“La bambina con la valigia”, intervista a Sara Lazzaro: “Mi sono commossa nell’interpretare Ilse. A breve le riprese di Doc 4. Agnese mi ha insegnato ad essere forte e vulnerabile allo stesso tempo”

Dopo aver interpretato Agnese nella serie “Doc-Nelle tue mani”, Sara Lazzaro torna in televisione con un nuovo progetto. Si tratta del film tv “La bambina con la valigia” (disponibile su Rai Play) ed in onda su Raiuno il 10 febbraio, che ripercorre la storia vera di Eugenia Haffner, esule giuliana. Nel secondo dopoguerra, decine di migliaia […]

Feb 17, 2025 - 12:18
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“La bambina con la valigia”, intervista a Sara Lazzaro: “Mi sono commossa nell’interpretare Ilse. A breve le riprese di Doc 4. Agnese mi ha insegnato ad essere forte e vulnerabile allo stesso tempo”
Sara Lazzaro

Dopo aver interpretato Agnese nella serie “Doc-Nelle tue mani”, Sara Lazzaro torna in televisione con un nuovo progetto. Si tratta del film tv “La bambina con la valigia” (disponibile su Rai Play) ed in onda su Raiuno il 10 febbraio, che ripercorre la storia vera di Eugenia Haffner, esule giuliana. Nel secondo dopoguerra, decine di migliaia di italiani che vivevano in Istria ma anche in Dalmazia furono costretti ad abbandonare le loro terre. “La bambina con la valigia” è una importante testimonianza storica e un racconto di resilienza.

Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Sara Lazzaro. Parlando del suo personaggio, ha dichiarato: “Ilse è la zia di Eugenia Haffner, esule da Pola. Tra loro nasce un legame speciale in quanto nel corso della storia scopriamo che il ruolo che avrà Ilse sarà più importante, forse più di quanto lei potesse immaginare. Diventa una figura di riferimento per Eugenia, una seconda madre. Ilse è una donna molto forte però silenziosa a differenza di Ersilia, la madre di Eugenia che è molto più passionale e impulsiva. Ilse ha sacrificato la sua vita per la famiglia e io nell’interpretarla mi sono commossa”. 

Anche Ilse, come Agnese in Doc, si troverà a fare i conti con la malattia. Interpretare questi personaggi ha lasciato il segno in Sara: “Spesso interpreto donne che portano un peso, sia che si tratti di un lutto o di una malattia. Il dolore è tra le cose che ci insegna di più, credo che abbia un posto importante nella crescita di ogni individuo. Anche io ho vissuto dei dolori nella mia vita, lutti improvvisi che all’inizio sono stati difficili da gestire. Interpretando questi personaggi ho capito quanto sia importante stare bene e ho maturato anche maggiore empatia nei confronti delle persone che stanno affrontando delle sofferenze”. 

A conclusione dell’intervista non potevamo non chiederle di Doc-Nelle tue mani. L’attrice ha rivelato che a breve inizieranno le riprese. Pertanto è possibile ipotizzare che non uscirà di scena ma che la ritroveremo nella nuova stagione. Su Agnese, il personaggio che interpreta ha confidato: “Per me c’è un prima e un dopo Agnese. Per la mia carriera questo personaggio ha segnato un punto di svolta. Agnese è arrivata in un momento in cui facevo già l’attrice da 10 anni. E’ chiaro che mi ha regalato la popolarità. Ho avuto un debutto in pandemia e mi ricordo che da un giorno all’altro il mio nome era ovunque. Agnese è cresciuta con me, l’ho presa per mano nel 2019. Mi ha fatto scoprire la bellezza della contraddizione che in verità abbiamo tutti, che lei vive in modo drammatico nella sua storia e mi ha insegnato ad essere forti e vulnerabili allo stesso tempo”.

Sara Lazzaro, intervista esclusiva alla protagonista de “La bambina con la valigia”

Sara, nel film tv “La bambina con la valigia” interpreti Ilse. Che donna è e cosa ti ha più colpito di lei?

Ilse è la zia di Eugenia Haffner, esule da Pola. Tra loro nasce un legame speciale in quanto nel corso della storia scopriamo che il ruolo che avrà Ilse sarà più importante, forse più di quanto lei potesse immaginare. Diventa una figura di riferimento per Eugenia, una seconda madre. Ilse è una donna molto forte però silenziosa a differenza di Ersilia, la madre di Eugenia che è molto più passionale e impulsiva. Ilse ha sacrificato la sua vita per la famiglia e io nell’interpretarla mi sono commossa. 

E’ un racconto corale al femminile in cui si parla di temi importanti come l’emancipazione. Quanto è importante nella società di oggi essere libere e indipendenti? Quando è stata la prima volta in cui tu ti sei sentita indipendente? 

E’ fondamentale parlare di emancipazione. Penso che se anche tanti passi avanti li abbiamo fatti manchi ancora un po’ per raggiungere la parità. Io sono molto fortunata perché mia madre è sempre stata una donna emancipata. Io sono uscita di casa prestissimo, avevo 19 anni. A 21 anni poi mi sono trasferita a Londra per studiare recitazione. I miei genitori mi hanno supportata tanto e la mia voglia di indipendenza è stata appoggiata. 

Anche in questo come in Doc il tuo personaggio si troverà ad affrontare la malattia. Sia Agnese che Ilse ti hanno insegnato ad accettare il dolore?

Spesso interpreto donne che portano un peso, sia che si tratti di un lutto o di una malattia. Il dolore è tra le cose che ci insegna di più, credo che abbia un posto importante nella crescita di ogni individuo. Anche io ho vissuto dei dolori nella mia vita, lutti improvvisi che all’inizio sono stati difficili da gestire. Interpretando questi personaggi ho capito quanto sia importante stare bene e ho maturato anche maggiore empatia nei confronti delle persone che stanno affrontando delle sofferenze. 

E’ un film tv che ripercorre una pagina buia della nostra storia, quella dell’esodo giuliano e delle foibe. E’ importante continuare a fare memoria anche se ad oggi si continuano a costruire muri. Ci siamo imbarbariti? 

Penso che la giornata del ricordo come quella della memoria siano importanti per chi fa parte di questo Paese. E’ necessario conoscere, avere consapevolezza del passato. Stiamo vivendo un periodo storico difficile da un punto di vista di empatia e di interesse nei confronti dell’altro. Io sono veneta e difficilmente di questa vicenda se ne parlava nel Sud Italia. Stiamo parlando pur sempre di un territorio complesso. 

In Doc 4, Agnese ci sarà?

Le riprese riprenderanno a breve, per il resto non so nulla. 

Cosa ti ha regalato in questi anni il personaggio di Agnese?

Per me c’è un prima e un dopo Agnese. Per la mia carriera questo personaggio ha segnato un punto di svolta. Agnese è arrivata in un momento in cui facevo già l’attrice da 10 anni. E’ chiaro che mi ha regalato la popolarità. Ho avuto un debutto in pandemia e mi ricordo che da un giorno all’altro il mio nome era ovunque. Agnese è cresciuta con me, l’ho presa per mano nel 2019. Mi ha fatto scoprire la bellezza della contraddizione che in verità abbiamo tutti, che lei vive in modo drammatico nella sua storia e mi ha insegnato ad essere forti e vulnerabili allo stesso tempo.