Investimenti: l’impatto possibile dei dazi sui mercati finanziari tra incertezze e strategie della Fed
L’incertezza domina i mercati finanziari mentre gli investitori cercano di interpretare le implicazioni dei dazi commerciali. “Accesi? Spenti? Rimandati? Questa è la vita degli investitori che cercano di digerire il continuo scorrere di titoli che cercano di decifrare le prospettive e l’impatto dei dazi” afferma Jack Janasiewicz, portfolio manager di Natixis IM Solutions. La gamma... Leggi tutto

L’incertezza domina i mercati finanziari mentre gli investitori cercano di interpretare le implicazioni dei dazi commerciali. “Accesi? Spenti? Rimandati? Questa è la vita degli investitori che cercano di digerire il continuo scorrere di titoli che cercano di decifrare le prospettive e l’impatto dei dazi” afferma Jack Janasiewicz, portfolio manager di Natixis IM Solutions. La gamma di interrogativi è ampia: a quanto ammonteranno i dazi? Quali beni saranno coinvolti? Ci saranno esenzioni? Queste incertezze rendono difficile adottare strategie proattive, portando gli investitori a reagire piuttosto che anticipare le mosse del mercato.
L’impatto dei dazi secondo la Fed
Per comprendere meglio le implicazioni di una politica tariffaria aggressiva, la Federal Reserve ha analizzato nel Teal Book 2018 l’impatto di un dazio universale del 15%. Secondo Janasiewicz, “la Fed dovrebbe considerare i dazi come un aumento dei prezzi una tantum, poiché i dati hanno dimostrato che l’impulso inflazionistico è transitorio”. Di conseguenza, un aumento dei tassi d’interesse in risposta ai dazi potrebbe aumentare il rischio di recessione. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha segnalato che alcune proiezioni sull’inflazione hanno già incorporato l’impatto delle tariffe, suggerendo un approccio più cauto.
Dazi: strumento fiscale o leva negoziale?
Un altro aspetto da considerare è il ruolo dei dazi come strumento di politica economica. L’amministrazione Trump ha presentato la riscossione delle tariffe come un possibile sostituto dell’imposta sul reddito. Tuttavia, come sottolinea Janasiewicz, per coprire l’intero gettito fiscale attuale, sarebbe necessaria una tariffa universale del 66%, un livello insostenibile senza gravi conseguenze economiche. Più realisticamente, i dazi sembrano essere utilizzati come leva negoziale, con l’obiettivo di ottenere concessioni commerciali. “Finora sembra che la minaccia dei dazi sia stata proprio questa: transazionale”, evidenzia Janasiewicz, notando come tali tattiche abbiano portato alcuni Paesi al tavolo delle trattative.
Gli effetti sui mercati e i settori più colpiti
L’incertezza legata ai dazi si riflette nei mercati finanziari. Secondo Janasiewicz, gli investitori hanno già scontato alcuni degli effetti delle tariffe, con settori particolarmente esposti, come la tecnologia e i beni di consumo, che hanno sottoperformato il mercato generale. Anche i mercati valutari si sono adeguati, con oscillazioni che attenuano l’impatto delle tariffe sui prezzi finali. Tuttavia, restano interrogativi sugli effetti di secondo e terzo ordine: “L’esportatore abbasserà il prezzo dei suoi prodotti con un dazio per mantenere i prezzi costanti? L’importatore si accollerà il costo del dazio o lo trasferirà al consumatore?”, si chiede Janasiewicz.
Gli impatti sull’Europa e la Cina
Gli effetti dei dazi non si limitano agli Stati Uniti. L’Europa, fortemente dipendente dall’export, potrebbe subire un impatto significativo, soprattutto nei settori automobilistico, chimico e dei macchinari. Inoltre, un rallentamento della crescita cinese, dovuto alle tariffe sulle esportazioni, potrebbe avere ripercussioni anche sulle aziende europee che dipendono dal mercato asiatico, in particolare nei settori del lusso e dell’automotive. “La semplice incertezza che circonda la minaccia dei dazi potrebbe iniziare a pesare anche sul sentiment, agendo come un vento contrario alla crescita economica che sta faticando ad accelerare”, avverte Janasiewicz.
Conclusioni: navigare nell’incertezza
La sfida principale per gli investitori rimane l’incertezza. Sebbene i fondamentali economici siano ancora favorevoli alla crescita degli utili, il deterioramento della fiducia potrebbe cambiare rapidamente lo scenario. “Reattivi piuttosto che proattivi. Con l’incertezza che circonda i dazi e l’economia globale, è difficile posizionarsi di conseguenza”, conclude Janasiewicz. In questo contesto, la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti diventa essenziale per evitare rischi e cogliere eventuali opportunità nei mercati finanziari.