Intelligenza Artificiale, come viene usata dai prof? Oltre il 50% la utilizza per la didattica
L'Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo, e la scuola non fa eccezione. Anche i prof infatti utilizzano l’IA, ce lo dice una ricerca nazionale di INDIRE e 'La Tecnica della Scuola'- condotta tra gennaio e febbraio 2025, su base volontaria, registrando la partecipazione di oltre 1.800 docenti di ogni ordine e grado - che rivela come più della metà degli insegnanti già utilizzi l'IA per le attività didattiche. Una vera e propria svolta. Ma non ancora per tutti: c'è chi la usa già da tempo e chi vorrebbe imparare. Solo una piccola percentuale, il 14%, si dice contraria al suo utilizzo. Indice L'IA è già in classe: i numeri parlano chiaro Chi usa l'IA Pro e contro dell'IA a scuola I vantaggi dell'IA secondo i docenti L'IA è già in classe: i numeri parlano chiaro Sono stati, invece, ben 1.035 i docenti che hanno dichiarato di utilizzare regolarmente strumenti di Intelligenza Artificiale nella loro didattica. Questo significa che l'IA è già una presenza significativa nelle nostre scuole. Per cosa la sfruttano? Principalmente come strumento a supporto della didattica (52,4%) e come modalità compensativa per studenti più fragili (10%). Ma non solo: l'IA è un valido aiuto anche per attività non propriamente di docenza, come la realizzazione di relazioni e progettazioni didattiche (56,7%) e persino come "assistente" per la verbalizzazione e stesura delle riunioni (21,5%). Chi usa l'IA Dalla ricerca emerge anche un profilo interessante dei docenti che utilizzano l'IA. In prevalenza, si tratta di over 50, che nell'80% dei casi sono donne assunte a tempo indeterminato nella scuola secondaria, con almeno 10 anni di insegnamento di materie umanistiche. Tra chi, invece, non utilizza l'Intelligenza Artificiale, c'è un forte desiderio di formazione. Il 75% dei docenti che hanno partecipato alla rilevazione sostiene, peraltro, che i colleghi che non fanno uso di IA siano privi di competenze e necessitino di formazione. È come se ci fosse una sorta di "divario digitale" tra gli insegnanti, ma con una forte volontà di colmarlo. Pro e contro dell'IA a scuola Nonostante la maggior parte dei docenti si dica favorevole all'utilizzo dell'IA a scuola, come detto, rimane una quota di prof (14,6%) che non la ritiene utile per migliorare la didattica: il cammino per una sua piena integrazione, nel loro caso, si preannuncia è ancora lungo. Più in generale, è circa un terzo dei docenti partecipanti alla ricerca a dichiarare di non farne uso. Mentre coloro che la utilizzano lo fanno quasi sempre usando la versione gratuita, con la conseguenza di fruire dei benefici dello strumento solo ad un livello sostanzialmente basico. Gli insegnanti hanno anche sottolineato l'importanza di educare gli studenti alle implicazioni etiche dell'IA, ai suoi limiti tecnici e alla necessità di un utilizzo consapevole e riflessivo. Tra i pericoli evidenziati, c'è la preoccupazione che l'IA possa indurre gli studenti a "dare credito a risultati non sempre attendibili". I vantaggi dell'IA secondo i docenti Per la maggior parte dei docenti, comunque, l'Intelligenza Artificiale può essere un valido supporto alla didattica ordinaria. Specialmente per preparare le lezioni, per pianificare e organizzare le attività di non docenza e per costruire simulazioni e previsioni di risultati. Inoltre, in ottica docente, l'IA consente di simulare un dialogo in una lingua comunitaria e di imbastire test per la verifica immediata delle conoscenze degli studenti, supportando anche l'attività di valutazione delle competenze.

L'Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo, e la scuola non fa eccezione. Anche i prof infatti utilizzano l’IA, ce lo dice una ricerca nazionale di INDIRE e 'La Tecnica della Scuola'- condotta tra gennaio e febbraio 2025, su base volontaria, registrando la partecipazione di oltre 1.800 docenti di ogni ordine e grado - che rivela come più della metà degli insegnanti già utilizzi l'IA per le attività didattiche.
Una vera e propria svolta. Ma non ancora per tutti: c'è chi la usa già da tempo e chi vorrebbe imparare. Solo una piccola percentuale, il 14%, si dice contraria al suo utilizzo.
Indice
L'IA è già in classe: i numeri parlano chiaro
Sono stati, invece, ben 1.035 i docenti che hanno dichiarato di utilizzare regolarmente strumenti di Intelligenza Artificiale nella loro didattica. Questo significa che l'IA è già una presenza significativa nelle nostre scuole.
Per cosa la sfruttano? Principalmente come strumento a supporto della didattica (52,4%) e come modalità compensativa per studenti più fragili (10%).
Ma non solo: l'IA è un valido aiuto anche per attività non propriamente di docenza, come la realizzazione di relazioni e progettazioni didattiche (56,7%) e persino come "assistente" per la verbalizzazione e stesura delle riunioni (21,5%).
Chi usa l'IA
Dalla ricerca emerge anche un profilo interessante dei docenti che utilizzano l'IA.
In prevalenza, si tratta di over 50, che nell'80% dei casi sono donne assunte a tempo indeterminato nella scuola secondaria, con almeno 10 anni di insegnamento di materie umanistiche. Tra chi, invece, non utilizza l'Intelligenza Artificiale, c'è un forte desiderio di formazione.
Il 75% dei docenti che hanno partecipato alla rilevazione sostiene, peraltro, che i colleghi che non fanno uso di IA siano privi di competenze e necessitino di formazione. È come se ci fosse una sorta di "divario digitale" tra gli insegnanti, ma con una forte volontà di colmarlo.
Pro e contro dell'IA a scuola
Nonostante la maggior parte dei docenti si dica favorevole all'utilizzo dell'IA a scuola, come detto, rimane una quota di prof (14,6%) che non la ritiene utile per migliorare la didattica: il cammino per una sua piena integrazione, nel loro caso, si preannuncia è ancora lungo.
Più in generale, è circa un terzo dei docenti partecipanti alla ricerca a dichiarare di non farne uso. Mentre coloro che la utilizzano lo fanno quasi sempre usando la versione gratuita, con la conseguenza di fruire dei benefici dello strumento solo ad un livello sostanzialmente basico.
Gli insegnanti hanno anche sottolineato l'importanza di educare gli studenti alle implicazioni etiche dell'IA, ai suoi limiti tecnici e alla necessità di un utilizzo consapevole e riflessivo.
Tra i pericoli evidenziati, c'è la preoccupazione che l'IA possa indurre gli studenti a "dare credito a risultati non sempre attendibili".
I vantaggi dell'IA secondo i docenti
Per la maggior parte dei docenti, comunque, l'Intelligenza Artificiale può essere un valido supporto alla didattica ordinaria.
Specialmente per preparare le lezioni, per pianificare e organizzare le attività di non docenza e per costruire simulazioni e previsioni di risultati.
Inoltre, in ottica docente, l'IA consente di simulare un dialogo in una lingua comunitaria e di imbastire test per la verifica immediata delle conoscenze degli studenti, supportando anche l'attività di valutazione delle competenze.