Inchiesta Equalize, Gallo rivelò: “Intimidazioni da De Marzio”. Minacciata l’avvocata del poliziotto morto
Alla legale venne detto che lei e un giornalista dovevano "finirla di parlare di De Marzio. E poi deve dire al suo cliente Calamucci che deve cambiare le sue dichiarazioni" L'articolo Inchiesta Equalize, Gallo rivelò: “Intimidazioni da De Marzio”. Minacciata l’avvocata del poliziotto morto proviene da Il Fatto Quotidiano.

“De Marzio (ex Ros, ndr) prima che arrivasse l’ascensore per salire al piano mi ha ancora ripetuto che Samuele Calamucci poteva evitare di fare quelle dichiarazioni e che sperava che lo stesso Samuele Calamucci potesse in futuro ridimensionarle”. Così Carmine Gallo, l’ex superpoliziotto morto il 9 marzo indagato nell’inchiesta Equalize, aveva parlato di presunte intimidazioni ricevute da Vincenzo De Marzio, ex carabiniere. Era il 21 gennaio scorso. L’episodio è stato raccontato dallo stesso Gallo in una lettera alla sua avvocata ed è depositata agli atti dell’inchiesta. Calamucci ai pm aveva parlato di “livello superiore” e anche “di un gruppo all’estero che condizionava”.
L’avvocata, legale sia di Gallo e di Calamucci, anche lui finito ai domiciliari nell’inchiesta sulle presunte cyber-spie, venne minacciata in strada a Milano il 20 febbraio da una persona, al momento ignota. Alla professionista venne detto che lei e un giornalista dovevano “finirla di parlare di De Marzio. E poi deve dire al suo cliente Calamucci che deve cambiare le sue dichiarazioni su De Marzio”. L’avvocata Antonella Augimeri estrasse dalla borsa uno spray urticante per allontanare chi la stava minacciando. Il racconto è in un’annotazione agli atti.
A verbale Gallo aveva anche dichiarato che Enrico Pazzali, presidente autosospeso di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, aveva “chiesto informazioni” e di effettuare accessi abusivi allo Sdi su “La Russa” e il “figlio di La Russa” e “m’ha detto che gliele aveva chieste (…) ‘una persona a cui non posso dire di n0”. Gallo, riassumono i pm, si era chiesto se la “richiesta di Pazzali” fosse “correlata” alla “nota vicenda” di Leonardo Apache dei presunti abusi. Ma Gallo si rifiutò di fare quegli accessi spiegando di non sapere perché quella persona e perché Pazzali gli aveva chiesto informazioni segrete su La Russa e il figlio.
In questi passaggi del verbale dello scorso dicembre non sono chiari i tempi in cui Pazzali avrebbe fatto questa richiesta, rispetto alla vicenda della presunta violenza sessuale della notte tra il 18 e il 19 maggio del 2023. Gallo aveva spiegato di aver soltanto “ripreso” Pazzali, perché non si dovevano fare questi accessi sulla seconda carica dello Stato. “Dopodiché ho appreso la delicatezza maggiormente – si legge nel verbale – oltre ad essere la seconda carica dello Stato, quando ho letto sul giornale il fatto che la fidanzata (la ragazza in realtà che lo ha denunciato, ndr) ha chiesto (…) le intercettazioni, no la trascrizione”.
In un’informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, agli atti dell’inchiesta sul caso Equalize, si parla di “acclarati e accertati contatti ricorrenti” tra Pazzali “ed il Generale De Donno“, vicedirettore Aisi. Gli investigatori scrivono che Pazzali avrebbe “ottenuto” informazioni “desiderate” su un “possibile coinvolgimento” in indagini “solo dopo aver incontrato a Roma, secondo Gallo” – così dice il verbale- “Carlo De Donno, vicedirettore dell’Aisi, che nei fatti – scrivono – lo informava dell’odierno procedimento”.
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