla base di circa 33.400 tweet, campionati con l’intelligenza artificiale, Milano registra quasi il 20%, risultati simili a Roma. A seguire, 6,3% di insulti in rete da Napoli e 4,5% da Torino.