La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina fa crollare il mercato delle criptovalute ma non le prevendite crypto
La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina porta a un crollo del mercato crypto ma non delle prevendite, come quelle di BTC Bull, Solaxy e MIND of Pepe.


Dopo l’annuncio di un riserva di criptovalute per il governo degli Stati Uniti, da parte dell’attuale presidente Donald Trump, il mercato delle criptovalute si è ripreso, con BTC che ha raggiunto $95.000.
Successivamente, c’è stato un nuovo crollo in seguito alle crescenti tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i partner principali, tra cui Cina, Canada e Messico, a causa dei dazi introdotti dal presidente.
Secondo i dati di Coinglass, i trader che hanno speculato sul mercato delle criptovalute hanno registrato perdite pari a 975,65 milioni di dollari nell’arco della giornata di ieri. Chi non viene toccato da questo momento nero sono alcune prevendite di un certo rilievo: parliamo di BTC Bull, Solaxy e MIND of Pepe.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina fa crollare il mercato delle criptovalute
Il 3 marzo scorso, il presidente Trump ha aumentato le tariffe sulle importazioni cinesi dal 10% al 20%, confermando anche un dazio del 25% sulle merci provenienti da Messico e Canada. La decisione ha portato a una svendita di azioni e criptovalute.
Di contro, la Cina ha risposto aumentando i dazi sui prodotti agricoli statunitensi dal 10% al 15% e limitando al contempo gli investimenti di 25 aziende americane. Anche il Canada ha seguito l’esempio, imponendo tariffe immediate su prodotti statunitensi per un valore di 30 miliardi di dollari.
Entro il 25 marzo, il paese ha pianificato di alzare le tariffe di altri 125 miliardi di dollari, aggravando l’incertezza del mercato, che ha portato BTC subito a crollare a $83.577, anche se oggi è in ripresa del 5,86% e viene scambiato a $88.520.
Soprattutto le altcoin legate alla riserva nazionale di Trump, tra cui Ethereum, ADA di Cardano, XRP e SOL di Solana, hanno registrato perdite a due cifre, ma anche queste oggi sono in netta ripresa.
Secondo Vincent Liu, CIO della società di investimenti in criptovalute Kronos Research, il calo del Bitcoin a 83.000 dollari e le perdite più profonde delle altcoin hanno evidenziato la crescente sensibilità del mercato ai cambiamenti macroeconomici.
Anche gli analisti di The Kobeissi Letter hanno notato che il mercato ha perso 500 miliardi di dollari di valore nelle ultime ore, lasciando la capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute inferiore di 100 miliardi di dollari rispetto a prima dell’annuncio delle riserve di criptovalute del 2 marzo.
L’azienda ha attribuito il declino allo spostamento globale verso asset risk-off, in quanto le preoccupazioni sulla guerra commerciale hanno alimentato una più ampia incertezza economica, che non intacca però le prevendite crypto.
BTC Bull guida la ripresa con il traguardo di $3 milioni in prevendita

Sono in particolare tre le prevendite che stanno facendo parlare di sé: in primis c’è BTC Bull che ha superato $3 milioni in prevendita forte del suo collegamento indiretto con il principale asset, Bitcoin.
Il progetto infatti distribuirà vere frazioni di BTC con airdrop attivati ogni volta che Bitcoin raggiunge un determinato traguardo di prezzo; inoltre segue un modello deflazionistico per cui, tra un aumento di BTC e un airdrop, verranno avviati dei token burn allo scopo di ridurre l’offerta di token nativi e incrementare il valore.
Il progetto prevede anche lo staking, con un APY del 133% al momento, disponibile sin dalla prevendita: sono già stati bloccati oltre 787 milioni di token. Anche gli youtuber crypto si interessano alle caratteristiche del progetto: